Originariamente Scritto da
Zorro
Naturalmente interviene nella sua sottoveste di Presidente del Consiglio. Altrimenti il suo sarebbe interpretabile come un ingerire. Si rivolge a tutti quanti osino, osano, insolentire l'attività di governo delegata a Monti. Si mostra offeso e risentito, e, alla fine, in certo modo, anche prepotente, insofferente.
Sbaglia, però, il Presidente. Con queste sue assolutezze, finisce con lo screditare i Partiti maggiori (il PD anche di più), già molto compromessi non solo nella loro credibilità, ma, così, anche nel loro motivo di essere.
Si pongono, preoccupanti, problemi gravi, che riguardano la confusione di ruoli istituzionali decisivi, e crescenti perplessità, dubbi sulle prerogative dello stesso Parlamento.
Stavolta, Napolitano ritiene che gli emendamenti al detto "milleproroghe" siano troppi, che manchino le debite coperture economiche. Si "arrabbia", purtroppo lo grida al Paese, e il Paese, conseguentemente si interroga: ma questi parlamentari sono incoscienti, inconsapevoli, inadeguati?...
E questa, avesse pure ragione tecnicamente il nostro Presidente, non è cosa buona...