1917: L'attività sottomarina tedesca si attenua dopo l'affondamento del transatlanico inglese Lusitania dopo che il governo di Washington minaccia serie ritorsioni contro la Germania e un suo intervento in Europa, l'esercito tedesco ancora impegnato contro i Franco-britannici in Piccardia, Alsazia e Lorena non può permettersi un intervento massiccio di una potenza d'oltreoceano, la diplomazia germanica raggiunge un accordo con gli Stati Uniti riconfermando i 3 Punti Monroe: 1) Nessuna ulteriore colonizzazione in America da parte degli Europei, 2) Qualsiasi tentativo in tal senso sarà interpretato come un atto ostile, 3) Gli Stati Uniti non interferiranno negli affari europei se verrà rispettato l'isolazionismo del governo statunitense.
Si raffreddano i rapporti tra Regno Unito e Stati Uniti d'America per il mancato intervento dei secondi contro l'autoritarismo militarista prussiano e austroungarico per la difesa del parlamentarismo delle democrazie occidentali, la scelta del Congresso americano è inequivocabile e il Presidente Wilson deve arrendersi al fatto compiuto riconfermando la neutralità.
Il 3 febbraio avviene una violenta battaglia navale nel mare del Nord tra la flotta tedesca e la flotta britannica, si risolve come nello Jutland, senza un reale vincitore.
Il 23 febbraio avvengono dimostrazioni a San Pietroburgo (rinominata Pietrogrado) che culminano con l'abdicazione dello Zar Nicola II Romanov dopo le rapide sconfitte dei connazionali al fronte contro gli Austro-tedeschi, nasce la Repubblica Russa. Viene nominato un debole governo provvisorio centrista che condivide il potere con i socialisti del Soviet di Pietrogrado, inizia una fase caotica per la politica russa, molti soldati iniziano a ritirarsi ritornando nelle proprie case, ritorna dall'esilio in Svizzera Vladimir Lenin con lo scopo di prendere il potere (4 aprile).
In marzo i Britannici avanzano in Medio Oriente riconquistando Baghdad perduta per le offensive turche, il rivoluzionario Lawrence d'Arabia aizza i popoli arabici contro il dominio ottomano.
Re Costantino I si schiera con gli Imperi Centrali il 27 giugno, fallisce il tentativo dell'Intesa di porre sul trono il figlio Alessandro, assalto greco-ottomano del Dodecaneso e delle postazioni italiane in Albania. I Balcani sembrano definitivamente passati sotto l'orbita della Triplice Alleanza.
Il 22 agosto a Torino e in altre città italiane si scende in piazza erigendo barricate provocando grandi scontri sanguinosi con le forze dell'ordine protestando contro la guerra, la fame e i ritmi dell'industria bellica.
In luglio riesce il colpo di Stato filo-tedesco in Cina, la fazione che parteggia per l'Intesa è eliminata, il governo di Pechino passa nelle mani di signori della guerra cinesi che ben accettano le condizioni degli Imperi Centrali dichiarando guerra all'Intesa e al Giappone che aveva occupato i principali porti cinesi in mano tedesca. Iniziano le proteste e rivolte contro il nuovo governo militare filo-germanico.
24 ottobre: disfatta di Caporetto, gli Italiani circondati sul fronte alpino e balcanico dagli Austro-greco-ottomani cedono, molti si ritirano disordinatamente dal fronte, gli Austriaci arrivano a Venezia e occupano tutto il Veneto, Friuli e parte della Lombardia, il generale Cadorna è licenziato, il generale Armando Diaz tenta di riprendere in mano la situazione, ma si hanno notizie di nuove offensive vittoriose dei Tedeschi sul fronte occidentale dopo la vittoria nei Balcani le truppe nemiche vanno concentrandosi verso Occidente e in Medio Oriente dove i Turchi hanno ripreso iniziative di guerra con nuovi rifornimenti di munizioni e mezzi tedeschi.
In novembre la vittoria in Russia tra le due grandi fazioni che lottano per il potere è dei Bolscevichi (social-comunisti) che sconfiggono i Menscevichi (fazione moderata). Il governo provvisorio di Kerenskij cede al governo dei Soviet che dichiarano la continuazione della guerra, anche se di fatto gli Austro-tedeschi entrano in profondità nel territorio russo, sul Baltico e in Ucraina.
