Originariamente Scritto da
Grifo
Vabbè, le analisi balistiche si fanno esaminando i reperti, qui stiamo a quello che si legge sui giornali e a una sola fotografia. Però qualche osservazione oggettiva si può fare.
Partiamo dal foro n. 4 della fotografia.
- viaggia dal basso verso l'alto, come fa ad essere stato sparato da 40 metri di altezza? Impossibile! E' partito da un punto più basso del foro stesso che diciamo si trova a circa 2 metri sul livello del mare. Quindi il colpo appare partito da un'altra barca.
- attraversa il legno con un basso angolo di incidenza, disegnando un canale sempre più profondo, molto netto, fino a sprofondare nel legno ed uscire presumibilmente dall'altra parte, verso l'alto. Ci indica che la pallottola non era di piombo nudo che avrebbe lasciato depositi metallici probabilmente visibili ad occhio nudo (annerimento del canale). Osservazione confortata dal fatto che il canale è netto. Infatti una pallottola di piombo nudo già si deforma vistosamente all'impatto coi tessuti molli umani, tanto più col legno. Quindi avanzando avrebbe aumentato la sua deformazione, sarebbe aumenta la sezione resistente e il canale sarebbe allargato parecchio via via che la pallottola avanzava.
Quindi possiamo osservare che era una pallottola "mantellata", di fucile.
Ma non sappiamo la larghezza del canale. Avendolo a disposizione ci si infila un calibro passante (composto da una asta metallica della dimensione del foro) e quindi determiniamo con esattezza due fattori, 1) il calibro del proiettile, 2) la direzione da cui proveniva.
Fori n. 3 - non abbiamo la foto, ma la didascalia ci dice che si tratta sempre di un foro passante dal basso verso l'alto. Ci infiliamo la stessa asta metallica
Foro n. 2 - non sappiamo niente, tranne che sta in quel punto. Ci infiliamo la stessa asta metallica
Faro n. 1 - dalla foto possiamo osservare che è un foro d'entrata (se fosse un foro di uscita il legno sarebbe "esploso" verso l'esterno e si vedrebbe chiaramente). Ci infiliamo la solita asta metallica.
Ora ci mettiamo al computer, run su Autocad 3D, e facciamo la ricostruzione virtuale del peschereccio, riportando esattamente i fori col diametro, la direzione e il verso, comprese le aste metaliche. Prolunghiamo le aste di x metri e oplà! Troviamo il punto in cui le linee coincidono e sappiamo esattamente il punto nello spazio da cui i colpi sono partiti.
A occhio, se diciamo che la poppa del peschereccio è il SUD, direi che sono partiti da un punto a Sud-Est del peschereccio, e da una altezza sul livello del mare paragonabile alla murata del peschereccio (ma se facessi la ricostruzione 3D potrei essere preciso al millimetro)
A questo punto sappiamo il calibro e il punto da cui sono stati sparati i colpi. Se il punto è quello ci deve essere un'altra barca vicino al peschereccio. E quindi che ci è arrivata e si è allontanata. Deve risultare dalle foto satellitari e dal radar del guardacoste!
Perciò io che sono il perito faccio sequestrare le foto satellitari e il nastro radar del guardacoste, poi chiedo le registrazioni radar delle navi che sono nei pressi in quelle ore... e metto a confronto (per via dei furbacchioni che fanno delete)
A 'sto punto riattacco Autocad 3D, ci metto il peschereccio, le navi e le barche in posizione, faccio i vettoramenti (cioè il moto) e scopro il furbacchione, e vedo dove è andato ad approdare...
Oh, un'indagine ha le sue regole, e mica siamo al tempo di Maigret! Insomma, ci si diverte