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    Predefinito Quello che la chiesa cattolica pensa delle nostre chiese....

    “La Chiesa cattolica si ritiene il centro gravitazionale del movimento cristiano nei secoli. Ciò può sembrare indecente vanagloria, ma è necessario dirlo se, in effetti, c'è solo un Cristo e quindi solo una Chiesa. Di conseguenza, in Gentium, si asserisce che tutta la grazia cristiana che è possibile trovare al di fuori dei confini istituzionali della Chiesa cattolica gravita verso l'unità con essa. Nel Vangelo di Giovanni (17,11), Gesù prega che i suoi discepoli <<siano uno>>, e che lo siano <<affinché il mondo creda che tu mi hai mandato>> (17,21). Il punto non è convincere tutti i cristiani a diventare cattolici, ma spiegare, in breve, ciò che pensa la Chiesa cattolica sull'argomento e analizzare alcune delle interessanti questioni sollevate da questa visione.
    Se si crede che Cristo intendesse una comunità di discepoli in qualche modo permanente, e una lettura imparziale del Nuovo Testamento non lascia dubbi in proposito, sembra assai improbabile che non avesse in mente la forma che avrebbe dovuto avere quella comunità. La Parola di Gesù Cristo non è solo un messaggio piovuto all'interno del maelstrom della storia, lasciando tutti liberi d'interpretarlo e organizzare associazioni religiose fra coloro che concordavano con una data interpretazione. I racconti dei quattro Vangeli sono ricchi d'istruzioni date da Gesù su ciò che i discepoli dovevano fare e su che tipo di comunità dovevano essere dopo la sua ascesa al Padre.

    Lui scelse gli apostoli e, fra gli apostoli, scelse Pietro come centro di questa unità. Nei Vangeli Pietro viene sempre presentato per primo. A Pietro Gesù raccomandò si fortificare i suoi fratelli nella fede (Lc 22,32) ma, ovviamente, non tutti i cristiani concordano su ciò che s'intenda, sia in teoria che in pratica, con comunità apostolica unica intorno a Pietro. Molto prima che ci fosse un libro come il Nuovo Testamento sul quale non essere d'accordo, la Chiesa degli albori decise che il marchio di continuità nell'insegnamento e nella vita dei cristiani era <<apostolicità>>.

    La Chiesa è identificata dalla dottrina detta apostolica e da persone chiamate apostoli. Ovviamente quella che oggi riconosciamo come Chiesa cattolica non è apparsa improvvisamente dal nulla. La sua è una storia lunga e complicata, ricca di eroica fedeltà così come d'infamia e intrigo, che ha portato il gruppo di discepoli che per primi ricevettero lo Spirito Santo a Gerusalemme, nel giorno di Pentecoste, a diventare la Chiesa di oggi della Roma papale. Nei primi secoli ci furono tumulti e conflitti sulle eresie e sui contro movimenti. Questi conflitti vennero risolti gradualmente e con grande fatica da parte dei vescovi, successori degli apostoli, riuniti in concili. Ci furono molte questioni da risolvere: quali fra le scritture che si proclamavano apostoliche erano vere e andavano incluse nella raccolta (chiamata <<canone>>) che oggi riconosciamo come Nuovo Testamento? Questa questione era ancora dibattuta nel III secolo e lo fu anche successivamente. Gesù era vero Dio e vero uomo, la Seconda Persona della Santa Trinità coeguale al Padre e allo Spirito Santo?

    Oppure era solo un uomo simile a Dio, o forse Dio fintosi uomo? Difficilmente le questioni potevano essere più fondamentali: andavano al cuore del credo cristiano su Dio, sulla storia umana e sulla speranza di salvezza. Per quanto riguarda questioni davvero grandi, come la natura trinitaria di Dio e la divinità di Gesù Cristo, la maggioranza dei cristiani concorda con quella che viene chiamata la Grande Tradizione, a volte descritta come l'opinione della Chiesa delle origini, vale a dire che la maggioranza dei cristiani accetta come autorevoli i primi sette concili ecumenici, o assemblee universali, che presero il nome dalle città in cui si riunirono i vescovi. Cioè dal concilio di Nicea del 325 al concilio II concilio di Nicea del 787” (cfr, lo Splendore della Verità, ed. Lindau).

    ' nell'umana natura tentare di scalzare il potere altrui, di qualunque natura esso sia.ben ricordare anche gli apostoli dibattevano al seguito di Gesù su chi tra loro fosse il più grande, e chi dovesse sedere accanto a Lui nel regno dei cieli. eretici di tutti i tempi mal sopportavano l'autorità legittima dei vescovi, tentando in tutti i modi di scalzarli dal loro potere di governo ecclesiale.leva sui difetti di alcuni vescovi, gli eretici riuscivano talvolta a convincere larghe fasce di popolazione, predicando con livore la loro dottrina che differiva da quella insegnata da Cristo e gli apostoli. Ogni gruppo eretico presentava delle varianti dottrinali, che inficiavano la genuinità della Buona Novella, trasformando talvolta la stessa figura di Cristo. , gli eretici antichi, sono gli antenati degli odierni protestanti? Direi di no, perché a ben guardare non presentavano la stessa dottrina, anche se ogni serio studioso sa che non si può parlare di un'unica dottrina eretica, in opposizione a quella degli apostoli.