1918: Il 3 marzo è firmato il Trattato di Pace di Brest-Litovsk tra i plenipotenziari degli Imperi Centrali e la Russia bolscevica sebbene Lenin non voglia concedere le imposizioni austro-tedesche non c'è altra soluzione. Il governo russo deve pagare una cospicua indennità di guerra, perde la Polonia Orientale, la Lituania, la Curlandia, la Livona, l'Estonia, la Finlandia (repubblica indipendente), l'Ucraina (nelle mani tedesche) e la Trancaucasia (occupata dai Turchi) privandolo in oltre di buona parte delle sue risorse minerarie che servono all'Alleanza per incrementare la produzione bellica contro l'Intesa. La Bessarabia è occupata e annessa dalla Romania, il regno sul mar Nero è soppresso ed è dichiarato parte integrante dell'Impero asburgico. I governi dei Soviet indipendenti in Lituania ed Estonia sono aboliti e sostituiti da governi militari filo-tedeschi e un tentativo rivoluzionario finlandese è represso dall'invio di truppe tedesche a Helsinki.
Le industrie belliche in Germania riescono a produrre grandi quantità di carri armati e nuovi cannoni a lunga gittata. Nonostante la perdita delle colonie ha disposizione immense riserve ferrose, di carbone e altre risorse oltre all'arruolamento di soldati slavi per il fronte occidentale, questo consentirà la fatale offensiva austriaca sull'Italia del Nord nonostante la sua ripreparazione e alcune sue vittorie, le due battaglie dell'Isonzo e del Piave sanciscono la vittoria degli Imperi Centrali sul Regno d'Italia. Molti Italiani iniziano una grande fuga disordinata verso la pianura Padana, il Centro-Sud e Roma dove avvengono manifestazioni violente contro la monarchia nonostante le vittorie navali italiane sulla Marina austroungarica nel mar Adriatico, giungono i primi zeppelin tedeschi anche sui cieli di Milano e Firenze, è il 20 gennaio.
Fallisce l'offensiva francese dei generali Pétain e Nivelle in febbraio, i Tedeschi dilagano nella Francia del Nord e raggiungono l'Ile de France bombardando Parigi. Reimbarco britannico ad Anversa dopo una tentata spedizione per riconquistare il porto belga.
21 aprile: il generale tedesco Ludendorff forza le linee difensive attorno alla capitale francese, inizia una prima resistenza dei civili in città domata con la firma dell'armistizio del governo del Primo Ministro Georges Clemenceau a Versailles, i Tedeschi occupano le Ardenne, lo Champagne e la Franca Contea provocando grande indignazione tra i Francesi, tra i quali molti si rifiutano di accettare la pace e vincere l'odiata Germania.
Ricomincia una guerra sottomarina indiscriminata nel canale della Manica, moltissime navi mercantili e da guerra inglesi sono affondate ed è un periodo nero per la flotta navale britannica.
Il 5 maggio le ultime forze francesi si arrendono ai Tedeschi, successivamente manifestazioni di piazza avvengono in molte città francesi come Tolosa, Marsiglia e a Strasburgo ci sono numerosi attentati contro l'esercito tedesco. A Londra le manifestazioni pacifiste invocano la pace, la guerra ormai è perduta sul continente, e l'Impero britannico da solo non può scontrarsi ancora con le forze austro-tedesche ed ottomane, l'8 maggio su una nave da guerra inglese a Rotterdam è firmato l'armistizio tra gli Imperi Centrali e il Regno Unito con la presenza del Re Giorgio V e del Kaiser Guglielmo II.
L'esercito italiano capitola a Ferrara e a Brescia contro gli Austriaci, è firmato l'armistizio di Bergamo tra i plenipotenziari austriaci e il governo italiano. La Prima guerra mondiale è conclusa ufficialmente.
Capitolazione degli Anglo-arabi a Gerusalemme con l'Impero Turco il 16 maggio, Lawrence d'Arabia è catturato e giustiziato.
31 maggio: si respira aria di guerra civile in Italia dopo la comparsa del micidiale bacillo della Spagnola che sta mietendo vittime in tutta Europa e nel mondo che si unisce alla fame, alla miseria dilagante e alla sconfitta. In Libia ritorna la guerriglia del deserto dei tuareg e dei Senussiti contro l'esercito coloniale italiano alimentata dal governo turco che spera di riprendersi i territori nordafricani.
Il Cancelliere tedesco Georg von Hertling fissa la Conferenza di Pace di Vienna ad un anno di distanza dalla fine del conflitto, la capitale asburgica è scelta simbolicamente per ricordare il Congresso di Vienna del 1815 per imporre un nuovo ordine conservatore dominato dalle potenze vincitrici di Germania e Austria-Ungheria che sono soprannominate "Gendarmi d'Europa".
Ad Ekaterinburg in luglio è arrestata l'ex famiglia imperiale russa, i Romanov vengono fucilati dai Bolscevichi che ora sono impegnati contro i Bianchi, l'esercito controrivoluzionario finanziato dagli Austro-tedeschi che mira a stabilire in Russia una democrazia parlamentare ma è composta anche da elementi nazionalisti e monarchici.
