Risultati da 1 a 7 di 7
  1. #1
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    Predefinito L'Ortodossia in Italia.

    Ringrazio per lo spazio concesso e chiedo scusa al Vescovo Livi per la durezza di quanto esporrò, ma la Verità non ha mezze misure,la menzogna non appartiene all’Ortodossia, almeno in questa casa.
    L'Ortodossia in Italia è vittima della codardia di alcuni, e delle ingerenze della Chiesa Cattolica, molti, prima di professare la Retta Fede, si preoccupano del compromesso con Roma, per avere benefici ed edifici idonei per la Liturgia.
    Gli Italiani che hanno aperto missioni in questo paese sono stati messi in un angolo e non hanno voce in capitolo, oggi sono più un peso che un valore aggiunto.
    Nel Patriarcato di Bucarest ci sono tre o quattro presibiteri Italiani: uno di loro ha donato il "monastero", chiamiamolo così, un'altro ha sposato una cittadina Rumena, ed un altro ancora e ha adottato un bambino Rumeno, così da far comprendere al Patriarca Daniele il motivo per cui, con tanti preti Rumeni, si vada a cercare Italiani, che creano sono imbarazzo nei rapporti con Santa Romana Chiesa. Il problema reale è che molti presbiteri Rumeni non hanno un lavoro in Italia , ed hanno a carico moglie e figli....altri ,che hanno un lavoro ,cercano in ogni modo di raggranellare più soldi possibili per tornare in Romania ed acquistare a suon di euro una parrocchia, cosa che insieme alla vendita delle cariche ecclesiastiche, mi dicono essere prassi consolidata...non solo in Romania.
    Il Patriarcato di Mosca, che ha avuto la fortuna di aver un folto gruppo di Italiani che hanno aperto parrocchie e promosso l'Ortodossia in Italia , oggi è in dialogo serrato con Roma , gli Italiani sono ben contenti di restare nell'ombra, molti hanno quasi dimenticato la lingua italiana , prefiscono non dar fastidio e curare il proprio orticello per non compromettere la loro canonicità. Altri sono ben felici di ingoiare rospi belli grossi , quando nella stessa città un cittadino russo preferisce una parrocchia con un presbitero russo ad una con un presbitero italiano.Alcuni amici russi , inoltre, che vivono in città o paesi dove non vengono inviati presibiteri, perchè zone poca danarose, hanno avuto disposizioni dai preti del loro paese di preferire la Chiesa Cattolica Romana alle Chiese non-canoniche presenti nelle loro citta!!! viva l'Ortodossia. Certo , veder smazzettare le offerte dei fedeli Russi che arrivano sulle reliquie dei Santi e un belvedere per chi è arrivato all'Ortodossia attraverso l'Agion Oros o i racconti di un pellegrino russo!
    Il Patriarcato di Costantinopoli è alla continua ricerca di presbiteri e possedimenti, agli Italiani viene imposta una tassa di fedeltà per aver la grazia e la canonicità, in fondo il povero Bartolomeo non naviga in buone acque, e ad Istambul è una presenza poco gradita....bisogna pur far vedere la potenza (economica?) della nuova Roma.
    Gli Italiani, invece ,abbracciano prima il filetismo e poi l'Ortodossia e si identificano in tutto e per tutto nelle Chiese che li' accoglie da fedeli, loro sono i peggiori inquisitori delle Cheise non-canoniche. Un bel quadretto, vero? Certo ho conosciuto persone sagge e veri Ortodossi che non hanno dimenticato il Vangelo, che, come per Roma, è ormai un peso e cosa compromettente per la prassi quotidiana in cui versa l’Ortodossia in Italia.
    E’ chiaro, e qui rispondo al carissimo Lykos, che credo abbia un problema personale con il Vescovo Livi ,che in queste condizioni molti preti che sono costretti a celebrare in garage o in locali di fortuna concessi dai comuni (quando si è fortunati) o pagarsi l’affitto di un locale (con 3 o 4 fedeli) preferiscono FOTTERSENE dell’Ortodossia e vendersi alla canonicità con le sirene del locali o delle offerte di Chiese da parte di Santa Romana Chiesa, piegarsi quindi a 90° e FOTTERSENE del Sinodi di Oropòs e Filì che fino a ieri avevano difeso strenuamente! Ma sono molti gli italiani canonici che venendo dalle Chiese non-canoniche sputano veleno su chi li aveva accolti.
    Il Vescovo Livi è stato anche accusato, e non solo da te ,di essere un Vescovo con tre preti e quattro fedeli, e allora?
    “In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”.
    Sono le parola di Nostro Signore Gesù Cristo o sbaglio?
    Una volta, un Vescovo Canonico, mi disse che i suoi preti, se non avevano fedeli, un locale, una Chiesa o se la Domenica dovevano lavorare, potevano e dovevano celebrare in casa con la moglie ed i figli….medita su questo caro fratello.
    Il Vescovo Livi, se non sbagli,o fu ordinato Vescovo insieme ad altri Italiani, che negli anni si sono persi, la fedeltà al sinodo di Oropòs e Filì è fedeltà all’Ortodossia e questa non è materia di discussione.

