Le leggi elettorali e la lega

[jotsecondo]

Pd: nuova legge elettorale con la Lega - Il Sole 24 ORE

Il Sole 24 ore , martedì 3 agosto 2010 pag.6

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PD: NUOVA LEGGE ELETORALE CON LA LEGA.
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Ed è su questo punto che è partita la discussione di ieri a Palazzo Madama tra il segretario e i senatori Pd. Da un lato tutti hanno "benedetto" la formula-Ciampi, lanciata da Walter Veltroni per guidare il governo di transizione, dall'altro però è arrivato lo stop dei veltroniani (e non solo) su una legge elettorale proporzionale. Quella che secondo lo schema di alcuni big del Pd – e dello stesso Bersani – dovrebbe diventare l'esca per convincere la Lega ad accettare un governo di transizione. «Dialoghiamo con tutti», diceva il segretario. E poi Anna Finocchiaro ha chiarito che il dialogo si cerca soprattutto con il partito di Bossi. «Così come c'è stata una interlocuzione sul federalismo, ci potrebbe essere un dialogo con la Lega sulla riforma della legge elettorale». Su questo si è aperto un fuoco di fila di interventi guidati da Giorgio Tonini e Stefano Ceccanti che hanno ricordato al segretario il documento ufficiale Pd, votato all'assemblea: un doppio turno uninominale di collegio.

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[NoNickNAme]

IN-CIU-CIO, IN-CIU-CIO

[jotsecondo]

Da questo semplice articolo nasce fuori la notizia che la lega è favorevole ad una nuova legge elettorale.
E come dice la Bindi, questa proposta potrebbe essere un aggancio per la lega essendo la medesima sensibile a questo argomento.

La lega non si sente più sicura per i voti e vuole una nuova legge elettorale.

Si potrebbe scrivere un trattato sulla lega che con il passar del tempo, presiede e promuove nuove leggi elettorali per creare sempre una nuova difesa.
Onde aver il monopolio e in tal modo potere continuare nella sua truffa di promesse, pur lavorando per roma la rapinatrice.

Tutto inutile perché tanto appena il capo Capo abbandona non vi è legge elettorale che tenga, e non vi sarà alcuno in grado di tenere in piedi, in modo credibile, la montagna di fandonie.

[jotsecondo]

IN-CIU-CIO, IN-CIU-CIO

La lega non solo fornisce la possibilità, con i soldi dei Padani, ai partiti di svolgere il compito per cui sono stati creati che è quello di rubare, affinché i politici, mentre arraffano, eseguano in silenzio il lavoro di servizio alla globalizzazione.
Ma con la leggi elettorali, di cui è ispiratrice, permette che aumenti il centralismo.

[Furlan]

LEGA: BRICOLO, NO A GOVERNO TECNICO PER LEGGE ELETTORALE

(AGI) - Roma, 2 ago - “La Lega Nord e’ contro qualsiasi proposta di governo tecnico o di larghe intese. Per quanto ci riguarda sono gli elettori a decidere chi governa e non le logiche da palazzo, come vorrebbero in molti nel centrosinistra. Allo stesso tempo non ci interessa nemmeno discutere di nuove leggi elettorali. Le priorita’ del Paese sono altre. I cittadini ci chiedono di contrastare la crisi economica e realizzare le riforme a cominciare dalla completa attuazione del federalismo fiscale. Ed e’ quello che vogliamo fare”. Lo dichiara Federico Bricolo, presidente della Lega Nord al Senato

[ventunsettembre]

3 agosto 2010. Ore 16,17. Notizia Asca.
Lega Nord: non permetteremo stop a riforme.
A firma dei soliti due "aria ai denti": Bricolo e Reguzzoni.

Parlano forse di quella della legge elettorale che assicura loro il bostik sotto le chiappe e la morte dei movimenti autonomisti?

[semipadano]

ma ciuerto! Di che altro vuoi che parlino?