    Esistevano molteplici dottrine, ognuna della quali presentava delle particolarità, differendo dal Vangelo a volte in maniera sfumata, sottile, ma non per questo meno pericolosa per la genuinità della fede. Oggi ci sono gruppi protestanti che ed adottano antiche questioni dottrinali, come gli avventisti del settimo giorno, che prendono a prestito alcune nozioni dai catari e dagli ariani, i testimoni di Geova fanno man bassa proprio nelle dottrine ariane, i seguaci del reverendo Moon prendono a prestito alcune parti del Talmud ebraico per annullare la figura del Messia, sostituendola con quella dello stesso reverendo, il quale si crede il vero Messia. Insomma a ben vedere la situazione è complessa, ed è frutto dell'orgoglio dell'uomo, che pur di non stare sottomesso all'autorità costituita, cerca di delegittimarne l'autorevolezza con elucubrazioni e rielaborazioni dottrinali di ogni tipo.dottrine protestanti infatti pur contenendo frammenti di verità presentano pesanti alterazioni che non sempre sono visibili ad un primo esame.a questo aggiungiamo il fatto che anche loro sbagliano sul piano umano, beh, non resta ombra di dubbio, “il mio fustino non lo cambio con altri due…”, come recitava una famosa pubblicità.questione della successione apostolica e quindi della Sacra Tradizione cristiana, da secoli dibattuta da protestanti e cattolici, trova terreno avverso nei diversi siti di matrice protestante, che spesso tentano di demolirne la storicità e la purezza cristiana, inquinandola con tradizioni umane che diventano difficili da distinguere e separare dalla sana dottrina per coloro che non conoscono la storia del cristianesimo.

    Molti cristiani ad esempio non riescono a focalizzare bene la Sacra Tradizione, mischiando spesso il sacro con il profano. E' utile conoscere le accuse mosse dai fratelli protestanti, per meglio poter rispondere e indirizzare l'analisi biblica su ciò che viene detto e scritto nei molti siti e libri protestanti confrontandolo con gli insegnamenti cattolici.fratelli pentecostali ad esempio sono convinti di essere i soli veri cristiani, spinti dai loro pastori, che avrebbero ricevuto il mandato ministeriale direttamente da Dio. Non metto in dubbio la buona fede di molti pastori che dedicano la loro vita alla comunità, predicando Cristo, ma sbagliando in diversi punti fondamentali come l' Eucaristia ad esempio. Essi sono davvero convinti di aver ricevuto il mandato da Dio, ma in realtà è solo la loro personale buona volontà a fargli abbracciare il ministero pastorale. In Atti 15,24-25 leggiamo: “Poiché abbiamo sentito che di noisono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi, che noi avessimo dato loro alcun incarico, abbiamo ritenuto concordemente di scegliere alcuni uomini e di mandarli a voi con i nostri carissimi Bàrnaba e Paolo…”
    Evidentemente la comunità di Gerusalemme, con gli apostoli e gli anziani disapprovava che alcuni cristiani “…alcuni di noi…”erano andati a predicare senza la loro autorizzazione, e per giunta in maniera non ortodossa, infatti i loro ascoltatori rimasero turbati.leggiamo “…senza che noi avessimo dato loro alcun incarico…”qui si capisce chiaramente che il ministero di pastore, o di predicatore, non era frutto di sogni, visioni o buona volontà personale, ma doveva essere affidato dagli apostoli o dai vescovi. Nei versetti sopra indicati leggiamo un chiaro rimprovero a coloro che predicavano senza aver ricevuto nessun mandato dagli apostoli o dagli anziani. Poi vediamo che sono solo gli apostoli a scegliere alcuni uomini e a mandarli ad evangelizzare.deduciamo che le modalità di incarico dei pastori presso le comunità pentecostali o protestanti in genere, non rispecchiano quelle bibliche. protestanti definiscono, Chiesa, la comunità universale dei cristiani, ovunque essi si trovino geograficamente o comunitariamente. Non distinguono bene però tra chiesa organizzata, quindi con gerarchie atte a far rispettare la disciplina ecclesiastica e la dottrina biblica, e chiesa composta da tutti i credenti. O magari ad alcuni conviene non distinguere. Bisognerebbe pure vedere a quali credenti si riferiscono quando parlano di Chiesa di Cristo Gesù, visto che tra di loro esistono enormi divisioni, anche sul piano dottrinale. Ad esempio la dottrina pentecostale è molto diversa da quella luterana, ed anche tra i pentecostali esistono diverse dottrine, come quella degli antitrinitari.

    In questa “chiesa universale” non si può a tutti i costi ignorare le gerarchie ecclesiastiche della Santa Romana Chiesa asserendo che nella vera Chiesa cristiana non c'erano e non ci sono gerarchie. Ma è un assunto vero e corretto? Bibbia stessa ci indica diverse gerarchie sia quando si riferisce alla Chiesa terrena, parlando di diaconi, presbiteri ed episcopi, quando parla della Chiesa celeste, menzionando Serafini, Cherubini, Angeli, Arcangeli, Potenze, Principati, Potestà Dominazioni, ognuno con compiti ben precisi e diversi l'uno dall'altro.

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    Predefinito Rif: Quello che la chiesa cattolica pensa delle nostre chiese....

    Tempo addietro è stato postato questo testo, che essendo molto lungo secondo me aveva bisogno di uno spazio a parte per poterne parlare, anche perché non include un solo argomento di conversazione....