    Il sinodo di Oropòs e Filì ha anche rifiutato le sovvenzioni dello Stato Greco, ed ha rifiutato, qui il Vescovo Livi mi correggerà, la comunione con la Chiesa Greca (canonica).
    Altre situazioni mi sono giunte all’orecchio, ma spero che il Vescovo potrà far luce sulla situazione del Sinodo… perché è facile gettare fango sulla Chiesa!

    Ορθοδοξία ή Θάνατος!
    Ultima modifica di Esphigmenou; 14-02-12 alle 11:34

  2. #2
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    Predefinito Re: L'Ortodossia in Italia.

    Ti ringrazio delle parole vere e sincere. Vivo da cristiano ortodosso, da monaco e da vescovo il mio calvario (quello che Dio mi ha dato), portando la mia Croce, anche quella vien da LUi, e vado avanti nella speranza nonostante i miei momenti di scoraggiamento, di peccato, di debolezza e sconforto.

    La mia posizione è oggettivamente difficile, più difficile ancora sopportare con pazienza gli insulti di un Lycos che non ha il coraggio di dirmi chi sia. E' facile insultare ed ironizzare con disprezzo quando, restando anonimi, si ha davanti una persona concreta di cui si sa nome ed indirizzo.Il fatto che questo personaggio sappia tante cose mi fa pensare che sia molto più vicino a me di quel che pare.
    Che fare. Chedere in ogni momento a Dio la grazia di perdonarlo anche quando è molto difficile.

    e tirare avanti,
    Ορθοδοξία ή Θάνατος!

  3. #3
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    Predefinito Re: L'Ortodossia in Italia.

    Notizie non entusiasmanti sul blog L'arpa di Davide

    in data odierna...

  4. #4
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    Predefinito Re: L'Ortodossia in Italia.

    Citazione Originariamente Scritto da DanielGi. Visualizza Messaggio
    Notizie non entusiasmanti sul blog L'arpa di Davide

    in data odierna...
    Cioè?
    Se vuoi farti buono, pratica queste tre cose e tutto andrà bene: allegria, studio, pietà. (San Giovanni Bosco)

  5. #5
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    Predefinito Re: L'Ortodossia in Italia.

    vai e vedi... la data odierna del mio post è ormai quella di ieri...

  6. #6
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    Predefinito Re: L'Ortodossia in Italia.

    Tutto il problema è legato alla nozione di "canonicità" che molti confondono con il bollino doc da applicare fuori delle loro Chiese o nelle loro carte intestate. Rileggetevi un po' la scrittura ed i Padri: canonica è una comunità che professa in modo ortodosso la Parola della Verità contenuta nella Sacra Scrittura e nella Tradizione della Chiesa. Deve avere un Vescovo ortodosso nella successione apostolica in comunione con altri Vescovi ortodossi che predicano la Parola di Verità e celebrano l'Eucaristia. E' poi evidente che questa definizione che traggo dalle lettere di Ignazio Teoforo e di Cipriano di Cartagine. Io non sono responsabile se i Patriarchi e Vescovi che professano l'ecumenismo non sono più ortodossi perchè, come diceva san Giustino Popovic "hanno preferito un club di varie eresia all'Unica Santa Cattolica ed Apostolica Chiesa". Questa è una questione che riguarda solo loro e Dio. Alla Sinodo della Chiesa cui appartengo così parlò colui che chi ha retta fede e retto pensare deve considerare come l'ultimo Patriarca Ortodosso:
    ""Questa Omelia fu rivolta da Sua Beatitudine , il Patriarca Diodoro I di Gerusalemme, Chiesa Madre delle Chiese nel Santo Monastero dei SS.MM. Cipriano e Giustina in Filì, Grecia, il 2/15 Ottobre 1989.



