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  1. #11
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    Predefinito Re: far capire la Verità ai non-cattolici: limiti umani, scelte personali, volontà Di

    Citazione Originariamente Scritto da UgoDePayens Visualizza Messaggio

    Una sola precisazione: la volontà divina arde del desiderio che le anime rispondano al suo Amore infinito, sempre! C'è purtroppo chi decide di rifiutarlo.
    La sofferenza eterna attende tutti coloro che mettono in discussione l'amore infinito di Dio.
    (Luttazzi)

  2. #12
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    Predefinito Re: far capire la Verità ai non-cattolici: limiti umani, scelte personali, volontà Di

    Citazione Originariamente Scritto da Darwin Visualizza Messaggio
    L'unico modo veramente serio per rapportarsi con i non-cattolici([...]) è quello di cominciare a considerare la possibilità di non essere in possesso dell'unica Verità , [...] per cominciare un dialogo almeno alla pari.

    Ovviamente è solo un consiglio.
    per te un dialogo è "alla pari" quando fingi di avere altre convinzioni, diciamo simili al tuo interlocutore? ad esempio se tu discuti con uno che sostiene che 2+2=5, tu svolgi il dialogo ammettendo la possibilità che 2+2 non faccia 4? mah, mi sembra una tattica poco sincera e di dubbia efficacia.
    ma poi che è un dialogo "alla pari"? semplicemente sò che un dialogo è composto da due o più persone che esprimono degli argomenti. se poi uno è convinto di avere la Verità e l'altro è dubbioso, oppure tutti e due sono convinti di avere la verità oppure entrambi sono dubbiosi sui loro argomenti, è un altro discorso. se vogliamo distinguere i dialoghi buoni da quelli cattivi penso che un dialogo buono è quello in cui le due parti mostrano un'alta capacità di comunicare a vicenda e spiegare precisamente le proprie posizioni, mentre il cattivo dialogo è quello in cui si difetta in queste cose: ma non c'entra niente il più o meno alto grado di convinzione di chi parla.
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  3. #13
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    Predefinito Re: far capire la Verità ai non-cattolici: limiti umani, scelte personali, volontà Di

    Citazione Originariamente Scritto da AURELIO AUGUSTO Visualizza Messaggio
    per te un dialogo è "alla pari" quando fingi di avere altre convinzioni, diciamo simili al tuo interlocutore? ad esempio se tu discuti con uno che sostiene che 2+2=5, tu svolgi il dialogo ammettendo la possibilità che 2+2 non faccia 4?
    Beh, tanto per cominciare chiederei con sincero stupore perché questo individuo sostiene una cosa che mi sembra così assurda e che cosa intenda con la sua affermazione. Direi che come primo passo "alla pari" ci possa stare.

    Resurgens
    Dei due tipi di idealismo, quello teologico merita rispetto per i risultati ottenuti, quello razionalistico per le sue intenzioni - H. P. Lovecraft

  4. #14
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    Predefinito Re: far capire la Verità ai non-cattolici: limiti umani, scelte personali, volontà Di

    Citazione Originariamente Scritto da AURELIO AUGUSTO Visualizza Messaggio
    per te un dialogo è "alla pari" quando fingi di avere altre convinzioni, diciamo simili al tuo interlocutore? ad esempio se tu discuti con uno che sostiene che 2+2=5, tu svolgi il dialogo ammettendo la possibilità che 2+2 non faccia 4? mah, mi sembra una tattica poco sincera e di dubbia efficacia.
    ma poi che è un dialogo "alla pari"? semplicemente sò che un dialogo è composto da due o più persone che esprimono degli argomenti. se poi uno è convinto di avere la Verità e l'altro è dubbioso, oppure tutti e due sono convinti di avere la verità oppure entrambi sono dubbiosi sui loro argomenti, è un altro discorso. se vogliamo distinguere i dialoghi buoni da quelli cattivi penso che un dialogo buono è quello in cui le due parti mostrano un'alta capacità di comunicare a vicenda e spiegare precisamente le proprie posizioni, mentre il cattivo dialogo è quello in cui si difetta in queste cose: ma non c'entra niente il più o meno alto grado di convinzione di chi parla.
    Non mi sembra un esempio appropriato , il fatto è che 2+2=4 deriva dalla definizione di un formalismo . dalla definizione di un suo campo di applicazione e dalla possibilità di verifica.
    Solo dopo essersi confrontato e concordato con l'interlocutore tutto questo puoi affermare la tua 'verità' contestuale al di fuori di questo contesto 2+2=4 è solo una serie si segni senza valenza e significato.

