The Debate: Confronto Manfr - Occidentale - Seyen

[occidentale]

Domanda 7
E' la terza volta che si candida Presidente, la prima vinse per un voto Elezioni truccate poi annullate, all'ultimo giro ha perso dinanzi al patto Upp-LR, cosa le fa pensare di essere ancora il candidato giusto per il centro-destra ?
Sino ad oggi sono l’unico candidato presidente di centrodestra che abbia vinto una tornata elettorale, che fu viziata da brogli cui ero estraneo, quindi il mio risultato se vogliamo fu veramente notevole.
Comunque non sono stato io a ricandidarmi, ma le dirigenze (e molti semplici iscritti) delle forze di centrodestra a volermi nuovamente come candidato. Caro senatore credo che questo lei lo sappia bene, tra l’altro.

[occidentale]

Domanda 8
Lei si candida di nuovo anche al Senato, che giudizio ha sulla legislatura passata ?
Lei sa benissimo che alle divergenze di fine legislatura tra Repubblicani e UDS hanno fatto da contraltare nell'Alleanza per la libertà le votazioni, spesso divergenti, tra il gruppo liberale e il Partito cristiano delle famiglie che esprime tradizionalmente una visione più "sociale".
Crede che queste due visioni siano conciliabili in un governo di coalizione in caso di maggioranza parlamentare ?


Credo che la seconda legislatura del senato sia stata una buona legislatura, nonostante i problemi che lei ha giustamente posto in evidenza.
Riguardo alla presunta divisione tra liberali e sociali, credo che si tratti di un falso problema, visto che in molte occasioni abbiamo mediato tra di noi con successo e nelle restanti abbiamo preso strade separate se necessario. Senza compromettere i buoni rapporti tra di noi.
Lo stesso non puo' dirsi del centro sinistra della scorsa legislatura.

[occidentale]

Domanda 9


Facciamo un pò di fantapolitica : gli equilibri parlamentari che emergeranno dal primo turno sono precari, lo scontro interno al centro-destra rende difficile un forte Governo di colore, alcuni politici che magari nella realtà sostengono l'esperimento Monti, avanzano la proposta di un governo di unità per alcune riforme condivise (sia politiche che tecnico-costituzionali), cosa dovrebbe fare Rinnovamento Nazionale ?

Valutare con attenzione. E farlo sulla base dei dati reali, non su astratte simulazioni.
L'esperimento Monti non e' ripetibile qua.
E meno male visto che non gradisco per nulla quello reale.
Che si sta trasformando in un proconsolato degli interessi finanziari, per lo piu' stranieri.
E verso il quale non posso che fare pollice verso.

[Seyen]

1) Che sono contento di essere un candidato "nuovo", meno "sporcato" da anni di promesse e alleanze rotte e riaperte. La mia candidatura PARTE proprio dal fatto che DEVO, e SARO', un presidente di garanzia per tutti...perchè con NESSUNO o mai dovuto "sporcarmi" le mani in promesse e false alleanze. Conosco il gioco, che seguo cmq da anni, e questa è la cosa che conta

‎2) "L'Art. 49 della Costituzione è chiarissimo nell'affermare l'incompatibilità tra il ruolo di Avvocato Generale e l'accettazione di qualsivoglia carica istituzionale; sembra tuttavia quasi superfluo ricordare che l'accettazione di una carica è cosa ben diversa da una candidatura. Ad ogni buon conto, qualora fossi eletto non esiterei a rinunciare all'Avvocatura così da adempiere pienamente al dettato Costituzionale

3) Semplicemente perchè a Congresso la Lista Repubblicana ha preso atto della mutazione del quadro politico e ne ha tratto le dovute conseguenze, optando per una linea politica netta e coraggiosa. Del resto è stata una scelta che io stesso ho sostenuto. Questo non significa rinnegare quanto di buono è stato fatto nell'esperienza di Governo col centrosinistra (in special modo con l'esecutivo Laico), ma vuol essere un atto di chiarezza e di onestà nei riguardi dell'elettorato, innanzi al quale ci presentiamo con la forza e la genuinità delle nostre proposte

4) Come già detto sarò un Presidente prima di tutto di GARANZIA. E questo significa saper PONDERARE bene ogni situazione e valutarne la necessità di interventi forti quando necessario e di libertà governativa quando utile. L'essere "interventista" diventa necessario quando viene messo sotto scacco la Costituzione, o quando il governo NON segue in maniera lecita gli iter parlamentari. Per il resto la mia sarà un'opera di attenta visione degli atti.