    Reverendissimo Metropolita Cipriano, Molto Reverendi Ierarchi della Chiesa, amati figli in Gesù Cristo,

    E' con una gioia ed una emozione particolare che io mi trovo oggi in questo luogo, in occasione del giorno di festa dei Santi Cipriano e Giustina. La mia gioia e la mia emozione sono particolarmente grandi perché mi trovo ora nel mezzo di Vescovi e Sacerdoti che negli ultimi dieci anni non si sono risparmiati per far risplendere la luce dell'Ortodossia in ogni continente: dall'Europa all'Africa, all'America ed ovunque si trova l'opportunità di evangelizzare la Santa Chiesa Ortodossa. Grazie per la fatica, Reverendissimo Metropolita Cipriano coi suoi Vescovi, per aver portato nel Mondo la voce dell'Ortodossia!

    Miei cari Cristiani, io sono venuto nella mia beneamata terra natale per pochi giorni, per ragioni personali e per ragioni concernenti il Patriarcato. Ho considerato mio dovere venire qui a celebrare con voi ed a fare gli auguri al Metropolita Cipriano nel suo giorno onomastico.

    Certamente voi conoscete la situazione di Gerusalemme oggi: Gerusalemme si sta struggendo; Gerusalemme, dove nella Chiesa dei Santi Apostoli era partito l'annuncio dell'evangelo a tutte le nazioni. Essa è la Madre delle Chiese, e per questo è suo sacro dovere mantenere l'insegnamento Ortodosso, quello che è stato ricevuto dal Signore, nella sua forma più pura e non adulterata. Come voi sapete essa è l'unica Chiesa che è stata fondata direttamente dal nostro Salvatore, il fondatore della nostra religione. Lui stesso ha celebrato a Gerusalemme la Mistica Cena , la prima Liturgia Divina. Egli ha santificato con la sua presenza questa terra santa; attraverso il suo insegnamento per queste contrade ha salvato la razza umana, liberandola dal peccato di Adamo con la sua morte in Croce. Ed è proprio per questo che la Santa terra è nel mezzo delle persecuzioni. Specialmente negli ultimi duecento anni la Chiesa di Gerusalemme si strugge per mantenere pura la dottrina della Tradizione Santa ed Ortodossa, in fedeltà ai canoni della Chiesa in quella forma in cui la ha ricevuta da Cristo e dagli Apostoli.

    Il movimento ecumenico, con i suoi dialoghi - dai quali la nostra Santa Chiesa si è sempre ben guardata - ora rendono malata la nostra Ortodossia, ormai soggiogata dalle iniziative del papismo e dell'ecumenismo, dotati di maggior forza (umana).

    Questo da molti anni ormai tenta di distruggere la saldezza della Santa Chiesa anche in Gerusalemme stessa. Ma il Santo Sepolcro di Cristo che ha protetto la Terra Santa per molti secoli in faccia a tutti i pericoli - ha salvato finora la nostra Ortodossia da ogni pericolo. Però mai come in questi ultimi due secoli Gerusalemme si è trovata nel permanente ruolo di chi deve essere conquistata. Essa è passata attraverso satrapi, re e governatori. Tutte queste cose sono accadute ma essa finora è rimasta ferma coi suoi monaci ortodossi guardiani della santa eredità. E' necessario notare che negli ultimi anni , apparentemente per non disturbare il percorso dell'unità, si è cercato di coinvolgere la nostra santa Chiesa , da parte delle altre chiese, nella partecipazione al cosiddetto dialogo ecumenico, che sta in realtà dominando in ogni senso attraverso le Chiese. Questo ha fatto sì che la Chiesa di Gerusalemme inizialmente abbia avuto qualche partecipazione a queste iniziative con l'unico scopo di cercare di salvaguardare le Chiese Ortodosse dallo scivolare fuori della retta via a causa del dialogo con gli eretici. Ma niente vale la nostra voce isolata: la potenza degli ecumenisti che dicono : "è bene per noi l'unità con i cattolici", come dicono ai fedeli dicono molti Patriarchi e Vescovi, si innalza sempre più senza che , malauguratamente essi si rendano conto che "unione" signififica in realtà "sottomissione" della nostra santa Ortodossia.