    Per cui ora aperto questo trend inizio questa discussione portando la prima risposta al testo, premetto che tutto ciò che è scritto in rosso è parte di quest'ultimo, mentre quello scritto in nero è la mia risposta:

    Se si crede che Cristo intendesse una comunità di discepoli in qualche modo permanente, e una lettura imparziale del Nuovo Testamento non lascia dubbi in proposito, sembra assai improbabile che non avesse in mente la forma che avrebbe dovuto avere quella comunità. La Parola di Gesù Cristo non è solo un messaggio piovuto all'interno del maelstrom della storia, lasciando tutti liberi d'interpretarlo e organizzare associazioni religiose fra coloro che concordavano con una data interpretazione. I racconti dei quattro Vangeli sono ricchi d'istruzioni date da Gesù su ciò che i discepoli dovevano fare e su che tipo di comunità dovevano essere dopo la sua ascesa al Padre.
    Questo discorso è solo in parte vero, in quanto in praticamente tutta la Bibbia gli argomenti principali su chi è Dio, come si fa è essere salvati ecc… sono chiari, altri come ad esempio il modo di condurre il culto, l’organizzazione nei dettagli della chiesa, e alcune dottrine sono solo accennati o comunque date solo direttive di massima lasciando poi l’interpretazione alla chiesa locale e al gusto. il caso più evidente della conduzione del culto, la Bibbia dice cosa ci deve essere cosa si può o non può fare, ma il dettaglio è lasciato alla chiesa locale e questo, in alcuni casi, provoca divisioni che riguardano cose di secondaria importanza ma che permettono di frequentare il culto secondo il proprio gusto senza violare nessun comandamento.

    Lui scelse gli apostoli e, fra gli apostoli, scelse Pietro come centro di questa unità. Nei Vangeli Pietro viene sempre presentato per primo. A Pietro Gesù raccomandò si fortificare i suoi fratelli nella fede (Lc 22,32) ma, ovviamente, non tutti i cristiani concordano su ciò che s'intenda, sia in teoria che in pratica, con comunità apostolica unica intorno a Pietro. Molto prima che ci fosse un libro come il Nuovo Testamento sul quale non essere d'accordo, la Chiesa degli albori decise che il marchio di continuità nell'insegnamento e nella vita dei cristiani era <<apostolicità>>.

    Altro punto non esatto, Pietro non è mai stato centro della chiesa ma solo una delle colonne al pari di altri, il capo della chiesa è Cristo e a governo della chiesa ci sono solo gli anziani/vescovi che si incaricano della predicazione e organizzazione e i diaconi che si occupano principalmente delle cose pratiche, la differenza tra i 2 è solo che agli anziani rispetto ai diaconi è richiesta la capacità di insegnamento.

    La Chiesa è identificata dalla dottrina detta apostolica e da persone chiamate apostoli. Ovviamente quella che oggi riconosciamo come Chiesa cattolica non è apparsa improvvisamente dal nulla. La sua è una storia lunga e complicata, ricca di eroica fedeltà così come d'infamia e intrigo, che ha portato il gruppo di discepoli che per primi ricevettero lo Spirito Santo a Gerusalemme, nel giorno di Pentecoste, a diventare la Chiesa di oggi della Roma papale. Nei primi secoli ci furono tumulti e conflitti sulle eresie e sui contro movimenti. Questi conflitti vennero risolti gradualmente e con grande fatica da parte dei vescovi, successori degli apostoli, riuniti in concili. Ci furono molte questioni da risolvere: quali fra le scritture che si proclamavano apostoliche erano vere e andavano incluse nella raccolta (chiamata <<canone>>) che oggi riconosciamo come Nuovo Testamento? Questa questione era ancora dibattuta nel III secolo e lo fu anche successivamente. Gesù era vero Dio e vero uomo, la Seconda Persona della Santa Trinità coeguale al Padre e allo Spirito Santo?

    Oppure era solo un uomo simile a Dio, o forse Dio fintosi uomo? Difficilmente le questioni potevano essere più fondamentali: andavano al cuore del credo cristiano su Dio, sulla storia umana e sulla speranza di salvezza. Per quanto riguarda questioni davvero grandi, come la natura trinitaria di Dio e la divinità di Gesù Cristo, la maggioranza dei cristiani concorda con quella che viene chiamata la Grande Tradizione, a volte descritta come l'opinione della Chiesa delle origini, vale a dire che la maggioranza dei cristiani accetta come autorevoli i primi sette concili ecumenici, o assemblee universali, che presero il nome dalle città in cui si riunirono i vescovi. Cioè dal concilio di Nicea del 325 al concilio II concilio di Nicea del 787” (cfr, lo Splendore della Verità, ed. Lindau).


    I concili hanno detto sia cose giuste che sbagliate, alla chiesa cattoica all’inizio gli si deve riconoscere il lavoro di raccolta della Bibbia, tuttavia poi si è staccata dalle leggi Bibliche aggiungendo sia dottrine che addirittura i libri apocrifi al canone che contengono evidenti errori storici e dottrinali.

