Originariamente Scritto da
Zorro
Mi bastano i saluti affettuosi. Vedi Lisaca, la ridefinizione dell' Art.18 non significherebbe, come si tende a lamentare, la possibilità dei datori di lavoro di disfarsi, magari capricciosamente, di lavoratoti "non convenienti". La rielaborazione della facoltà di licenziare non è stata ancora neppure minimamente discussa. L'intenzione è di eliminare atteggiamenti di rifiuto ideologico, ed anche di aspettative datoriali di risoluzioni di rapporti troppo disinvolte...La logica di riformatori illuminati, o, se vuoi, gente per bene, prevede che il lavoratore sia tutelato, nel caso di necessario licenziamento (sulla "necessità" è tutto da stabilire), con un'assistenza economica per il periodo intercorrente fino ad altra occupazione, ed anche forme che prevedano l'impegno di più soggetti ad agevolare la nuova occupazione. E' vero, non quindi una scusa strumentale, che le rigidità imposte dal benedetto art. in questione sono tante. Aziende che, per contingenze favorevoli, potrebbero assumere in pianta stabile, ma il timore di andare in sovraccarico di personale, non risolvibile, evita l'assunzione o la degenera a contratti di lavoro estremamente mortificanti ed economicamente indecenti. Molte aziende, moltissime, simulano il loro status, suddividendosi artificiosamente in tante piccole entità, mai superiori ai 15 dipendenti e, perciò, rientranti nella tipologia dell'Artigianato, con trattamenti, per i dipendenti, molto meno convenienti. Ci sono altri motivi di non convenienza determinati dall'applicazione dell'Art. 18, ma andrei troppo nel tecnico. Quanto poi alle nuove "forme mentis" che dovremmo deciderci ad assumere, non sono furbizie degli imprenditori. Le regole di produzione, le possibilità di nuove organizzazioni del lavoro, la loro collocazione sul territorio, la necessità di esperienze diversificate, il doversi andare a cercare il lavoro dov'è, sono le nuove regole da osservare, il nuovo prezzo da pagare. Altri lo fanno già da tempo, normalmente, noi italici no. Siamo speciali, particolari, e forse pure meglio fatti, ma non ci è più consentito rimanere immutabili. Si tratta di portare altrove le nostre capacità , anche la nostra diversa sentimentalità, e può darsi che, in seguito, anche gli altri prendano qualcosa di buono da noi.. .Ti saluto sempre con piacere, e il gusto di confrontarmi con la tua invidiata freschezza mentale.