    Noi abbiamo dovuto prendere sopra noi la responsabilità innanzi a Dio, dinanzi alla Chiesa, dinanzi all'Ortodossia, per la difesa della nostra storia, del nostro ruolo sacro e dei diritti tradizionali della Terra Santa, di parlare ben diversamente. E con la luce di Cristo abbiamo deciso di escluderci da ogni cosiddetto dialogo con gli eterodossi, visto che molti anni di contatto non avevano avuto nessun risultato positivo in ordine all'avvicinamento degli eretici alla Santa Fede.

    Noi abbiamo annunciato ufficialmente questa decisione alle nostre Chiese Sorelle Ortodosse.

    Esse si trovano costrette da ciò che hanno intrapreso a continuare in questa strada scivolosa ed infida, e di questo si assumeranno la responsabilità innanzi a Dio ed innanzi alla Storia del male che deriva alle Chiese da queste contatti con gli eterodossi.

    Come voi sapete il Patriarcato di Gerusalemme segue il Calendario Ecclesiastico Tradizionale. Esso non ha mai cambiato - né vorrei che cambiasse mai - in ordine a tutti gli insegnamenti, i canoni, e le dottrine della nostra santa Chiesa. Noi vogliamo lavorare, anche con sacrificio, per mantenere inalterate tutte queste cose. Molti si oppongono a questa nostra linea di salvaguardia, a parole e con i fatti. Ma noi, Vescovo della Chiesa Madre, vogliamo rimanere, a tutti i costi, custode della santa dottrina.

    Grazie, Reverendissimo Metropolita Cipriano. Io prego Dio per l'intercessione dei Santi Martiri Cipriano e Giustina, che vi doni forza, pazienza, salute, per portare la sua Croce per la gloria di Dio e dell'Ortodossia. Io sono venuto a portare a voi la Benedizione del Santo Sepolcro di Gerusalemme, del Golgota, e della santa Grotta (della Natività) , e prego Dio che possiate essere fortemente conservati e protetti, e stabili senza compromessi nella Fede dei nostri Padri. Molti anni! """"Mosca Dopo la rottura di Melezio Metaxakis a Costantinopoli e di Sergio a Mosca, oggi non è più facile dire chi sia Ortodosso. Le due Encicliche di risposta ai Papi del XIX secolo sono i due ultimi atti di magistero nella perfetta linea di continuità della tradizione. Dopo è nato il caos. Tra i sedicenti "canonici" e i Resistenti. Ognuno di fronte a Dio ed alla sua coscienza scelga dove rifugiarsi. Io non giudico chi sceglie in buona fede e per amor di Cristo, ma chi sceglie per smania di potere o per bollini doc, mi dispiace si giudicano da soli. Una cosa è certa oggi nessun Patriarcato o Chiesa autocefala ufficiale è nella linea della Tradizione ortodossa e nemmeno nell'osservanza dei canoni: sono Chiese gravemente malate per si lasciano guidare dalla mentalità di questo mondo. Chi dei miei preti se ne è andato sarà giudicato da Dio come anch'io sarò giudicato da Dio su come ho fatto il vescovo. Dei bollini doc, scusatemi, ma me ne frego! Ho cose più importanti a cui pensare. E perdonatemi per l'espresssssione "non adeguata alla mia funzione" ma ho pensato che solo quella poteva render bene il mio pensiero.
    Chi gradisce scagliarmisi addosso faccia pure... me ne... - Chi mi da ragione mi conbforta ma non è certo sul numero che io baso la mia fede, ma su Cristo-

  7. #7
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    Predefinito Re: L'Ortodossia in Italia.

