Originariamente Scritto da
Kroenen
Pirzio, senza voler fare polemica, ma mi sa che nel tuo libro di storia qualche pagina s'è persa.
Nella fattispecie, quella dove l'inflazione cilena raggiunse il 300%, oppure quella dove si parla dei pesanti tagli alla sanità pubblica (-60% tra il 1973 e il 1989) causando una impennata dei casi di tifo ed epatite, oppure quella dell'aumento del 120% delle spese militari. "Nel 1973, l’anno in cui il pinochet si impadronì del governo, il tasso di disoccupazione del Cile era del 4,3 %. Nel 1983, dopo dieci anni di modernizzazione da libero mercato, la disoccupazione raggiunse il 22%. Gli stipendi reali si ridussero del 40% sotto il governo militare."
"...abolito lo stipendio minimo, ha messo al bando il sindacato dei lavoratori che negoziava i diritti, ha privatizzato il sistema pensionistico, ha abolito tutte le tasse sulla ricchezza e sui profitti economici, ha ridotto drasticamente il pubblico impiego, ha privatizzato 212 industrie statali e 66 banche e ha avviato un surplus fiscale." (
ComeDonChisciotte - TINKER BELL, PINOCHET E LA FAVOLA DEL MIRACOLO DEL CILE)
Nel 1970, il quinto più ricco della popolazione controllava il 45% della ricchezza rispetto al 7.6% di quella più povera. Nel 1989, il quinto più ricco controllava il 55% della ricchezza mentre il quinto più povero ne aveva soltanto il 4.4%. (
Chile: the laboratory test).
Non è un caso che tra i grandi sostenitori di pinochet ci siano stati enti quali il Fondo monetario internazionale, e multinazionali quali l'International Telephone and Telegraph (ITT), la Dow Chemical, la Firestone, ecc.
Vorrei infine ricordare gli apprezzamenti nei confronti di pinochet da parte di gente come la Thatcher... la cosa credo si commenti da sola.
PS Non credo di essere nè "frescone", nè "di sinistra", nè "nel mito di Fidel".
hefico:
In parole povere, si tratta, almeno secondo me, di quello che non io ma gente ben più preparata di me ebbe a definire "neofascismo atlantico di servizio". Un falso fascismo.