L'Abruzzo che non impara e non avanza: oggi come sei anni fa
Gli articoli di sei anni fa uguali a quelli di oggi: una tragedia già dimenticata
Neve, scuole chiuse nella Marsica. Rallentamenti e code sulle strade
La giunta Chiodi delibera lo stato di emergenza di tipo "B". Situazione ancora critica nell'Aquilano
ABRUZZO. Esposti, denunce e soprattutto tante ore intrappolati sul tratto autostradale abruzzese. Risultato? Zero. Tutto come sempre, giustizia al palo, amministrazioni "congelate".
Succede a febbraio 2012 ma è successo anche a marzo e a dicembre 2010. A fine 2005 andò anche peggio perché oltre ai disagi persero la vita pure 5 persone in un anno in cui i tratti dell’A24 e A25 contarono in tutto 22 morti.
Il copione è sempre lo stesso e per un gioco assurdo del destino nel 2012 e nel 2010 i tratti ‘maledetti’ sono sempre gli stessi: A24 tra il km 60 e 68 tra i caselli di Tagliacozzo e Carsoli.
Quest’anno le nevicate erano state ampiamente annunciate ma nonostante questo i problemi, enormi, non sono mancati. Persone intrappolate in autostrada per ore e ore senza riuscire a capire cosa stesse accadendo e come si sarebbe potuta sciogliere la questione.......................
Tutto come sempre insomma, tutto passato e dimenticato, come quelle persone morte assurdamente nel 21 secolo come fosse il Medioevo.
L'Abruzzo è fermo, inchiodato e non riesce a progredire nè imparare. E non riesce nemmeno a vergognarsi.
L'Abruzzo che non impara e non avanza: oggi come sei anni fa - A24, A25, esposti, denunce, Anas, Gianni Chiodi, Maurizio Acerbo, incidenti stradali, neve, Tagliacozzo, Carsoli, neve, ghiaccio - PrimaDaNoi.it
La situazione abruzzese è quella comune a decine di altre disastrose situazioni italiane...la frase più giusta sarebbe quindi :
L'Italia è ferma, inchiodata e non riesce a progredire nè imparare. E non riesce nemmeno a vergognarsi.