Esiste una risposta che possa accontentare tutti?
Oppure per troppi è solo la possibilità di imporre la propria calpestando quella altrui?
Esiste una risposta che possa accontentare tutti?
Oppure per troppi è solo la possibilità di imporre la propria calpestando quella altrui?
Il problema consiste nel definire "quella altrui". Anzi, nel definire "altrui".
Ultima modifica di Theremin; 04-03-12 alle 11:26
I magnifici asini sardegnoli ma'acchiappano da sempre... (salvo.gerli)
Esempio: lo spinello.
Io, che sono iperliberale, ritengo che se uno vuole fumare gli spinelli sono affari suoi privati. Basta che ciò non metta in pericolo l'integrità del prossimo (es: guidare o fare lavori in cui la vita degli altri dipende dal proprio comportamento)
Però c'è chi la vede in modo diverso, perché ha un diverso concetto di "altri" e di "libertà altrui".
Ad esempio molti, su questo forum, direbbero che l'individuo non è che un ingranaggio di un sistema più importante del singolo, chiamato "società", e quindi "altri" è la società stessa. Per questo motivo fumare uno spinello è visto come una minaccia alla società (non fosse altro per il "cattivo esempio"), che è un'entità più importante del singolo, per cui l'individuo non può prendersi questa libertà.
Altri direbbero che, siccome esiste il welfare, il sistema sanitario universale, il cittadino dovrebbe adottare dei comportamenti virtuosi e quindi la sua libertà di fumare andrebbe contro l'interesse collettivo (possibile aumento della spesa sanitaria). Io, da iperliberale, dico che siccome il SSN mi è imposto, allora lo stato (la collettività) non deve rompere le scatole più di tanto e permettere comportamenti non virtuosi, considerandoli come inefficienze inevitabili del sistema, perché la libertà individuale deve venire prima della collettività. Non tutti, però, la pensano così, e c'è chi vorrebbe abolire tutti i vizi.
Quindi il problema dello stabilire i confini della libertà individuale è legato all'importanza che la singola ideologia dà all'individuo rispetto alla società, o "collettività". Massima nel caso dei liberali, minima nel caso dei rossoneri.
I magnifici asini sardegnoli ma'acchiappano da sempre... (salvo.gerli)
azzz..Puk: oggi la libertà non esiste...nessun spavento, non ce ne accorgiamo..
molto l' inventato per distoglierci, per illuderci: specialmente il solo correre
e anche ieri in un lento e irriducibile lavare, togliere quasi un rubare..azzz.
Oggi la libertà solo un termine: il più grande paradosso di cui ci stiamo a poco apoco vestendo...
e pochissima coscienza:" involvere: scollegare l'umanità dall' Animo." "involucri vuoti."
Apparire, apparente, illusione, illudersi, e pochissimi IO SONO, e sempre più Totem e tanti Feticci.
azz...l' Attila Destriero e Arco...mentre il sangue scorreva a fiumi, e nessuno ne ebbe sentore.
p.s. noi esaltiamo termini solo per ridurli, per sporcarli.
Ultima modifica di attila621; 04-03-12 alle 11:46
" l' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
La Libertà è l'inverso del potere imposto con la forza e la violenza anche sulle minoranze. Tipico esempio è la protesta NoTav. E' palese che lo stato sta imponendo l'alta velocità con la forza bruttale a discapito dei proprietari del posto.
Tu ne cede malis, sed contra audentior ito, quam tua te Fortuna sinet.
Bakunin:
Io non sono veramente libero che quando tutti gli esseri viventi che mi circondano, uomini e donne, sono ugualmente liberi. La libertà, lungi dall’essere un limite o la negazione della mia libertà, ne è al contrario la condizione necessaria e la conferma. Io non divento libero veramente che per mezzo della libertà degli altri, di modo che più numerosi sono gli uomini liberi che mi circondano e più profonda e più ampia diventa la mia libertà. Al contrario è la schiavitù degli uomini che pone una barriera alla mia libertà, o ciò che è lo stesso, è la loro bestialità che è una negazione della mia umanità; perché, ripeto, non posso dirmi libero veramente che quando la mia libertà, o ciò che significa la stessa cosa, quando la mia dignità d’uomo, il mio diritto umano(che consiste nel non obbedire a nessun altro uomo e nel non determinare i miei atti se non conformemente alle mie proprie convinzioni), riflessi dalla mia coscienza egualmente libera di tutti, mi ritornano confermati dall’assenso di tutti. La mia libertà personale così confermata dalla libertà di tutti si estende all’infinito.
La libertà per gli anarchici (di Michail Bakunin) - Anarcopedia
Libertà è vivere secondo le usanze dei padri e trasmetterle alla discendenza.
Religione, Patria, Famiglia e Autogestione dei Mezzi di Produzione.
Se la tradizione è liberale che problema c'è?
Tu ne cede malis, sed contra audentior ito, quam tua te Fortuna sinet.
Sopratutto, libertà significa "principio di non aggressione". Come ha insegnato Rothbard.
Tu ne cede malis, sed contra audentior ito, quam tua te Fortuna sinet.