No, la Lega è per la globalizzazione economica e contro l'immigrazione. Se si tratta di mandare il lavoro in Cina o Romania va tutto bene, basta che gli stranieri stiano föra d'i ball.
E puoi votano sempre a difesa dei interessi di Berlusconi noto noglobal....
Le uniche battaglie perse sono quelle che non si combattono. Ernesto Che Guevara
Comunque Roberto Cenni non è leghista, è stato eletto nel centrodestra con una lista civica.
Qui ci sono maggiori informazioni sulla sua azienda.
Questo non è essere contro la globalizzazione, è mero opportunismo.
Ultima modifica di Carnby; 05-03-12 alle 21:15
[QUOTE=Maxadhego;2873784]Mi sembra una visione miope, perché la disoccupazione non è legata alle delocalizzazioni. In primo luogo, a ridurre la manodopera nell'industria ci pensa l'automazione. In secondo luogo negli ultimi venti anni è nata una nuova economia: pensiamo alla telefonia mobile, all'informatica, al web, a quanti posti di lavoro diretti e indiretti hanno creato. Vent'anni fa non esistevano web masters, non esisteva il web marketing, non esistevano esperti in new media, non esistevano sviluppatori di software, non esistevano compagnie telefoniche, non esistevano in breve realtà che sono sorte nel tempo, così come nel tempo sono nate anche nuove forme di ritorno all'agricoltura, nuove forme di turismo, nuovi prodotti legati alle energie rinnovabili, nuove opportunità nei trasporti grazie al low cost.
Altre ne nasceranno, non si vive solo di industria ma anche e soprattutto di servizi. Se nessuno delocalizzasse pensiamo a quanta manodopera dall'estero servirebbe. E cosa direbbe la Lega? Importare manodopera no, delocalizzare no, ci dicano cos' hanno in mente! Non vi dice nulla il fatto che l'emigrazione dal sud al nord che vi fa prurito è stata prodotta dalla FIAT, dall'Ansaldo, dalle grandi industrie?
Naturalmente è essenziale per diverse ragioni che i cervelli delle imprese restino in Italia, che ricerca, design, marketing siano italiani. Ma questo è un altro par di maniche. Non dico che deve esservi una de-industrializzazione completa, alcuni settori sono strategici e devono rimanere in Italia per non perdere il Know how (meccanica pesante, chimica, farmaceutica...), altri perché legati a doppio filo al made in Italy come l'agro-alimentare.
Ma smettiamola di gridare contro la globalizzazione e invocare dazi: non ci bastano già le tasse che ci appioppano? Vogliamo anche pagare di più i prodotti e aumentarci da soli il costo della vita, il tutto per mantenere artificialmente in vita vecchi modi di produrre? Questo è masochismo!
Certo che esistono partiti contro la globalizzazione sia economica che culturale. Ma non sono in parlamento e sono piccolissimi. Sono quasi tutti di estrema destra, salvo gruppi eurasiatisti e nazionalcomunisti come Stato e Potenza.
La Lega Nord? Non facciamo ridere, pf
Ultima modifica di Gianky; 05-03-12 alle 21:38
Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)
E' come se esistesse un partito contro le leggi fisiche.
Soviet made shit