5) E' una cosa che mi ha sempre dato soddisfazione, quella di non essere riconosciuto direttamente ad un filone politico. Io sono tendenzialmente di area CSX moderata. Politicamente parlando mi sono riconosciuto spesso nelle idee dell'IDV, sebbene ultimamente ne abbia preso le distanze più volte. Avendo la certezza di avere una testa pensante tendo a NON accettare passivamente quello che viene proposto dalla corrente politica più vicina, ma tendo a fare critica politica a tutte le proposte presenti nel panorama politico. E questo significa anche saper riconoscere buone idee anche in ambienti politici solitamente lontani, come disconoscere pessime idee di ambienti politici vicini. Io credo che nella politica sia importante darsi un obiettivo, e quindi per poterlo raggiungere è IMPORTANTE saper riconoscere le strade giuste...e non le strade semplicemente "proposte".

[Manfr]

Domanda 1
Manfr lei ha pubblicamente richiesto l'appoggio dei repubblicani per una specie di "continuazione" dell'esperienza del governo Daniele ma i repubblicani le hanno roisposto negativamente: come se lo spiega?

Anzitutto mi scuso per il ritardo nella risposta purtroppo in questi giorni sto vivendo sul treno !

Dunque, di sicuro c'è che Lista Repubblicana ha indubbiamente bisogno di difendere quell'immagine di terzietà che fino ad oggi le ha permesso di massimizzare i propri consensi: scegliere in partenza il centrosinistra, specialmente con una candidatura come quella del collega Seyen in grado di raccogliere voti su più fronti, per loro sarebbe senza dubbio controproducente, in un contesto così polarizzato nel quale emergere rimane difficile e molti partiti si candidano a contendere i consensi alla Lista.
In secondo luogo, posso immaginare che gli amici di LR ritengano che il centrosinistra sia ad oggi troppo sbilanciato verso sinistra, e intendano andarci con i piedi di piombo: come è noto, noi riteniamo che questo sia sopratutto un problema di "immagine", e che la realtà sia la stessa di questi sei mesi, nei quali ci sono state solo due crisi serie, ambedue risolte con buoni risultati successivi. Del resto, gli stessi esponenti di LR non hanno chiusa la porta a un futuro lavoro insieme in Parlamento: penso che, una volta che sarà evidente la nostra volontà di lavorare insieme, tutto si farà più semplice. La nostra porta, comunque, era e rimane aperta !



Domanda 2
Manfr lei alle precedenti elezioni godeva dell'appoggio non solo delle forze del centrosinistra ma anche di molte liste civiche (il MIP ad esempio): pensa che in questa campagna elettorale la situazione sia la stessa o sia cambiata?

La situazione è evidentemente cambiata, e lo dico con grande dispiacere. Il MIP, Defender e Grifo ci hanno dato un grande apporto di idee e di passione nella scorsa campagna elettorale, ma rispetto la loro scelta politica, che è sicuramente coerente con ciò che sono e che pensano. La coalizione delle scorse elezioni è stata una felice eccezione nell'altrimenti rigido bipolarismo polliano-PIRriano, permettendo di aggregare forumisti al di là delle appartenenze su un progetto concreto. Progetto che, peraltro, i nostri ex-alleati tuttora riconoscono come produttivo. Che dire, rispetto e comprendo, come ho già detto, la loro volontà di tornare a destra, nel momento in cui il quadro politico dello schieramento moderato-conservatore si è stabilizzato: non so, però, se questa situazione si manterrà a lungo, dati i chiari di luna nella coalizione nostra avversaria. In ogni caso, sono sicuro che ci confronteremo in Parlamento con la lealtà e la franchezza che abbiamo sempre avuto !

Domanda 3
Manfr lei si considera nella sua veste di candidato presidente un candidato che politicamente rappresenta solo le sinistre moderate e radicali o si considera invece un candidato che rappresenta anche altre forze ed altre idee (ad esempio quelle repubblicane?)

