Scopre i ladri in garage: aggredito
con un decespugliatore e picchiato
La vittima ha avuto una costola incrinata: «Avevo paura
che mi sparassero. Ho riconosciuto un accento vicentino»
di Ferdinando Garavello
PADOVA - Torna a casa dopo la partita e si ritrova i ladri nel garage. Si è conclusa in ospedale la serata di un giovane di Vo (Padova), aggredito dai malviventi che gli stavano svuotando la rimessa. Il fatto si è verificato nella serata di mercoledì, intorno alle 23.30. Mattia Gambalunga, 28 anni - questo il nome del protagonista della vicenda - era appena rientrato nella sua abitazione di via Vo di sotto, a poche centinaia di metri dal centro abitato. Il padrone di casa, che aveva visto il match dell'Inter dai genitori, ha imboccato la rampa che conduce al garage e ha visto due uomini che stavano trafficando nella sua proprietà.
Uno aveva in mano il decespugliatore di Gambalunga, l'altro invece armeggiava con l'allarme della villetta. A questo punto è iniziata una scaramuccia, fra il ventottenne e i ladri, che da verbale si è trasformata in una vera e propria aggressione. Uno dei malfattori ha lanciato il decespugliatore contro l'auto del giovane, che ha risposto scagliando una paletta di metallo. Ad avere la peggio nello scontro è stato Gambalunga, aggredito dai rapinatori in fuga: ha rimediato un colpo al collo e una costola incrinata. Il ferito è stato visitato nell'ospedale di Este e se la caverà in una decina di giorni.
Italiani, dal deciso accento vicentino. E pronti a tutto pur di non farsi prendere. Sono questi i dettagli dei malviventi impressi nella memoria di Mattia Gambalunga. «Sono scappato appena mi sono accorto di quello che stavano facendo - racconta il protagonista della vicenda - temevo che mi sparassero. Non trovavo vie di fuga e loro mi minacciavano».
«Ero andato a vedere la partita dell'Inter a casa dei miei genitori, a Fontanafredda - ricorda Gambalunga, la cui famiglia risiede ancora nel capoluogo comunale di Cinto Euganeo - mia moglie invece mi aspettava nella nostra abitazione di Vo, al primo piano. Ho imboccato la rampa che porta al garage e ho subito visto due persone là sotto. Uno manometteva l'allarme e l'altro aveva in mano il mio decespugliatore».
«Non avevo vie di fuga - continua Mattia - loro mi minacciavano e a un certo punto uno dei due mi ha lanciato contro il decespugliatore». Nel parapiglia il padrone di casa si è accorto di essere nei pressi del caminetto esterno, dotato degli attrezzi per la pulizia e l'asportazione della cenere. «Così ho preso in mano la paletta di metallo del camino - dice il ventottenne - e gliel'ho lanciata contro». A questo punto la faccenda si è fatta pericolosa, perché i rapinatori hanno dimostrato di non gradire la reazione e sono passati alle vie di fatto.
«Ho preso un colpo al collo e mi hanno incrinato una costola - sottolinea il rapinato - poi ho rimediato un brutto colpo al viso mentre cadevo per terra». Dopo aver aggredito il malcapitato, i due se la sono data a gambe senza lasciare traccia. Come non avevano lasciato tracce durante i sopralluoghi, di rito in questi casi, effettuati probabilmente nella zona nei giorni scorsi. «Non avevo mai notato niente di strano - conclude Gambalunga - queste cose non erano mai successe qui da noi, ma mi sa che accadranno sempre più spesso d'ora in poi. La colpa è della crisi, quelli che sono venuti in casa mia erano italiani e avevano addirittura l'accento vicentino».
Venerdì 24 Febbraio 2012 - 17:08 Ultimo aggiornamento: 17:12
Scopre i ladri in garage: aggredito con un decespugliatore e picchiato - Il Gazzettino