    Citazione Originariamente Scritto da Esphigmenou Visualizza Messaggio
    Ringrazio per lo spazio concesso e chiedo scusa al Vescovo Livi per la durezza di quanto esporrò, ma la Verità non ha mezze misure,la menzogna non appartiene all’Ortodossia, almeno in questa casa.
    L'Ortodossia in Italia è vittima della codardia di alcuni, e delle ingerenze della Chiesa Cattolica, molti, prima di professare la Retta Fede, si preoccupano del compromesso con Roma, per avere benefici ed edifici idonei per la Liturgia.
    Gli Italiani che hanno aperto missioni in questo paese sono stati messi in un angolo e non hanno voce in capitolo, oggi sono più un peso che un valore aggiunto.
    Nel Patriarcato di Bucarest ci sono tre o quattro presibiteri Italiani: uno di loro ha donato il "monastero", chiamiamolo così, un'altro ha sposato una cittadina Rumena, ed un altro ancora e ha adottato un bambino Rumeno, così da far comprendere al Patriarca Daniele il motivo per cui, con tanti preti Rumeni, si vada a cercare Italiani, che creano sono imbarazzo nei rapporti con Santa Romana Chiesa. Il problema reale è che molti presbiteri Rumeni non hanno un lavoro in Italia , ed hanno a carico moglie e figli....altri ,che hanno un lavoro ,cercano in ogni modo di raggranellare più soldi possibili per tornare in Romania ed acquistare a suon di euro una parrocchia, cosa che insieme alla vendita delle cariche ecclesiastiche, mi dicono essere prassi consolidata...non solo in Romania.
    Il Patriarcato di Mosca, che ha avuto la fortuna di aver un folto gruppo di Italiani che hanno aperto parrocchie e promosso l'Ortodossia in Italia , oggi è in dialogo serrato con Roma , gli Italiani sono ben contenti di restare nell'ombra, molti hanno quasi dimenticato la lingua italiana , prefiscono non dar fastidio e curare il proprio orticello per non compromettere la loro canonicità. Altri sono ben felici di ingoiare rospi belli grossi , quando nella stessa città un cittadino russo preferisce una parrocchia con un presbitero russo ad una con un presbitero italiano.Alcuni amici russi , inoltre, che vivono in città o paesi dove non vengono inviati presibiteri, perchè zone poca danarose, hanno avuto disposizioni dai preti del loro paese di preferire la Chiesa Cattolica Romana alle Chiese non-canoniche presenti nelle loro citta!!! viva l'Ortodossia. Certo , veder smazzettare le offerte dei fedeli Russi che arrivano sulle reliquie dei Santi e un belvedere per chi è arrivato all'Ortodossia attraverso l'Agion Oros o i racconti di un pellegrino russo!
    Il Patriarcato di Costantinopoli è alla continua ricerca di presbiteri e possedimenti, agli Italiani viene imposta una tassa di fedeltà per aver la grazia e la canonicità, in fondo il povero Bartolomeo non naviga in buone acque, e ad Istambul è una presenza poco gradita....bisogna pur far vedere la potenza (economica?) della nuova Roma.
    Gli Italiani, invece ,abbracciano prima il filetismo e poi l'Ortodossia e si identificano in tutto e per tutto nelle Chiese che li' accoglie da fedeli, loro sono i peggiori inquisitori delle Cheise non-canoniche. Un bel quadretto, vero? Certo ho conosciuto persone sagge e veri Ortodossi che non hanno dimenticato il Vangelo, che, come per Roma, è ormai un peso e cosa compromettente per la prassi quotidiana in cui versa l’Ortodossia in Italia.
    E’ chiaro, e qui rispondo al carissimo Lykos, che credo abbia un problema personale con il Vescovo Livi ,che in queste condizioni molti preti che sono costretti a celebrare in garage o in locali di fortuna concessi dai comuni (quando si è fortunati) o pagarsi l’affitto di un locale (con 3 o 4 fedeli) preferiscono FOTTERSENE dell’Ortodossia e vendersi alla canonicità con le sirene del locali o delle offerte di Chiese da parte di Santa Romana Chiesa, piegarsi quindi a 90° e FOTTERSENE del Sinodi di Oropòs e Filì che fino a ieri avevano difeso strenuamente! Ma sono molti gli italiani canonici che venendo dalle Chiese non-canoniche sputano veleno su chi li aveva accolti.
    Il Vescovo Livi è stato anche accusato, e non solo da te ,di essere un Vescovo con tre preti e quattro fedeli, e allora?
    “In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”.
    Sono le parola di Nostro Signore Gesù Cristo o sbaglio?
    Una volta, un Vescovo Canonico, mi disse che i suoi preti, se non avevano fedeli, un locale, una Chiesa o se la Domenica dovevano lavorare, potevano e dovevano celebrare in casa con la moglie ed i figli….medita su questo caro fratello.
    Il Vescovo Livi, se non sbagli,o fu ordinato Vescovo insieme ad altri Italiani, che negli anni si sono persi, la fedeltà al sinodo di Oropòs e Filì è fedeltà all’Ortodossia e questa non è materia di discussione.

