Orfini: «Il Partito Democratico dovrà dimenticarsi il Lingotto»

[Danny]

Matteo Orfini e il progetto per un nuovo Pd

Matteo Orfini, responsabile Cultura del Partito democratico e membro della segreteria nazionale, ha anticipato al Foglio i contenuti di un progetto «per un nuovo Pd» che verrà presentato durante un seminario a porte chiuse organizzato a Roma il primo marzo.

I promotori del documento, oltre a Matteo Orfini, sono Stefano Fassina e Andrea Orlando, il responsabile dell’Economia e il responsabile della Giustizia del Pd. A loro dovrebbero aggiungersi nei prossimi mesi i segretari regionali del Partito democratico, alcuni governatori di regione e altri esponenti della segreteria. Matteo Orfini ha spiegato di voler riscrivere «il Dna del partito»:

Il punto è che non è pensabile che il Pd debba diventare una specie di Udc un pochino più di sinistra. Non è così. Non è più così. E per questo il nostro partito dovrà prepararsi alle elezioni contrapponendosi in modo chiaro al Ppe italiano, all’Udc più il Pdl, dimenticandosi ciò che è stato il ‘Lingotto’ e configurandosi sempre di più come fosse un grande Pse italiano: anche per portare a compimento il percorso che dovrà trasformare lo stesso Partito socialista europeo nella casa di tutti i democratici europei.

Ottimo!

[Gdem88]

Matteo Orfini e il progetto per un nuovo Pd

Matteo Orfini, responsabile Cultura del Partito democratico e membro della segreteria nazionale, ha anticipato al Foglio i contenuti di un progetto «per un nuovo Pd» che verrà presentato durante un seminario a porte chiuse organizzato a Roma il primo marzo.

I promotori del documento, oltre a Matteo Orfini, sono Stefano Fassina e Andrea Orlando, il responsabile dell’Economia e il responsabile della Giustizia del Pd. A loro dovrebbero aggiungersi nei prossimi mesi i segretari regionali del Partito democratico, alcuni governatori di regione e altri esponenti della segreteria. Matteo Orfini ha spiegato di voler riscrivere «il Dna del partito»:

Ottimo!

Al di là dello spostamento a sinistra, una cosa che veramente mi pare poco rispettoso per il progetto del Pd e per molti democratici e il richiamo della foresta sul PSE...mi spiego: i Ds hanno accettato di convergere con la Margherita in un soggetto nuovo, di centrosinistra ( non sinistra, centrosinistra). Facendo questo, tralasciando che il processo di fusione non è stato fatto in modo ottimale ( i rispettivi vertici hanno manipolato a piacimento ciò che sarebbe stato il nuovo soggetto per convinvere le rispettive basi: i Ds hanno detto che si costruiva un partito di sinistra moderna, Rutelli ha detto che il Pd sarebbe stato un partito concentrato solo sul pragmatismo senza basi di pensiero comuni) perchè un partito fatto da gente che viene da sinistra e gente che viene dal mondo liberaldemocratico e ambientalista, di centro riformatore e di centrosinistra cattolico dovrebbe diventare un Pse? Perchè gente che non è mai stata socialista o socialdemocratica dovrebbe essere costretta a diventarlo? Non è questp un tradimento del progetto iniziale e un ribaltamento delle carte in tavola non rispettoso delle varie componenti del partito? Se si vuole un partito di massa, di centrosinistra progressista anche spostato verso sinistra mi va bene, se si vuole un PSE italiano no, perchè io al congresso DS non ho votato Mussi, ho votato Fassino. Non vedo perchè gente che come me ha detto sì al Pd dovrebbe ora assumere posizioni che già erano state superate nel congresso di UNO ( uno solo) dei più soggetti formanti il Pd. Se si vuole fare del Pd un partito classicamente e puramente socialdemocratico, allora non si vuole il Pd, allora vuol dire che non si ha rispetto per i compagni di strada e li si vuole inglobare in un mondo cui non appartengono. Detto questo, mi auguro che il progetto sia più articolato di un mero "pse italiano".

[SteCompagno]

Gdem quel congresso li dei Ds lo sappiamo come è andato, Fassino e D'Alema hanno convinto la base (me compreso) che si sarebbe soltanto inglobati la Margherita e tanti saluti, si rimaneva "noi", si rimane "il Partito" e si stava con il Pse (la mozione Fassino era chiara su questo punto, il Pd non poteva non stare nel socialismo europeo), tutte promesse non mantenute.

Sono fiducioso dell'area di Sinistra interna che si sta prefigurando ma dopo tante belle parole servono fatti. L'ho scritto anche sulla bacheca di Orfini su fbook, in un messaggio dove contestava a Repubblica di aver recuperato la Thatcher, prima di contestare Repubblica (sacrosanto) contesti Monti e voti contro le sue porcherie!