Esperimento della Comune di Milano dal 23 agosto al 21 settembre: i Milanesi insorgono contro la polizia e proclamano la "Comune socialista, libera ed indipendente" vengono sconsacrate numerose chiese e il municipio è occupato insieme al Palazzo Sforzesco dove vengono issate bandiere rosse. Il Primo Ministro Orlando invia reparti governativi che domano le rivolte operaie in città fucilando migliaia di insorti e ribelli, poco dopo subentra l'esercito austriaco che rastrella la città da elementi sovversivi. A Livorno i socialisti massimalisti staccatisi dal Partito Socialista decidono di dar vita al Partito Comunista d'Italia per realizzare una rivoluzione proletaria peninsulare, segretario generale del partito è Antonio Gramsci.
Si susseguono violenze di ogni tipo, tra fazioni politiche opposte, tra gli ex interventisti e i gruppi che avevano lottato per la neutralità. Papa Benedetto XV invita il governo italiano a non risolvere la crisi con altri bagni di sangue dato che la guerra è appena conclusa.
1° ottobre: il governo della Terza Repubblica Francese non riesce a fronteggiare i disordini scoppiati in tutto il Paese per il malcontento popolare, nascono le prime organizzazioni comuniste con a capo Léon Blum che non intendono scendere a patti con lo Stato borghese e capitalista. Per impedire il proliferare di idee "pericolose" per la stabilità del nuovo ordine in Germania nascono i Freikorps, gruppi paramilitari che hanno il compito nei Paesi ancora sotto l'occupazione militare tedesca di scovare queste organizzazioni ed eliminarle, la stessa Rosa Luxemburg è fucilata e la Lega di Spartaco (il partito comunista tedesco) è posto fuorilegge e molti altri suoi esponenti sono incarcerati, Karl Liebneckt l'altro fondatore del partito si rifugia in Inghilterra.
Il 26 novembre in Gran Bretagna ci sono i primi scontri di operai e minatori contro la polizia, Re Giorgio V invita il governo di Lloyd George a cooperare con tutte le forze politiche inglesi per fronteggiare la crisi economica che ha colpito l'Impero britannico ora che in India sono tornati ad acuirsi movimenti indipendentisti antibritannici e si hanno notizie di ammutinamenti e diserzioni nelle colonie del Kenya, Somaliland, Ghana e Australia per protesta.
Fallito attentato anarchico di Enrico Malatesta a Re Vittorio Emanuele III a Roma, l'attentatore è condannato a morte (dicembre), il Partito Repubblicano Italiano si riorganizza ed un suo esponente, Giovanni Conti, pubblica il manifesto antimonarchico dell' "Italia Libera" rifacendosi ai punti mazziniani di democrazia parlamentare, unità nazionale e libertà.
1919:
Il 22 febbraio a Vienna al castello di Schönbrunn partecipano il Cancelliere tedesco von Hertling, il Primo Ministro austroungarico Ernst Seidler von Feuchtenegg, il Kaiser Guglielmo II, l'Imperatore Carlo d'Asburgo, il Primo Ministro britannico George, il Primo Ministro francese Clemenceau, il Primo Ministro italiano Orlando, il Sultano Mehmet V accompagnato dal leader nazionalista turco Talat Pascià, il Re Ferdinando I di Bulgaria (autoproclamatosi poi Zar dei Bulgari) e il Re Costantino I di Grecia. L'Impero Giapponese è tagliato fuori dai trattati di pace, gli viene consentito di conservare le conquiste in Asia e Cina ma è firmato un principio simile come con gli States: di non intromissione negli affari europei.
Ecco le condizioni di pace imposte alle nazioni sconfitte:
- La Francia deve pagare 132 miliardi di marchi d'oro, la sua aviazione viene ceduta ai Tedeschi e agli Austroungarici, l'esercito è ridotto a 100.000 uomini, e viene dimezzata la flotta navale. Cessione dello Champagne, delle Ardenne e della Franca Contea all'Impero Tedesco. L'Austria-Ungheria ottiene il Benin, Gibuti e la Tunisia. Il Marocco ritorna indipendente ma sotto protettorato tedesco. Il Camerun tedesco e il Togo si uniscono alla nuova Africa Equatoriale Tedesca e all'Africa Occidentale Tedesca, a Parigi è lasciata l'Algeria settentrionale che ritorna ai confini del 1830. Conserva invece la Polinesia e la Guinea francesi, molte isole caraibiche, il Madagascar e l'Indocina Francese.