    ' nell'umana natura tentare di scalzare il potere altrui, di qualunque natura esso sia.ben ricordare anche gli apostoli dibattevano al seguito di Gesù su chi tra loro fosse il più grande, e chi dovesse sedere accanto a Lui nel regno dei cieli. eretici di tutti i tempi mal sopportavano l'autorità legittima dei vescovi, tentando in tutti i modi di scalzarli dal loro potere di governo ecclesiale.leva sui difetti di alcuni vescovi, gli eretici riuscivano talvolta a convincere larghe fasce di popolazione, predicando con livore la loro dottrina che differiva da quella insegnata da Cristo e gli apostoli. Ogni gruppo eretico presentava delle varianti dottrinali, che inficiavano la genuinità della Buona Novella, trasformando talvolta la stessa figura di Cristo. , gli eretici antichi, sono gli antenati degli odierni protestanti? Direi di no, perché a ben guardare non presentavano la stessa dottrina, anche se ogni serio studioso sa che non si può parlare di un'unica dottrina eretica, in opposizione a quella degli apostoli.
    Esistevano molteplici dottrine, ognuna della quali presentava delle particolarità, differendo dal Vangelo a volte in maniera sfumata, sottile, ma non per questo meno pericolosa per la genuinità della fede. Oggi ci sono gruppi protestanti che ed adottano antiche questioni dottrinali, come gli avventisti del settimo giorno, che prendono a prestito alcune nozioni dai catari e dagli ariani, i testimoni di Geova fanno man bassa proprio nelle dottrine ariane, i seguaci del reverendo Moon prendono a prestito alcune parti del Talmud ebraico per annullare la figura del Messia, sostituendola con quella dello stesso reverendo, il quale si crede il vero Messia. Insomma a ben vedere la situazione è complessa, ed è frutto dell'orgoglio dell'uomo, che pur di non stare sottomesso all'autorità costituita, cerca di delegittimarne l'autorevolezza con elucubrazioni e rielaborazioni dottrinali di ogni tipo.dottrine protestanti infatti pur contenendo frammenti di verità presentano pesanti alterazioni che non sempre sono visibili ad un primo esame.a questo aggiungiamo il fatto che anche loro sbagliano sul piano umano, beh, non resta ombra di dubbio, “il mio fustino non lo cambio con altri due…”, come recitava una famosa pubblicità.questione della successione apostolica e quindi della Sacra Tradizione cristiana, da secoli dibattuta da protestanti e cattolici, trova terreno avverso nei diversi siti di matrice protestante, che spesso tentano di demolirne la storicità e la purezza cristiana, inquinandola con tradizioni umane che diventano difficili da distinguere e separare dalla sana dottrina per coloro che non conoscono la storia del cristianesimo.


    A questo punto nasce una domanda, se quelli che si dicono vescovi vanno contro la Bibbia cosa succede?
    A questa domanda risponde la storia, nasce una nuova denominazione per distaccarsi da quegli errori, la denominazione indica rapidamente quello in cui si crede, se la differenza è il modo di condurre il culto o qualcosa di secondaria importanza poco importa, ma se si tratta delle basi allora è bene staccarsi.
    Infatti tra queste alterazioni della sana dottrina di cui si parla nel testo ci andrebbero messe le numerose aggiunte e modifiche dalla chiesa cattolica come il purgatorio, il primato del papa, il culto a Maria, ai santi, ecc… inseriti dai papi o dai concili in maniera arbitraria e contraria alle scritture.


    Molti cristiani ad esempio non riescono a focalizzare bene la Sacra Tradizione, mischiando spesso il sacro con il profano. E' utile conoscere le accuse mosse dai fratelli protestanti, per meglio poter rispondere e indirizzare l'analisi biblica su ciò che viene detto e scritto nei molti siti e libri protestanti confrontandolo con gli insegnamenti cattolici.fratelli pentecostali ad esempio sono convinti di essere i soli veri cristiani, spinti dai loro pastori, che avrebbero ricevuto il mandato ministeriale direttamente da Dio.

    il testo porta molto ad esempio i pentecostali che tuttavia sono solo una parte della chiesa evangelica, in effetti al di là della denominazione bisogna vedere solo l’insegnamneto se è conforme o meno alla Bibbia che è la massima autorità, c’è comunque da dire che per la maggior parte non dice questo, ma si attiene al comandamento di portare la parola di Dio, che non è solo il vangelo, ma tutta la Bibbia, la quale, basta leggerla per accorgersi che l’insegnamento è differente da quanto predicato dalla chiesa catolica.

    Non metto in dubbio la buona fede di molti pastori che dedicano la loro vita alla comunità, predicando Cristo, ma sbagliando in diversi punti fondamentali come l' Eucaristia ad esempio.

    La dottrina dell’ecurarestia in realtà è stata modificata dalla “Transustanziazione” nell’840 già la troviamo, ma solo con il concilio di trento (1545-1563) riceve la sua formaizione definitiva, quindi non è la chiesa evangelica a sbagliare, è una dottrina modificata dalla chiesa cattolica:
    Transustanziazione - Wikipedia

    Essi sono davvero convinti di aver ricevuto il mandato da Dio, ma in realtà è solo la loro personale buona volontà a fargli abbracciare il ministero pastorale. In Atti 15,24-25 leggiamo: “Poiché abbiamo sentito che di noisono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi, che noi avessimo dato loro alcun incarico, abbiamo ritenuto concordemente di scegliere alcuni uomini e di mandarli a voi con i nostri carissimi Bàrnaba e Paolo…”
    Evidentemente la comunità di Gerusalemme, con gli apostoli e gli anziani disapprovava che alcuni cristiani “…alcuni di noi…”erano andati a predicare senza la loro autorizzazione, e per giunta in maniera non ortodossa, infatti i loro ascoltatori rimasero turbati.leggiamo “…senza che noi avessimo dato loro alcun incarico…”qui si capisce chiaramente che il ministero di pastore, o di predicatore, non era frutto di sogni, visioni o buona volontà personale, ma doveva essere affidato dagli apostoli o dai vescovi. Nei versetti sopra indicati leggiamo un chiaro rimprovero a coloro che predicavano senza aver ricevuto nessun mandato dagli apostoli o dagli anziani. Poi vediamo che sono solo gli apostoli a scegliere alcuni uomini e a mandarli ad evangelizzare.deduciamo che le modalità di incarico dei pastori presso le comunità pentecostali o protestanti in genere, non rispecchiano quelle bibliche.