    Ora porsi in una discussione non solo portatori di una 'verità' contestuale ma persino della 'Verità' assoluta pone l'interlocutore in una posizione di incredulità e di pretesa di spiegazioni dettagliate.
    In tutti i casi fate come vi pare , il mio era solo un consiglio spassionato da potenziale interlocutore.

  5. #15
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    Predefinito Re: far capire la Verità ai non-cattolici: limiti umani, scelte personali, volontà Di

    Citazione Originariamente Scritto da pseudovector Visualizza Messaggio
    La sofferenza eterna attende tutti coloro che mettono in discussione l'amore infinito di Dio.
    (Luttazzi)
    Direi che Luttazzi, per una volta, l'ha imbroccata. Se infatti rifiuti l'amore di colui che ti ha creato, e che ti indica la via per la perfetta letizia, come puoi non soffrire?
    L'inferno, più che la giusta punizione, è la logica conseguenza delle scelte che liberamente uno fa in vita.
    Basti vedere in piccolo cosa succede normalmente a livello psicologico e caratteriale a quegli adolescenti che rifiutano totalmente l'amore familiare, e si imbruttiscono nell'odio più cupo.
    “Pray as thougheverything depended on God. Work as though everything depended on you.”

  6. #16
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    Predefinito Re: far capire la Verità ai non-cattolici: limiti umani, scelte personali, volontà Di

    Citazione Originariamente Scritto da Darwin Visualizza Messaggio
    Ora porsi in una discussione non solo portatori di una 'verità' contestuale ma persino della 'Verità' assoluta pone l'interlocutore in una posizione di incredulità e di pretesa di spiegazioni dettagliate.
    In tutti i casi fate come vi pare , il mio era solo un consiglio spassionato da potenziale interlocutore.
    Anche tu parti da assoluti, ovvero l'inesistenza e l'indimostrabilità di Dio, ma nessuno chiede al proprio interlocutore di rinunciare aprioristicamente a qualcosa prima di iniziare a discuterne.
    Anzi, sarebbe una forma di crassa disonestà intellettuale.
    Preferisco di no.

  7. #17
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    Predefinito Re: far capire la Verità ai non-cattolici: limiti umani, scelte personali, volontà Di

    Citazione Originariamente Scritto da Miles Visualizza Messaggio
    Anche tu parti da assoluti, ovvero l'inesistenza e l'indimostrabilità di Dio, ma nessuno chiede al proprio interlocutore di rinunciare aprioristicamente a qualcosa prima di iniziare a discuterne.
    Anzi, sarebbe una forma di crassa disonestà intellettuale.
    Essendo un agnostico razionalista , ateo di fatto sono piuttosto allergico agli assoluti.
    Nessuno chiede a nessuno di rinunciare a qualcosa ma almeno di ammettere la possibilità, anche solo teorica ma no puramente dialettica . di essere in torto , altrimenti non ci troveremmo di fronte ad un dialogo ma ad una lezione cattedratica.
    Come già detto rimane un consiglio ma visto che voi avete la 'Verità asoluta' in mano mi rendo altresì conto della velleitarietà del mio post.

  8. #18
    de-elmettizzato.
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    Predefinito Re: far capire la Verità ai non-cattolici: limiti umani, scelte personali, volontà Di

    Citazione Originariamente Scritto da Darwin Visualizza Messaggio
    Essendo un agnostico razionalista , ateo di fatto sono piuttosto allergico agli assoluti.
    L'ateismo è l'assolutismo della negazione di Dio.


    Nessuno chiede a nessuno di rinunciare a qualcosa ma almeno di ammettere la possibilità, anche solo teorica ma no puramente dialettica . di essere in torto , altrimenti non ci troveremmo di fronte ad un dialogo ma ad una lezione cattedratica.
    Anche una dimostrazione per assurdo (ad esempio che Dio non esista) parte propria dall'assoluta certezza che questa sia un'ipotesi che parte da un principio assolutamente teorico.


    come già detto rimane un consiglio ma visto che voi avete la 'Verità asoluta' in mano mi rendo altresì conto della velleitarietà del mio post.
    Tu ugualmente parti dal principio assoluto che il tuo consiglio rappresenti una verità incontrovertibile e necessaria.


