La coalizione che uccide il bipolarismo

[Gianky]

ah ecco, perchè oppenso che Monti ne uscirebbe comunque vincitore.

Monti e napolitano sono gli unici vincitori.

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sono d'accordo, e infatti sopra ho detto che la grande coalizione sarebbe l'unica chance per avere una vera sinistra, o almeno una sinistra più autonoma. però per le classi subalterne questo percorso non sarà né facile né indolore.

per le classi subalterne nessun percorso è, è stato o sarà 'facile'....

e soprattutto in italia il problema fondamentale è che pochi appartenenti alle classi subalterne si ritengono ad essa appartenenti....

cito una vecchia canzone dei 99 posse per farmi meglio capire:

E siamo tutti quanti borghesi
Borghesi un poco maso pecché
Ce piace 'e abbuscà â fine r' 'o mese

Meglio piccolo imprenditore
Con partitina iva e go wind
E mmanco 'e ssorde pe ll'ascensore...

detto questo sono stupito dalla 'trasparenza' di questi partiti che non fanno mistero di volere continuare l'esperienza di alleati... mi sarei aspettato una idea di campagna elettorale 'dura' per poi finire tutto, ad elezioni avvenute, a tarallucci e vino a votare leggi insieme.

credo che sia un delirio di onnipotenza che i partiti nel medio pagheranno a caro prezzo: cioè... io cittadino posso anche decidere di appoggiare o non contestare una grosse koalition che intervenga al culmine di una crisi. ne trovo una giustificazione.

ma che questa si ripresenti alle elezioni di fatto compatta per gestire un quinquennio anche no.... e a mio avviso sottovalutano gli italiani sopravvalutando la propria capacità di convincimento degli stessi

[Gianky]

L'unico risultato concreto di questo eventuale pastone sarebbe portare le sinistre radicali al 40-45%, come sta accadendo in Grecia.

Non conosci il popolo italiano se dici così.

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adesso che il c.s. ha l'occaione di andare al governo....un pò mi stupisce perchè dovrebbe dividere le poltrone con l'attuale centro destra

pochi maledetti e certi.

é il nuovo trend.

vale coi clienti delle imprese e per le poltrone di governo e sottogoverno.

[Con la Fiom]

p
credo che sia un delirio di onnipotenza che i partiti nel medio pagheranno a caro prezzo: cioè... io cittadino posso anche decidere di appoggiare o non contestare una grosse koalition che intervenga al culmine di una crisi. ne trovo una giustificazione.

ma che questa si ripresenti alle elezioni di fatto compatta per gestire un quinquennio anche no.... e a mio avviso sottovalutano gli italiani sopravvalutando la propria capacità di convincimento degli stessi

diciamo più che altro che la grande borghesia italiana, se vuole portare a termine l'affondo contro il "modello europeo", non ha altra scelta. il governo "tecnico" DEVE andare avanti...

[yure22]

La coalizione che uccide il bipolarismo - LASTAMPA.it



Di fronte a certe ...... proposte di continuare con il grande incuicio dell'ammucchiata PDL UDC PD tutti insieme anche dopo le elezioni del 2013 viene da chiedersi se non è il caso di pensare ad una fusione tra i tre partiti UDC PD e PDL in modo da evitare inutili ambiguità ed ipocrisie agli elettori .

Il funerale si fa allorquando é morta una persona, anche se trattasi di famigliare.

Il bipolarismo ,mi pare di capire, che é nato morto essendoci più di due partiti fin dalla ua nascita.

Lega da una parte e IdV dall'altra formarono un tetrapartito.

Due segretari di partito sembrano pochi, meglioche ce ne siano 6.

[Guy Fawkes]

Il funerale si fa allorquando é morta una persona, anche se trattasi di famigliare.

Il bipolarismo ,mi pare di capire, che é nato morto essendoci più di due partiti fin dalla ua nascita.

Lega da una parte e IdV dall'altra formarono un tetrapartito.

Due segretari di partito sembrano pochi, meglioche ce ne siano 6.

Il bipolarismo italiano è nato morto dato che non esisteva e non esisterà ancora per parecchio tempo in questo paese una situazione in cui possa essere accettato.
Per poter considerare una struttura bipolarista è necessario che l'elettorato sia diviso due nuclei abbastanza uniformi tra loro, magari con differenze interne ma che si riconoscano in una struttura comune, con quelli che si ritrovano all'esterno dei due nuclei riuniti in piccoli gruppetti, di cui magari uno al massimo abbia la possibilità di una minima influenza. Altresì necessario è che le differenze tra i due grandi partiti non siano tali da scatenare conflitti .

In Italia abbiamo invece diversi partiti, non solo divisi tra loro, ma ulteriormente divisi al loro interno da correnti piuttosto ostili, e con una spaccatura pressocchè insanabile tra destra e sinistra, che prima solo la DC riusciva a comporre, ondeggiando senza darsi una reale posizione e agendo da parafulmine tra le tensioni politiche.
Il papocchio che ora si prospetta è destinato al collasso, non so se mettermi a ridere o piangere.

[Quayag]

Il classico schifo l'italiana, vogliono rimanere al potere non ci sono santi e lo faranno in qualsiasi modo, non provano vergogna, molti soldatini di sinistra si stanno già abituando all'idea, ma non dubito che anche a destra molti tonti ci cascheranno.

[Frankie D.]

L'unico risultato concreto di questo eventuale pastone sarebbe portare le sinistre radicali al 40-45%, come sta accadendo in Grecia.

Ho l'impressione piuttosto che nascerebbero delle nuove formazioni politiche. Io non voterei mai sinistra radicale, ma non voterei nemmeno mai un PD alleato col PDL. Piuttosto prendo 200 persone e fondo un nuovo partito visto che a pensarla come me sono in tanti.

[Guidastro]

Monti e napolitano sono gli unici vincitori.

napolitano ?
sei sicuro ?
napolitano è uomo di sinistra monti non direi
napolitano avrebbe vinto se avesse portato la sin al governo.
diciamo che si è dimostrato intelligente, questo si (almeno dal suo punto di vista)
sapeva che con nuove elezioi avrebbe vinto la sin, ma data la loro incapacità pari, se non superiore alla dex, sarebbe stata la fine dell'italia (non solo economicamente parlando, default sicuro, ma anche come stato con questi confini)
è quindi ha fatto la scelta + intelligente, ha portato al governo un gruppo di persone con le palle e con le capacità, anche se di segno, polticamente parlando, opposto al suo.