29 Giugno 2009 da Redazione
L’Iran dopo aver subìto rivolte e scontri di piazza pilotati dalla coppia del terrorismo mondiale rappresentata da Stati Uniti e Gran Bretagna ha risposto dapprima con l’espulsione di due diplomatici britannici, ed oggi con una mossa a sorpresa ha arrestato otto “membri del personale” dell’ambasciata britannica con l’accusa di aver organizzato e fomentato gli scontri di piazza.
Ovviamente, la Gran Bretagna ha fatto subito la voce grossa intimando al regime degli Ajatollah di liberare immediatamente i reclusi, mentre Larjani ha risposto che l’Iran non è nè l’Iraq nè l’Afghanistan.
Purtroppo le colpe dell’Iran sono molte: quella di possedere immense risorse nel sottosuolo, quella di avere un territorio in una posizione chiave, quella di essere l’unico stato a difendersi dalle minacce provenienti da Israele, nonchè quella di avere un progetto che decreterebbe la fine della leadership economica mondiale degli Stati Uniti vale a dire la costituzione della prima borsa del Medio Oriente quotata in euro.
Ma ovviamente la motivazione per tanto sforzo di destabilizzazione da parte dei nemici è quella di scongiurare la costruzione della bomba atomica e liberare il popolo dal regime dittatoriale di Ahmadinejad.
A chi vogliono darla a bere?