    La questione è un pò diversa, intanto il brano si riferisce ad alcuni, che venuti dalla giudea probabilmente spacciandosi per mandati dagli apostoli predicavano una dottrina diversa, vediamo:
    Atti 15:1 Alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli, dicendo: «Se voi non siete circoncisi secondo il rito di Mosè, non potete essere salvati»
    Atti 15 Ma alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti, si alzarono dicendo: «Bisogna circonciderli, e comandar loro di osservare la legge di Mosè»
    In pratica voleva aggiungere al messaggio cristiano le regole giudaiche
    Atti 15:19 Perciò io ritengo che non si debba turbare gli stranieri che si convertono a Dio; 20 ma che si scriva loro di astenersi dalle cose contaminate nei sacrifici agli idoli, dalla fornicazione, dagli animali soffocati, e dal sangue.

    Quindi gli apostoli e i loro inviati correggono questa falsa dottrina che si stava insinuando, ma questo è un caso, di fatto la predicazione non era soggetta alle decisioni degli apostoli, intanto perché era impossibile per i 12 gestire l’espansione che si stava creando, poi perché non era richiesto, infatti vediamo quello che dice Gesù:

    Marco 98 Giovanni gli disse: «Maestro, noi abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome, [e che non ci segue;] e glielo abbiamo vietato perché non ci seguiva». 39 Ma Gesù disse: «Non glielo vietate, perché non c'è nessuno che faccia qualche opera potente nel mio nome, e subito dopo possa parlar male di me. 40 Chi non è contro di noi, è per noi.

    Da qui vediamo che non c’era un’investitura neanche da Gesù, e poi non ci sarà neanche nei discepoli per la predicazione, diverso è il caso citato prima dove c’era una falsa dottrina e presumibilmente per poterla far vedere come giusta si erano spacciati come mandati dagli apostoli quando questo non era vero.

    protestanti definiscono, Chiesa, la comunità universale dei cristiani, ovunque essi si trovino geograficamente o comunitariamente. Non distinguono bene però tra chiesa organizzata, quindi con gerarchie atte a far rispettare la disciplina ecclesiastica e la dottrina biblica, e chiesa composta da tutti i credenti. O magari ad alcuni conviene non distinguere. Bisognerebbe pure vedere a quali credenti si riferiscono quando parlano di Chiesa di Cristo Gesù, visto che tra di loro esistono enormi divisioni, anche sul piano dottrinale. Ad esempio la dottrina pentecostale è molto diversa da quella luterana, ed anche tra i pentecostali esistono diverse dottrine, come quella degli antitrinitari.

    In questa “chiesa universale” non si può a tutti i costi ignorare le gerarchie ecclesiastiche della Santa Romana Chiesa asserendo che nella vera Chiesa cristiana non c'erano e non ci sono gerarchie. Ma è un assunto vero e corretto? Bibbia stessa ci indica diverse gerarchie sia quando si riferisce alla Chiesa terrena, parlando di diaconi, presbiteri ed episcopi, quando parla della Chiesa celeste, menzionando Serafini, Cherubini, Angeli, Arcangeli, Potenze, Principati, Potestà Dominazioni, ognuno con compiti ben precisi e diversi l'uno dall'altro.


    Questo non è esatto come vediamo dalla Bibbia Pietro non era il capo della chiesa, Cristo non ha lasciato vicari, gli unici incarichi previsti dalla chiesa sono al livello locale vescovi/anziani e diaconi, non è prevista nella Bibbia una gerarchia superiore a quella locale, la massima autorità per la chiesa è la Bibbia e qualunque dottina esca dall’insegnamento Bibilico è da rifiutare, si protrebbe a questo punto citare una frase di Giovanni Calvino:
    «La differenza tra noi e i papisti è che questi credono che la chiesa debba signoreggiare sulla Parola di Dio. Al contrario noi riformati pensiamo che sia la Parola di Dio a dover signoreggiare sulla chiesa».
    Non si può condividere tutto di Giovanni Calvino (p.es. pedobattesimo e altri aspetti ecclesiologici), questo certamente sì. In ogni modo, noi dobbiamo misurare tutto e tutti con la Parola di Dio, compresi Calvino e noi stessi, e non viceversa.
    Per quanto rigurda i versetti rigurdanti la chiusura del canone vediamo:
    Apocalisse 22:18 Io lo dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro;
    19 se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell'albero della vita e della santa città che sono descritti in questo libro.

    Quindi il canone è chiuso e le dottrine date tutte, non se ne devono dare ulteriormente come avvenuto nei concili o dai papi.

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    Predefinito Rif: Quello che la chiesa cattolica pensa delle nostre chiese....

    Citazione Originariamente Scritto da Violafenix Visualizza Messaggio
    Tempo addietro è stato postato questo testo, che essendo molto lungo secondo me aveva bisogno di uno spazio a parte per poterne parlare, anche perché non include un solo argomento di conversazione....