Non so se avete visto Piazza Pulita ieri sera, Boccia dopo essere riuscito a farsi odiare anche dall'operaia di Pomigliano (iscritta Fiom e Pd) alla domanda "tra la Santanchè e Landini" (presenti li nello studio) a chi si sente più vicino, non sapeva rispondere! Chi diavolo ci siamo messi in casa ?

[Frankie D.]

Al di là dello spostamento a sinistra, una cosa che veramente mi pare poco rispettoso per il progetto del Pd e per molti democratici e il richiamo della foresta sul PSE...mi spiego: i Ds hanno accettato di convergere con la Margherita in un soggetto nuovo, di centrosinistra ( non sinistra, centrosinistra). Facendo questo, tralasciando che il processo di fusione non è stato fatto in modo ottimale ( i rispettivi vertici hanno manipolato a piacimento ciò che sarebbe stato il nuovo soggetto per convinvere le rispettive basi: i Ds hanno detto che si costruiva un partito di sinistra moderna, Rutelli ha detto che il Pd sarebbe stato un partito concentrato solo sul pragmatismo senza basi di pensiero comuni) perchè un partito fatto da gente che viene da sinistra e gente che viene dal mondo liberaldemocratico e ambientalista, di centro riformatore e di centrosinistra cattolico dovrebbe diventare un Pse? Perchè gente che non è mai stata socialista o socialdemocratica dovrebbe essere costretta a diventarlo? Non è questp un tradimento del progetto iniziale e un ribaltamento delle carte in tavola non rispettoso delle varie componenti del partito? Se si vuole un partito di massa, di centrosinistra progressista anche spostato verso sinistra mi va bene, se si vuole un PSE italiano no, perchè io al congresso DS non ho votato Mussi, ho votato Fassino. Non vedo perchè gente che come me ha detto sì al Pd dovrebbe ora assumere posizioni che già erano state superate nel congresso di UNO ( uno solo) dei più soggetti formanti il Pd. Se si vuole fare del Pd un partito classicamente e puramente socialdemocratico, allora non si vuole il Pd, allora vuol dire che non si ha rispetto per i compagni di strada e li si vuole inglobare in un mondo cui non appartengono. Detto questo, mi auguro che il progetto sia più articolato di un mero "pse italiano".

Gdem il PD non è mai stato un partito veramente di centrosinistra, ha semplicemente rappresentato gli affari lobbistici dei suoi vecchi. Ora che pian piano i vecchi stanno perdendo potere è evidente che si inizia a parlare seriamente di posizioni politiche per fortuna. E la volontà della maggioranza (?) di rincorrere in pieno la socialdemocrazia ne è conseguenza. Ma questa scelta dimostra quello che io da tanti anni ho affermato: il PD è ancora schiavo delle posizioni del PCI, visto che va appresso ai sindacati più di sinistra (giusto ascoltarli ma sbagliato andar loro appresso) e non è posto per posizioni liberaldemocratiche. La cosa positiva della morte del PD che conosciamo è che finalmente ci sarà posto per una forza formata da riformisti e liberaldemocratici, una third way che crei maggior equilibrio all'interno del panorama politico italiano.

[SteCompagno]

è che finalmente ci sarà posto per

posto per gli zerbini di Marchionne e della Confindustria.

[Gdem88]

Gdem quel congresso li dei Ds lo sappiamo come è andato, Fassino e D'Alema hanno convinto la base (me compreso) che si sarebbe soltanto inglobati la Margherita e tanti saluti, si rimaneva "noi", si rimane "il Partito" e si stava con il Pse (la mozione Fassino era chiara su questo punto, il Pd non poteva non stare nel socialismo europeo), tutte promesse non mantenute.

Sono fiducioso dell'area di Sinistra interna che si sta prefigurando ma dopo tante belle parole servono fatti. L'ho scritto anche sulla bacheca di Orfini su fbook, in un messaggio dove contestava a Repubblica di aver recuperato la Thatcher, prima di contestare Repubblica (sacrosanto) contesti Monti e voti contro le sue porcherie!

Non so se avete visto Piazza Pulita ieri sera, Boccia dopo essere riuscito a farsi odiare anche dall'operaia di Pomigliano (iscritta Fiom e Pd) alla domanda "tra la Santanchè e Landini" (presenti li nello studio) a chi si sente più vicino, non sapeva rispondere! Chi diavolo ci siamo messi in casa ?

Mi spiace che tu ti sia sentito ingannato, io sapevo perfettamente per quello che votavo: per qualcosa di nuovo. Secondo te è normale credere che un partito di centro si sciolga per incorporazione dentro uno di sinistra? Una cosa sono le chiacchere dei dirigenti, una cosa è il ragionamento indipendente che dovrebbe portare a conclusioni logiche e secondo me abbastanza semplici...a meno che ovviamente non si abbia un complesso di superiorità riguardante la propria storia e la propria identità, pensando che essa sia l'unica legittima, l'unica progressista, l'unica capace di rappresentare libertà e giustizia...e tutti gli altri possono solo tornare a Canossa sui ceci e riconoscere la propria inferiorità facendosi inglobare senza rompere troppo ( che si chiamino socialisti o liberaldem provenienti dal Psi o cattolici democratici e liberaldemocratici).