Per mia storia personale, io sono politicamente un eclettico: ho scritto leggi e intrecciato relazioni nel tempo con quasi tutte le forze politiche apparse su questo scacchiere virtuale. Entro certi limiti, sia politici che caratteriali, spero e, con tutta la modestia del mondo, credo, di essere un candidato in grado di parlare a molte sensibilità. Ho sempre fatto della contaminazione e del confronto le mie stelle polari e quindi non ho paura di schierarmi con uno SteCompagno quando si parla di Marchionne un Frankie D. quando si parla di liberalizzazioni, un Grifo quando si parla di banche e un Feliks quando si parla di produttività, con un Combat quando si parla di sovranità nazionale o con un Monsieur quando si parla di Stati Uniti d'Europa. Lascio parlare le mie idee

Domanda 4
Manfr lei non teme la "leggenda nera" dei candidati presidenti di pir che si ripresentano due volte? in passato il 90% dei presidenti di pir che provò a ripresentarsi per un secondo mandato ha sempre fallito l'obiettivo come successe ad esempio a Cabraizinho e nella vecchia politicaonlinbe al povero Gianfranco. Brunik a sua volta non riusci nemmeno lui a farsi rieleggere consecutivamente. Su che cosa punta per battere la maledizione del secondo mandato?



Anzitutto sul Culo di Prodi, e in secondo luogo sulla squadra meravigliosa del centrosinistra di PIR, i migliori compagni che si possano avere a fianco

Domanda 5
Manfr lei come veterano della politica polliana sa benissimo che gli elettori danno il voto soprattutto sulla base delle idee di politica reale dei candidati. Quali sono le sue idee di politica reale al di là dell'eichetta di socialista che le viene spesso affibbiata?

Anzitutto, mi permetto di dire che "socialista" per me non è un'etichetta, è una vocazione che sento visceralmente, la tensione verso un mondo più giusto, più pacifico, meno spietatamente competitivo e più solidale. E' una tensione che si è espressa politicamente da quando ho 12 anni, e nell'attivismo e nella militanza da quando ne ho 17, ma che ho respirato dagli insegnamenti e dai sacrifici fatti da mia madre per crescere me e mio fratello, dalla dolorosa vicenda di mio nonno, operaio Montedison ucciso dai fumi tossici nel nome della minimizzazione dei costi, e dalle storie di tante persone come loro che hanno coscientemente o meno dato la vita per ottenere una esistenza più dignitosa.
Politicamente, io mi riconosco nell'esperienza politica, storica e attuale del Partito Socialista Italiano: credo in un Socialismo umanitario, laico e se necessario anche anticlericale senza aver paura di confrontarsi, contaminarsi e combattere assieme ai credenti, federalista e libertario, patriottico e nazionale ma aperto al confronto storico e culturale con altri Popoli. Credo in una economia di libero mercato almeno quanto credo che il capitalismo, inteso come forma di organizzazione economica basata sulla divisione tra forza lavoro e accumulazione di capitale, sia transitorio e, in prospettiva, possa essere superato facendo riferimento ai valori della cooperazione, del mutualismo, della gestione associata e socializzata di imprese e beni comuni.
Auspico degli Stati Uniti d'Europa, fondati sul potere sovrano dei popoli europei espresso attraverso un Parlamento comune forte, e in una politica di pacifica cooperazione culturale e economica con tutte le Potenze di questo mondo multipolare.
Spero, per il nostro Paese, in una intesa tra Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, e PSI, come nocciolo duro di una futura forza socialdemocratica a vocazione maggioritaria, attorno a cui costruire una alleanza di moderati progressisti e sinistre radicali e ambientaliste.
Mi considero un idealista pragmatico, quindi cerco di non avere mai posizioni precostituite, ma di domandarmi prima di tutto a quale blocco sociale faccio riferimento e poi decidere in base a questo e ai dati più oggettivi che riesco a reperire: oggi, credo che una alleanza tra lavoro dipende e piccole e medie imprese possa costruire un blocco sociale in grado di modernizzare finalmente questo Paese.
Resto ovviamente a disposizioni per domande specifiche su temi di politica reale

[Manfr]

1) L'Alleanza che la portò alla vittoria nel ballottaggio del maggio 2011 ha perso alcune componenti, quali sono gli errori, che secondo lei, la sua parte politica, ha commesso ?