    Per cui ora aperto questo trend inizio questa discussione portando la prima risposta al testo, premetto che tutto ciò che è scritto in rosso è parte di quest'ultimo, mentre quello scritto in nero è la mia risposta:

    Se si crede che Cristo intendesse una comunità di discepoli in qualche modo permanente, e una lettura imparziale del Nuovo Testamento non lascia dubbi in proposito, sembra assai improbabile che non avesse in mente la forma che avrebbe dovuto avere quella comunità. La Parola di Gesù Cristo non è solo un messaggio piovuto all'interno del maelstrom della storia, lasciando tutti liberi d'interpretarlo e organizzare associazioni religiose fra coloro che concordavano con una data interpretazione. I racconti dei quattro Vangeli sono ricchi d'istruzioni date da Gesù su ciò che i discepoli dovevano fare e su che tipo di comunità dovevano essere dopo la sua ascesa al Padre.
    Questo discorso è solo in parte vero, in quanto in praticamente tutta la Bibbia gli argomenti principali su chi è Dio, come si fa è essere salvati ecc… sono chiari, altri come ad esempio il modo di condurre il culto, l’organizzazione nei dettagli della chiesa, e alcune dottrine sono solo accennati o comunque date solo direttive di massima lasciando poi l’interpretazione alla chiesa locale e al gusto. il caso più evidente della conduzione del culto, la Bibbia dice cosa ci deve essere cosa si può o non può fare, ma il dettaglio è lasciato alla chiesa locale e questo, in alcuni casi, provoca divisioni che riguardano cose di secondaria importanza ma che permettono di frequentare il culto secondo il proprio gusto senza violare nessun comandamento.

    Lui scelse gli apostoli e, fra gli apostoli, scelse Pietro come centro di questa unità. Nei Vangeli Pietro viene sempre presentato per primo. A Pietro Gesù raccomandò si fortificare i suoi fratelli nella fede (Lc 22,32) ma, ovviamente, non tutti i cristiani concordano su ciò che s'intenda, sia in teoria che in pratica, con comunità apostolica unica intorno a Pietro. Molto prima che ci fosse un libro come il Nuovo Testamento sul quale non essere d'accordo, la Chiesa degli albori decise che il marchio di continuità nell'insegnamento e nella vita dei cristiani era <<apostolicità>>.

    Altro punto non esatto, Pietro non è mai stato centro della chiesa ma solo una delle colonne al pari di altri, il capo della chiesa è Cristo e a governo della chiesa ci sono solo gli anziani/vescovi che si incaricano della predicazione e organizzazione e i diaconi che si occupano principalmente delle cose pratiche, la differenza tra i 2 è solo che agli anziani rispetto ai diaconi è richiesta la capacità di insegnamento.

    La Chiesa è identificata dalla dottrina detta apostolica e da persone chiamate apostoli. Ovviamente quella che oggi riconosciamo come Chiesa cattolica non è apparsa improvvisamente dal nulla. La sua è una storia lunga e complicata, ricca di eroica fedeltà così come d'infamia e intrigo, che ha portato il gruppo di discepoli che per primi ricevettero lo Spirito Santo a Gerusalemme, nel giorno di Pentecoste, a diventare la Chiesa di oggi della Roma papale. Nei primi secoli ci furono tumulti e conflitti sulle eresie e sui contro movimenti. Questi conflitti vennero risolti gradualmente e con grande fatica da parte dei vescovi, successori degli apostoli, riuniti in concili. Ci furono molte questioni da risolvere: quali fra le scritture che si proclamavano apostoliche erano vere e andavano incluse nella raccolta (chiamata <<canone>>) che oggi riconosciamo come Nuovo Testamento? Questa questione era ancora dibattuta nel III secolo e lo fu anche successivamente. Gesù era vero Dio e vero uomo, la Seconda Persona della Santa Trinità coeguale al Padre e allo Spirito Santo?

    Oppure era solo un uomo simile a Dio, o forse Dio fintosi uomo? Difficilmente le questioni potevano essere più fondamentali: andavano al cuore del credo cristiano su Dio, sulla storia umana e sulla speranza di salvezza. Per quanto riguarda questioni davvero grandi, come la natura trinitaria di Dio e la divinità di Gesù Cristo, la maggioranza dei cristiani concorda con quella che viene chiamata la Grande Tradizione, a volte descritta come l'opinione della Chiesa delle origini, vale a dire che la maggioranza dei cristiani accetta come autorevoli i primi sette concili ecumenici, o assemblee universali, che presero il nome dalle città in cui si riunirono i vescovi. Cioè dal concilio di Nicea del 325 al concilio II concilio di Nicea del 787” (cfr, lo Splendore della Verità, ed. Lindau).


    I concili hanno detto sia cose giuste che sbagliate, alla chiesa cattoica all’inizio gli si deve riconoscere il lavoro di raccolta della Bibbia, tuttavia poi si è staccata dalle leggi Bibliche aggiungendo sia dottrine che addirittura i libri apocrifi al canone che contengono evidenti errori storici e dottrinali.