[jotsecondo]

LEGA: BRICOLO, NO A GOVERNO TECNICO PER LEGGE ELETTORALE

(AGI) - Roma, 2 ago - “La Lega Nord e’ contro qualsiasi proposta di governo tecnico o di larghe intese. Per quanto ci riguarda sono gli elettori a decidere chi governa e non le logiche da palazzo, come vorrebbero in molti nel centrosinistra. Allo stesso tempo non ci interessa nemmeno discutere di nuove leggi elettorali. Le priorita’ del Paese sono altre. I cittadini ci chiedono di contrastare la crisi economica e realizzare le riforme a cominciare dalla completa attuazione del federalismo fiscale. Ed e’ quello che vogliamo fare”. Lo dichiara Federico Bricolo, presidente della Lega Nord al Senato

Di leggi elettorali ve ne sono una infinità di tipi. .

La lega è sopravvissuta grazie sempre alle leggi elettorali appropriate, eccetto nel 1987 quando roma è dovuta intervenire.

La legge elettorale che non vuole Bricolo è quella che permetterebbe il sorgere di altri movimenti.
La lega vuole lo sbarramento alto specialmente al Senato, non vuole che non siano facili gli apparentamenti che permettano il sorgere di altri movimenti similari.
( vedere Chiamparino che vorrebbe tirare su un movimento autonomista alleato al PD con la matrice antiberlusconiana),
A torto o ragione Chiamparino pensa che vi sia uno spazio per gli antiberlusconiani ma che odiano roma.

La legge di cui si parla nell'articolo iniziale è una altra legge elettorale.
Che piace maggiormente la lega. Ma non può dirlo per adesso apertamente.

Con le votazioni a doppio turno con il maggioritario per ogni collegio uninominale è matematicamente impossibile che possa andare a roma un deputato autonomista od indipendentista agganciato alla sinistra.

Mentre oggi con la cifra di denaro opportuna grazie all'apparentamento con il Pd questo potrebbe verificarsi. Se pur come remota possibilità.

La lega ha paura della concorrenza .
Se manca il monopolio è finita.

Dovendo difendere roma , non può confrontarsi con un qualsiasi movimento autonomista o federalista onesto nelle sue intenzioni politiche.
Con la legge che popone il PD muoiono tutti i piccoli.

[Robert]

Però la Lega ha le mani legate , finchè non vengono approvati i decreti attuativi restanti del "federalismo fiscale" e c'è tempo fino a maggio.

[jotsecondo]

Però la Lega ha le mani legate , finchè non vengono approvati i decreti attuativi restanti del "federalismo fiscale" e c'è tempo fino a maggio.

La lega è 20 anni che dice di avere le mani legate.

E' un trucco magnifico così può continuare a prendere in giro i Padani.
Intanto il tempo passa e il debito aumenta, tutti mangiano.
In italia si mangia di tutto persino gli alloggi a Montecarlo.

E stato da maestro il trucco della devolution, si sapeva che andava al referendum e si sarebbe perso, però sono passati 5 anni e i militanti venivano fatti stare tranquilli.

Adesso abbiamo il federalismo leghista, che è una barzelletta, perché il Sud e il governo romano avranno sempre bisogno di denaro. Troveranno il marchingegno per darglieli, e intanto per adesso vi è la magnifica scusa per tagliare i soldi al Nord.

La scusa è che non vi sono soldi.

I soldi non ci saranno mai fino a quando si continua a cercare solamente le cadreghe per dividere i frutti del Nord.
Unico lavoro è di trovare delle scusanti di qualsiasi tipo.

Se non passano i decreti la lega tirerà un respiro di sollievo, perché più tardi entra in funzione questo federalismo più tardi si accorgeranno che non può funzionare.
E la lega continua, tanto roma pensa ad impedire che qualcuno dia ombra..

Il Sud è un buco nero.

La lega se avesse un minimo di serieta avrebbe anche a titolo di semplice proposta fatto una distinta di calo delle tasse , specialmente per le famiglie con prole, eliminando delle trattenute oltraggiose sulle buste paga.

Poi anche se non veniva accettata la proposta si poteva affermare che tagliando l'italia era possibile diminuire questa oppressione fiscale.
Nessuno può contestare che al Sud e al governo centrale a fondo perduto vanno oltre 150 miliardi di euro all'anno.

Al Sud non riusciranno a gestirsi e risparmiare qualcosa per diminuire questa cifra.

Ma la lega non può accennare a questi cali di tasse, e citare gli sprechi in modo circostanziato.
Non può mettere certe idee in testa ai militanti, perché un filo doppio incatena la lega a roma.