Picchiato, preso a bottigliate in testa e minacciato con un coltello alla gola in un tentativo di rapina avvenuto nella notte fra giovedì e venerdì a Riglione, in casa sua. Notte da incubo per un settantenne che ha denunciato l’accaduto ai carabinieri. E non sarebbe la prima volta che l’anziano subisce un’aggressione del genere.
Già un anno fa sarebbe stato vittima di un episodio analogo, sempre in casa sua. Anche in quel caso sarebbe stato picchiato e rapinato. Sul caso stanno indagando i carabinieri della Compagnia del comando provinciale. Non si esclude che gli autori della brutale aggressione possano essere più vicini di quanto si pensi. Potrebbe trattarsi di gente che vive in zona e conosce benissimo le abitudini dell’anziano pensionato.
«Ho sentito bussare e una donna mi ha chiesto aiuto. Non saprei dire che ora era. Ho aperto pensando che si trattasse di una persona in difficoltà - ha detto l’uomo - ma poi mi sono trovato addosso due uomini. Uno mi ha colpito alla testa con una bottigliata, l’altro mi ha puntato un coltello alla gola. Non so cosa volessero, non so se abbiano portato via qualcosa, ma credo che non abbiano trovato niente di valore e che per questo si siano accaniti contro di me».
L’anziano era molto confuso e provato dall’avventura che aveva vissuto, suo malgrado. Era quasi in stato confusionale. Sulla testa la vistosa ferita che per paura non aveva neanche medicato.
Non aveva trovato il coraggio di chiamare aiuto, per timore di essere nuovamente aggredito. «Credo però di conoscere almeno uno di loro - ha aggiunto - mi sembra di averlo già visto».
Nella zona negli ultimi tempi si sarebbero verificato
molti furti ed anche aggressioni. E per questo gli abitanti hanno paura: temono che quanto è accaduto all’anziano pensionato possa ripetersi. L’episodio comunque ha ancora molti punti oscuri e alla sua esatta ricostruzione stanno lavorando i carabinieri. Non si esclude nessuna possibile pista. Purtroppo nelle vicinanze ci sono state numerosi fatti analoghi in case privati, uno dei quali, l’assalto alla casa del titolare del Bingo, Franceschi, conclusosi in tragedia. L’imprenditore infatti è stato
soffocato e ucciso durante la rapina avvenuta l’anno scorso nella sua villetta.
Nel mirino degli investigatori gruppi di stranieri che gravitano nei dintorni e che si sarebbero resi responsabili di numerosi reati. Gruppi che pure godrebbero del supporto di servizi sociali.
«Una situazione di vero allarme sociale - commentano alcuni riglionesi doc - che ha trasformato una zona tranquilla e tutto sommato vivibile in una sorta di
Bronx dove può accaderci di tutto. È impossibile andare avanti così: è necessario che qualcuno intervenga e metta fine al dominio di questi criminali. Non ci sentiamo liberi di girare di sera, se torniamo a casa ci guardiano intorno, non ci sia casa che non sia stata visitata dai ladri anche in pieno giorno. Un vero assalto che dura tutto l’anno e che non ci fa sentire tranquilli e sicuri neanche in casa nostra. Siamo alla frutta. Chiediamo aiuto alle autorità: non lasciateci soli».
Aggredito in casa di notte Preso a bottigliate in testa - Cronaca - il Tirreno