    ' nell'umana natura tentare di scalzare il potere altrui, di qualunque natura esso sia.ben ricordare anche gli apostoli dibattevano al seguito di Gesù su chi tra loro fosse il più grande, e chi dovesse sedere accanto a Lui nel regno dei cieli. eretici di tutti i tempi mal sopportavano l'autorità legittima dei vescovi, tentando in tutti i modi di scalzarli dal loro potere di governo ecclesiale.leva sui difetti di alcuni vescovi, gli eretici riuscivano talvolta a convincere larghe fasce di popolazione, predicando con livore la loro dottrina che differiva da quella insegnata da Cristo e gli apostoli. Ogni gruppo eretico presentava delle varianti dottrinali, che inficiavano la genuinità della Buona Novella, trasformando talvolta la stessa figura di Cristo. , gli eretici antichi, sono gli antenati degli odierni protestanti? Direi di no, perché a ben guardare non presentavano la stessa dottrina, anche se ogni serio studioso sa che non si può parlare di un'unica dottrina eretica, in opposizione a quella degli apostoli.
    Esistevano molteplici dottrine, ognuna della quali presentava delle particolarità, differendo dal Vangelo a volte in maniera sfumata, sottile, ma non per questo meno pericolosa per la genuinità della fede. Oggi ci sono gruppi protestanti che ed adottano antiche questioni dottrinali, come gli avventisti del settimo giorno, che prendono a prestito alcune nozioni dai catari e dagli ariani, i testimoni di Geova fanno man bassa proprio nelle dottrine ariane, i seguaci del reverendo Moon prendono a prestito alcune parti del Talmud ebraico per annullare la figura del Messia, sostituendola con quella dello stesso reverendo, il quale si crede il vero Messia. Insomma a ben vedere la situazione è complessa, ed è frutto dell'orgoglio dell'uomo, che pur di non stare sottomesso all'autorità costituita, cerca di delegittimarne l'autorevolezza con elucubrazioni e rielaborazioni dottrinali di ogni tipo.dottrine protestanti infatti pur contenendo frammenti di verità presentano pesanti alterazioni che non sempre sono visibili ad un primo esame.a questo aggiungiamo il fatto che anche loro sbagliano sul piano umano, beh, non resta ombra di dubbio, “il mio fustino non lo cambio con altri due…”, come recitava una famosa pubblicità.questione della successione apostolica e quindi della Sacra Tradizione cristiana, da secoli dibattuta da protestanti e cattolici, trova terreno avverso nei diversi siti di matrice protestante, che spesso tentano di demolirne la storicità e la purezza cristiana, inquinandola con tradizioni umane che diventano difficili da distinguere e separare dalla sana dottrina per coloro che non conoscono la storia del cristianesimo.


    A questo punto nasce una domanda, se quelli che si dicono vescovi vanno contro la Bibbia cosa succede?
    A questa domanda risponde la storia, nasce una nuova denominazione per distaccarsi da quegli errori, la denominazione indica rapidamente quello in cui si crede, se la differenza è il modo di condurre il culto o qualcosa di secondaria importanza poco importa, ma se si tratta delle basi allora è bene staccarsi.
    Infatti tra queste alterazioni della sana dottrina di cui si parla nel testo ci andrebbero messe le numerose aggiunte e modifiche dalla chiesa cattolica come il purgatorio, il primato del papa, il culto a Maria, ai santi, ecc… inseriti dai papi o dai concili in maniera arbitraria e contraria alle scritture.


    Molti cristiani ad esempio non riescono a focalizzare bene la Sacra Tradizione, mischiando spesso il sacro con il profano. E' utile conoscere le accuse mosse dai fratelli protestanti, per meglio poter rispondere e indirizzare l'analisi biblica su ciò che viene detto e scritto nei molti siti e libri protestanti confrontandolo con gli insegnamenti cattolici.fratelli pentecostali ad esempio sono convinti di essere i soli veri cristiani, spinti dai loro pastori, che avrebbero ricevuto il mandato ministeriale direttamente da Dio.

    il testo porta molto ad esempio i pentecostali che tuttavia sono solo una parte della chiesa evangelica, in effetti al di là della denominazione bisogna vedere solo l’insegnamneto se è conforme o meno alla Bibbia che è la massima autorità, c’è comunque da dire che per la maggior parte non dice questo, ma si attiene al comandamento di portare la parola di Dio, che non è solo il vangelo, ma tutta la Bibbia, la quale, basta leggerla per accorgersi che l’insegnamento è differente da quanto predicato dalla chiesa catolica.

    Non metto in dubbio la buona fede di molti pastori che dedicano la loro vita alla comunità, predicando Cristo, ma sbagliando in diversi punti fondamentali come l' Eucaristia ad esempio.

    La dottrina dell’ecurarestia in realtà è stata modificata dalla “Transustanziazione” nell’840 già la troviamo, ma solo con il concilio di trento (1545-1563) riceve la sua formaizione definitiva, quindi non è la chiesa evangelica a sbagliare, è una dottrina modificata dalla chiesa cattolica:
    Transustanziazione - Wikipedia

    Essi sono davvero convinti di aver ricevuto il mandato da Dio, ma in realtà è solo la loro personale buona volontà a fargli abbracciare il ministero pastorale. In Atti 15,24-25 leggiamo: “Poiché abbiamo sentito che di noisono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi, che noi avessimo dato loro alcun incarico, abbiamo ritenuto concordemente di scegliere alcuni uomini e di mandarli a voi con i nostri carissimi Bàrnaba e Paolo…”
    Evidentemente la comunità di Gerusalemme, con gli apostoli e gli anziani disapprovava che alcuni cristiani “…alcuni di noi…”erano andati a predicare senza la loro autorizzazione, e per giunta in maniera non ortodossa, infatti i loro ascoltatori rimasero turbati.leggiamo “…senza che noi avessimo dato loro alcun incarico…”qui si capisce chiaramente che il ministero di pastore, o di predicatore, non era frutto di sogni, visioni o buona volontà personale, ma doveva essere affidato dagli apostoli o dai vescovi. Nei versetti sopra indicati leggiamo un chiaro rimprovero a coloro che predicavano senza aver ricevuto nessun mandato dagli apostoli o dagli anziani. Poi vediamo che sono solo gli apostoli a scegliere alcuni uomini e a mandarli ad evangelizzare.deduciamo che le modalità di incarico dei pastori presso le comunità pentecostali o protestanti in genere, non rispecchiano quelle bibliche.


