Capita spesso nelle vita. Persone si adoperano per un intento, lavorano per compiere un'opera. Sono disconosciute nel loro impegno, magari solo per invidia, o per poca simpatia. o per convenienza di altri a quelle avverse. Avviene anche che quegli intenti, quelle opere, alla loro quasi definizione, vengano riconosciuti ad altri, e questi altri ne vengano lodati, con enfasi maggiore, perchè il riconoscimento, se più enfatico, nasconde meglio l'autore originario, quello reale.
Col tempo, come è giusto che sia, si scoprono verità che spiegano avvenimenti, stranezze, apparsi per un certo tempo inspiegabili. Viene fuori, per esempio, che il nostro Presidente non pare sia stato sempre, comunque, ben disposto verso il governo Berlusconi. Napolitano, si giudica sia stato eccessivamente attento all'operato di Berlusconi, del suo Esecutivo, troppo presente nell'esercitare il suo controllo su iniziative legislative, provvedimenti anche determinanti. Calderoli lamenta, per esempio, che Napolitano abbia bocciato la sua riforma per snellire l'eccessivo numero di leggi solo burocratiche. Si dice che, fra altre, abbia bocciato il decreto "salvaItalia" di Berlusconi, quello che poi ha sottoscritto con gioia quando lo stesso recava la firma di Monti. Nè, a ridimensioinare tale critica, vale la motivazione addotta da funzionari del Quirinale, quella per la quale il decreto bocciato a Berlusconi era accompagnato da una nota negativa del ministro Tremonti (circostanza pure smentita da Tremonti). Il Presidente firma per suo convincimento diretto.
E' bene comunque che, alla fine, certi errori, pure gravi, per inadeguatezze istituzionali e conseguenze pesanti, trovino soluzione. Per il bene del Paese, che poi è il fatto essenziale. Ma un certo rincrescimento si deve concedere a che si sentisse defraudato, incompreso, ostacolato, per un intendimento "capriccioso" del modo di fare politica, di gestire la cosa pubblica.
A noi berluscones, piace compiacerci di questi riconoscimenti anche postumi. Consolazione ridotta, ma consolazione. Peggio messi, molto peggio, se si può considerare, paiono i nostri amici Sinistri: non hanno ottenuto nulla. Hanno ottenuto, facendo le bizze politiche, che il Governante fosse altri, ma i provvedimenti ostacolati, combattuti, sono stati riproposti e realizzati, forse più pesantemente che gli originari. E senza neppure la soddisfazione di essersi sostituiti al nemico fatto esautorare.
Perdenti su tutti i fronti, insomma, come sempre... peraltro.