    Il sinodo di Oropòs e Filì ha anche rifiutato le sovvenzioni dello Stato Greco, ed ha rifiutato, qui il Vescovo Livi mi correggerà, la comunione con la Chiesa Greca (canonica).
    Altre situazioni mi sono giunte all’orecchio, ma spero che il Vescovo potrà far luce sulla situazione del Sinodo… perché è facile gettare fango sulla Chiesa!

    Ορθοδοξία ή Θάνατος!
    Caro Esfigmenou,
    non hai bisogno di chiedermi scusa. Provengo dalla Chiesa cattolico in cui ero prete, teologo ed apprezzato predicatore e conferenziere. Non ho mai voluto guadagnare dalla Chiesa nemmeno un centesimo, ma ho cercato di far capire ai fedeli che spontaneamente devono, in quanto Cristiani, sentirsi obbligati a destinare alla Chiesa ed ai poveri il loro superfluo. Spesso parole a vuoto, ma rimango della mia idea.
    Abbiamo ora cinque parrocchie funzionanti non male e tre Monasteri e una facoltà teologica con una assai ricca Biblioteca.. Vengo dalla cosiddetta Ortodossia Canonica e la ho lasciata proprio per le ragioni che tu così bene elencato, con anche qualcuna in più. Mi fu detto che lo avevo fatto per essere ordinato Vescovo, ovviamente per vanagloria. Passarono anni prima che fossi chiamato al MInistero episcopale e fu il mio clero a spingermi con la necessità di una Diocesi Italiana, ad accettare questo onere. Chi mi conosce sa che non me ne vanto anche perchè l'onere non è un onore. E l'onere dell'episcopato - se vuoi essere vescovo e non feudatario - è pesante, una Croce difficile da portare senza l'aiuto di Dio. Eppure, pur nelle alterne vicende e nel bene e nel male, la nostra piccola Diocesi credo che sia una delle più serie realtà ortodosse ora esistenti in Italia. Equeasto è dimostrato anche dal fatto che la mia Cattedrale non ha perso un fedele quando fu fondata - per dispetto - una Chiesa "Canonica" a 200m. dalla nostra. Come dice l'Apostolo, credo di esser pronto render conto di ciò che ho fatto nel mio cammino ecclesiale e pastorale, pur nella mia indegnità, nella mia debolezza e del mio poeccato, per cui mi rimetto ad ogni momento alla misericordia del Dio amante degli uomini.
    Una cosa è certa: parlo sempre con sulla bocca quello che hop nel cuore e così scriuvo come testimoniano i miei libri ed i miei articoli.
    E non ho paura- perchè il Signore ha detto che "il servo non è da più del suo padrone, se hanno perseguitato me perseguiteranno anche voi. Ma le persecuzionni non le vuole nessuno e così le Chiese che si vantano di essere "canoniche" pur infischiandosene di molti canoni, possono dire di me quello che vogliono senza con questo che io mi smuova di un millimetro, con l'aiuto del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo e con la forza delsuo Spirito Tuttosanto. Se volevo la carriera e i soldi sarei rimasto cattolico. Della cosidddetta canonicità io me ne frego. Ritengo di essere canonico perchè mi sforzo di osservare i canoni, di non ridurre la Chiesa ad un mercato per non incorrete nell'ira di Dio, come quando Gesù scacciò i mercanti dal Tempio perchè "la casa del Padre mio è casa di Preghiera".
    Grazie invece di quello che hai scritto e del quale dai testimonianza con la tua vita.

 

 

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