    Chi crede che la Fede non si nutra di dubbi, conosce il Cristianesimo solo dai bollettini della UAAR. E' proprio il dubbio che porta a scavare dentro se stessi.

    Anche perchè lo sviluppo Teologico, nascendo sì dal solco della tradizione porta comunque a verificare costantemente se il modello proposto è sovrapponibile alla realtà empirica sperimentata.

    Pascal ne ha scritte di pagine in merito.
    Ultima modifica di Miles; 06-02-12 alle 16:44
    Preferisco di no.

  9. #19
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    Predefinito Re: far capire la Verità ai non-cattolici: limiti umani, scelte personali, volontà Di

    Citazione Originariamente Scritto da Miles Visualizza Messaggio
    L'ateismo è l'assolutismo della negazione di Dio.
    Infatti io tendo a parlare di plausibilità , vista la non possibilità di decidibilità logica , la non necessità e la non verificata esistenza di un dio ed in base a tali considerazioni trovo inutile parlare della sua esistenza e plausibile supporne nei fatti la sua inesistenza.

    Anche una dimostrazione per assurdo (ad esempio che Dio non esista) parte propria dall'assoluta certezza che questa sia un'ipotesi che parte da un principio assolutamente teorico.
    No , io ritengo che qualsiasi dimostrazione sia contestuale ai postulati di partenza e alle regole di derivazione.
    PS: per evitare interventi di Platone , escludo da questo ragionamento il PNC che rimane assolutamemnte veritiero , anche se non fondativo di nulla e in determinati contesti pragmaticamente , solo pragmaticamente sottolineo , escludibile con buoni risultati.




    Tu ugualmente parti dal principio assoluto che il tuo consiglio rappresenti una verità incontrovertibile e necessaria.
    No , non è assoluto ma personale e relativo a come io riterrei congruo un atteggiamento di chi mi deve convinvere nell'essere nel torto.
    Altri suppongo preferiscano l'imposizione di un principio , ma questi propbabilmenti vi aderiranno spontanemante.


    Chi crede che la Fede non si nutra di dubbi, conosce il Cristianesimo solo dai bollettini della UAAR. E' [[proprio il dubbio che porta a scavare dentro se stessi.

    Anche perchè lo sviluppo Teologico, nascendo sì dal solco della tradizione porta comunque a verificare costantemente se il modello proposto è sovrapponibile alla realtà empirica sperimentata.

    Pascal ne ha scritte di pagine in merito.
    Il parlare della certezza di possedere la 'verità assoluta' come da post di inizio , che non mi sembra essere preso da un bollettino della UAAR , non è sicuramente il miglior viatico per evidenziare che si hanno dei dubbi sulla propria posizione ma 'sicuramente' la mia è una visione viziata dalla malafede.

  10. #20
    de-elmettizzato.
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    Predefinito Re: far capire la Verità ai non-cattolici: limiti umani, scelte personali, volontà Di

    Citazione Originariamente Scritto da Darwin Visualizza Messaggio




    No , non è assoluto ma personale e relativo a come io riterrei congruo un atteggiamento di chi mi deve convinvere nell'essere nel torto.
    Altri suppongo preferiscano l'imposizione di un principio , ma questi propbabilmenti vi aderiranno spontanemante.
    Un insieme di dubbi personali formano una certezza collettiva, laddove l'insieme di esperienze e degli studi dei singoli formano le verità (v minuscola) condivise.

    Il parlare della certezza di possedere la 'verità assoluta' come da post di inizio , che non mi sembra essere preso da un bollettino della UAAR , non è sicuramente il miglior viatico per evidenziare che si hanno dei dubbi sulla propria posizione ma 'sicuramente' la mia è una visione viziata dalla malafede.
    Veramente l'accusa di possedere la verità assoluta, spessissimo e volentieri nasce da chi propone altre presunte verità assolute. E' un fatto, non un opinione.
    Alla fine la proposta di fede nasce sempre dal dubbio del singolo.
    Preferisco di no.

 

 
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