    La questione è un pò diversa, intanto il brano si riferisce ad alcuni, che venuti dalla giudea probabilmente spacciandosi per mandati dagli apostoli predicavano una dottrina diversa, vediamo:
    Atti 15:1 Alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli, dicendo: «Se voi non siete circoncisi secondo il rito di Mosè, non potete essere salvati»
    Atti 15 Ma alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti, si alzarono dicendo: «Bisogna circonciderli, e comandar loro di osservare la legge di Mosè»
    In pratica voleva aggiungere al messaggio cristiano le regole giudaiche
    Atti 15:19 Perciò io ritengo che non si debba turbare gli stranieri che si convertono a Dio; 20 ma che si scriva loro di astenersi dalle cose contaminate nei sacrifici agli idoli, dalla fornicazione, dagli animali soffocati, e dal sangue.

    Quindi gli apostoli e i loro inviati correggono questa falsa dottrina che si stava insinuando, ma questo è un caso, di fatto la predicazione non era soggetta alle decisioni degli apostoli, intanto perché era impossibile per i 12 gestire l’espansione che si stava creando, poi perché non era richiesto, infatti vediamo quello che dice Gesù:

    Marco 98 Giovanni gli disse: «Maestro, noi abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome, [e che non ci segue;] e glielo abbiamo vietato perché non ci seguiva». 39 Ma Gesù disse: «Non glielo vietate, perché non c'è nessuno che faccia qualche opera potente nel mio nome, e subito dopo possa parlar male di me. 40 Chi non è contro di noi, è per noi.

    Da qui vediamo che non c’era un’investitura neanche da Gesù, e poi non ci sarà neanche nei discepoli per la predicazione, diverso è il caso citato prima dove c’era una falsa dottrina e presumibilmente per poterla far vedere come giusta si erano spacciati come mandati dagli apostoli quando questo non era vero.

    protestanti definiscono, Chiesa, la comunità universale dei cristiani, ovunque essi si trovino geograficamente o comunitariamente. Non distinguono bene però tra chiesa organizzata, quindi con gerarchie atte a far rispettare la disciplina ecclesiastica e la dottrina biblica, e chiesa composta da tutti i credenti. O magari ad alcuni conviene non distinguere. Bisognerebbe pure vedere a quali credenti si riferiscono quando parlano di Chiesa di Cristo Gesù, visto che tra di loro esistono enormi divisioni, anche sul piano dottrinale. Ad esempio la dottrina pentecostale è molto diversa da quella luterana, ed anche tra i pentecostali esistono diverse dottrine, come quella degli antitrinitari.

    In questa “chiesa universale” non si può a tutti i costi ignorare le gerarchie ecclesiastiche della Santa Romana Chiesa asserendo che nella vera Chiesa cristiana non c'erano e non ci sono gerarchie. Ma è un assunto vero e corretto? Bibbia stessa ci indica diverse gerarchie sia quando si riferisce alla Chiesa terrena, parlando di diaconi, presbiteri ed episcopi, quando parla della Chiesa celeste, menzionando Serafini, Cherubini, Angeli, Arcangeli, Potenze, Principati, Potestà Dominazioni, ognuno con compiti ben precisi e diversi l'uno dall'altro.


    Questo non è esatto come vediamo dalla Bibbia Pietro non era il capo della chiesa, Cristo non ha lasciato vicari, gli unici incarichi previsti dalla chiesa sono al livello locale vescovi/anziani e diaconi, non è prevista nella Bibbia una gerarchia superiore a quella locale, la massima autorità per la chiesa è la Bibbia e qualunque dottina esca dall’insegnamento Bibilico è da rifiutare, si protrebbe a questo punto citare una frase di Giovanni Calvino:
    «La differenza tra noi e i papisti è che questi credono che la chiesa debba signoreggiare sulla Parola di Dio. Al contrario noi riformati pensiamo che sia la Parola di Dio a dover signoreggiare sulla chiesa».
    Non si può condividere tutto di Giovanni Calvino (p.es. pedobattesimo e altri aspetti ecclesiologici), questo certamente sì. In ogni modo, noi dobbiamo misurare tutto e tutti con la Parola di Dio, compresi Calvino e noi stessi, e non viceversa.
    Per quanto rigurda i versetti rigurdanti la chiusura del canone vediamo:
    Apocalisse 22:18 Io lo dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro;
    19 se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell'albero della vita e della santa città che sono descritti in questo libro.

    Quindi il canone è chiuso e le dottrine date tutte, non se ne devono dare ulteriormente come avvenuto nei concili o dai papi.
    Concordo con le risposte date

  4. #4
    chi è l'uomo?
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    Predefinito Rif: Quello che la chiesa cattolica pensa delle nostre chiese....

    Pace Ambra.

    Concordo con le risposte da te postate.

    La semplice realtà di grazia e perdono che è nei salvati in Cristo vale molto di più di ciò che l'uomo possa immaginare, pensare, contrabbandare.

    E' questa la realtà che ci porta a chiamare tra noi fratelli e sorelle, nell'amore di Dio.

    E' questa la realtà nella quale sussistiamo, sperando in Colui che viene per giudicare i vivi ed i morti.

    E' questa la realtà che presentiamo a chiunque, giudeo, greco, cattolico, geovista o protestante che fosse, secondo che Dio ci onora al Suo servizio.

    Non di certo presentiamo o difendiamo fino all'inverosimile cupole, elite di govermo teocratico, società o enti morali organizzati o cose simili.

    E ringraziato sia Dio per la libertà che ci dona, nella Sua testimonianza, in questo tempo.

    Vito
    ........ma il dono di Dio è la vita eterna, in Cristo Gesù, nostro Signore.
    (Romani 6:23)

    chiese e comunità cristiane evangeliche

 

 

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