Ma ci rendiamo conto? Qualcuno ha creduto veramente che la Margherita ( che aveva il 10%, mica il il 2...) si sarebbe sciolta in un nuovo grande partito del PSE in cui magari riunirsi con i cari vecchi compagni del PCI per ricomporre la bolognina? Ben venga l'onestà intellettuale di Mussi allora, piuttosto che l'idea assurda di poter assoggettare e inglobare storie diverse e degne di rispetto in nome della superiotà de "IL PARTITO". Il centralismo democratico è morto, il PCI non c'è più! Se si voleva un partito socialista si doveva votare Mussi e avere il coraggio della posizione, non seguire il corpaccione perchè "Il Partito è sempre il Partito" pensandola in modo identico a chi se ne andava.

[SteCompagno]

Mi spiace che tu ti sia sentito ingannato, io sapevo perfettamente per quello che votavo: per qualcosa di nuovo. Secondo te è normale credere che un partito di centro si sciolga per incorporazione dentro uno di sinistra? Una cosa sono le chiacchere dei dirigenti, una cosa è il ragionamento indipendente che dovrebbe portare a conclusioni logiche e secondo me abbastanza semplici...a meno che ovviamente non si abbia un complesso di superiorità riguardante la propria storia e la propria identità, pensando che essa sia l'unica legittima, l'unica progressista, l'unica capace di rappresentare libertà e giustizia...e tutti gli altri possono solo tornare a Canossa sui ceci e riconoscere la propria inferiorità facendosi inglobare senza rompere troppo ( che si chiamino socialisti o liberaldem provenienti dal Psi o cattolici democratici e liberaldemocratici).

Ma ci rendiamo conto? Qualcuno ha creduto veramente che la Margherita ( che aveva il 10%, mica il il 2...) si sarebbe sciolta in un nuovo grande partito del PSE in cui magari riunirsi con i cari vecchi compagni del PCI per ricomporre la bolognina? Ben venga l'onestà intellettuale di Mussi allora, piuttosto che l'idea assurda di poter assoggettare e inglobare storie diverse e degne di rispetto in nome della superiotà de "IL PARTITO". Il centralismo democratico è morto, il PCI non c'è più! Se si voleva un partito socialista si doveva votare Mussi e avere il coraggio della posizione, non seguire il corpaccione perchè "Il Partito è sempre il Partito" pensandola in modo identico a chi se ne andava.

Ma infatti sono d'accordo con te, prima Fassino e D'Alema e poi Bersani mi hanno preso per i fondelli e infatti ora sono perfettamente a mio agio in Sel. Per chi crede nella superiorità morale della Sinistra (come credo io) non c'è posto nel Pd. Ma chi ci rimane lo fa in buona fede, non penso che compagni come l'infame (che è un iscritto e attivo nei Gd) sia uno che "prende in giro" l'elettorato dipingendo il Pd come partito di sinistra e socialista.
C'è chi crede di portare avanti la battaglia per un Pd laburista, io, da fuori, tifo per loro.

[Gdem88]

Rispondendo a Frankie, anzitutto mi piace riscontrare che le critiche arrivano sia da sinistra che dal centro...è la garanzia migliore di una posizione di centrosinistra

Detto questo è vero che ci sono nostalgie per "Il Partito", ma esistono anche migliaia di militanti che sono pienamente attaccati al vero Pd, al partito nuovo e plurale che nasce dalla storia dell'Ulivo di Prodi ( dell'Ulivo e del centrosinistra, non del solo PCI), che sono attaccati alle loro radici di sinistra senza però essere nostalgici o appiattiti sulla CGIL. I nativi del Pd sono tanti, molti più di quanti si possa pensare...e sono una forza che cresce e si farà sentire, capace di dare un profilo moderno non fumoso ma neanche appiattito. CON il Pse sì, NEL Pse no.

[Gdem88]

Ma infatti sono d'accordo con te, prima Fassino e D'Alema e poi Bersani mi hanno preso per i fondelli e infatti ora sono perfettamente a mio agio in Sel. Per chi crede nella superiorità morale della Sinistra (come credo io) non c'è posto nel Pd.

Perfetto, allora è ora che questo complesso di superiorità stia nel suo dignitosissimo 6-8%, lasciando ad un moderno partito progressista e plurale di centrosinistra il 30%. Il Pd non è Pse e tantomeno il Pci.

[SteCompagno]

Perfetto, allora è ora che questo complesso di superiorità stia nel suo dignitosissimo 6-8%, lasciando ad un moderno partito progressista e plurale di centrosinistra il 30%. Il Pd non è Pse e tantomeno il Pci.

Si ma in quel 30% c'è una grande fetta di compagni per bene che credono ancora nei valori del Socialismo. Avrò il diritto di "tifare" (per quanto sia brutta la parola in questione, nel discorso politico) per loro ?