- La Gran Bretagna deve pagare 98 miliardi di marchi d'oro, militarmente non subisce la stessa sorte degli ex alleati francesi ma subisce allo stesso modo pesanti sanzioni territoriali e coloniali, il governo di Berlino impone il riconoscimento della Repubblica irlandese con capitale Dublino (dopo la Pasqua di sangue del 1916), ai Britannici rimane l'Irlanda del Nord. Ghana e Nigeria vengono unite all'Africa Occidentale Tedesca. Nasce la Repubblica Sudafricana, indipendente dal Regno Unito, sotto protettorato tedesco e governata da un regime di segregazione razziale nei confronti dei neri comandato dalla minoranza boera e degli ex coloni anglosassoni. L'Africa Tedesca del Sud-Ovest incamera l'ex Rhodesia e la Botswana. L'Africa Orientale Tedesca (Tanzania + Zanzibar) incamera il Kenya. Micronesia e Melanesia sono cedute al Giappone in cambio del riconoscimento dell'intera Papua Guinea un unico dominio tedesco tra Asia ed Oceania. L'esercito britannico deve evacuare l'Arabia meridionale e lasciano il canale di Suez che viene ceduto a compagnie tedesche di gestione dei commerci e dei passaggi nel canale nel mar Rosso. I regni della penisola arabica non vengono unificati e rimangono divisi, l'Impero Ottomano respinto ogni tentativo inglese di penetrare in Palestina si proclama protettore della regione. L'Egitto britannico ottiene l'indipendenza e anch'esso passa sotto l'influenza tedesca, il Sudan diventa un condominio tedesco-egiziano.
L'Impero britannico perde la secolare influenza sul mondo a tutti gli effetti, conserva Gibilterra e l'isola di Malta, i dominion di Nuova Zelanda, Canada ed Australia e la Perla dell'Impero: l'India, investita dalla guerriglia anticoloniale, l'isola di Cipro ritorna ottomana.
- L'Italia deve pagare 90 miliardi di marchi d'oro, l'esercito viene dimezzato e l'aviazione è ceduta all'Austria-Ungheria, la flotta navale subisce la stessa sorte. Il Friuli, il Veneto settentrionale e parte della Lombardia sono ceduti all'Impero asburgico. Il Dodecaneso è spartito tra Grecia e Impero Turco. La Libia diventa un regno indipendente sotto la dinastia senussita pesantemente soggetta all'influenza turco-tedesca.
L'Eritrea è unita a Gibuti formando una sola colonia austroungarica. La città cinese di Tientsin è riceduta alla repubblica di Cina. Con una congiura è deposto come Papa Benedetto XV ritenuto troppo moderato dai governi austro-tedesco (e pacifista) e messo un nuovo Papa, Gregorio XVII più reazionario ed intransigente, è restaurato lo Stato pontificio ed allargato a tutta l'Italia centro-settentrionale soggetta al potere temporale papale, il Mezzogiorno è resistituito ai Borboni che reinsediano la capitale a Napoli. I Savoia sono dichiarati decaduti e devono partire per l'esilio in Egitto. Il governo e il Parlamento italiani sono ufficialmente sciolti.
- L'Austria-Ungheria dopo aver acquisito un ruolo coloniale in Africa, annette anche il principato di Montenegro e conferma l'annessione dell'ex regno di Romania, e del regno di Serbia, le varie dinastie regnanti sono spodestate. Gli Austroungarici possiedono il diritto di sfruttare a proprio piacimento le risorse in Bielorussia e Ucraina quanto i Tedeschi.
- L'Impero Tedesco ha incamerato l'intera Polonia ed influenza centinaia di km di regioni sarmatiche russe, ha mutilato leggermente i confini di Paesi Bassi e Belgio e ha annesso il granducato di Lussemburgo. E' la nazione predominante in Europa e nel mondo, fa da contraltare agli Stati Uniti d'America e all'Impero Giapponese. Risorge il granducato di Lituania alleato tedesco che annette la Lettonia.
Le condizioni della Pace di Vienna sono anche chiamate "Seconda Restaurazione" ovvero un verosimile ritorno alla situazione politica ottocentesca, dominata da governi autoritari, repressivi e reazionari. Saranno condizioni molto osteggiate e criticate negativamente anche negli stessi Paesi vincitori, in quanto sorpassate, imperialiste, ingiuste ed autoritarie. Nascono immediatamente spiriti di rivalsa nelle nazioni vinte.
La disintegrazione politica dell'Italia è vista come un'aberrazione voluta dalle forze austro-tedesche per umiliare i traditori italiani, nessun partito politico si scioglierà oppure continuerà i propri programmi clandestinamente nonostante la solenne dichiarazione di scioglimento del governo italiano il 2 marzo a Roma effettuata dall'ex Primo Ministro Orlando.