Sicuramente da parte delle forze maggiori, UPP e LR, c'è stata sopratutto a inizio legislatura una mancanza di coinvolgimento degli alleati minori, del resto fisiologica in una alleanza nuova e ancora non rodata fuori dalle urne: tuttavia, col tempo questo problema è stato agilmente superato. Più che di errori, parlerei di legittime divergenze politiche e della volontà di tornare al loro alveo naturale di forze e persone che, in un contesto di totale disorganizzazione del centrodestra, avevano guardato a noi. C'è stato sicuramente un problema di compatibilità politica tra queste forze e altri partners, in particolare Lista Repubblicana, ma i dissensi in una alleanza composita sono fisiologici e alla resa dei conti li abbiamo sempre appianati. Capisco però che, come del resto è stato per gli stessi Repubblicani, volessero poter esprimere le loro idee in un contesto magari meno inclusivo di noi progressisti, ma più politicamente omogeneo.
Sono sicuro che troveremo comunque, nella quotidianità della politica, nuove occasioni di convergenza

2) E' stato più volte attaccato per il suo interventismo presidenzialista, crede che in futuro il Presidente della Repubblica dovrebbe ottenere maggiori poteri ?

Il cuore del gioco politico di Camera / Transatlantico sono sempre state le elezioni presidenziali. Nella vita reale, sposo un semipresidenzialismo alla francese o un cancelleriato alla tedesca, probabilmente più adatto alla nostra forma politica: su POL / PIR, però, sono non da ieri un sostenitore del Presidenzialismo all'americana.
Nella necessità di blanciare gli interessi di tutte le forze politiche, a mio avviso l'attuale soluzione costituzionale è molto ben studiata, anche perchè permette di risolvere crisi straordinarie come quella di Clonopoli: personalmente, lascerei maggiore discrezionalità nella nomina dell'Esecutivo, ma credo che i legislatori abbiano individuato un'ottimo modello di governo !

3) Come giudica la situazione interna al centro-destra ? Il candidato Occidentale ha fatto dei paralleli con le divergenze di fine legislatura tra Repubblicani ed Unione della Sinistra, si sente di concordare ?

Mi limito rispettosamente a notare che a tre giorni dall'avvio delle elezioni non è ancora chiaro se la coalizione di centrodestra includa o meno due partiti non propriamente di scarso peso, col possibile paradosso che la lista comune tra di loro veda mezzo partito a sostegno di Occidentale ma non di Gecko e un altro mezzo non schierato. Non credo che le difficoltà attuali del centrodestra siano paragonabili alle nostre: al di là delle polemiche personali, il centrodestra presenta una bipartizione tra forze che, citando Popper, potremmo definire "per la società aperta" e "per la società chiusa". E il bello è che tale coalizione aggrega i pasdaran di queste due forme di società: da un lato liberali che si tingono di anarcocapitalismo, dall'altro controrivoluzionari alla vandeana. Le polemiche tra DADO e Gecko sono personali, ma riflettono anche due visioni del mondo diametralmente opposte: De Maistre e Codreanu non si sposano con la Thatcher e Ronnie.

4) Nel gioco, almeno a livello elettorale, questa volta si introduce l'esperimento Pir City, che atteggiamento terrà, qualora fosse eletto Presidente di Pir, nei confronti del futuro Sindaco ? Crede possibile una stretta collaborazione per migliorare entrambi i giochi anche in caso di un Sindaco di centro-destra ?

Cercherò di dargli la massima collaborazione possibile, a prescindere da chi sia: PIR City è un esperimento molto stimolante, e se avrò un attimo di tempo mi farebbe piacere parteciparvi in prima persona come "produttore"

[Seyen]

Le mie domande a Seyen (Lista Repubblicana - Liberaldemocratici)

1) Essendo il candidato di LR, ci può spiegare i punti centrali del programma elettorale del suo partito ?

2) Cosa ne pensa delle recenti divisioni interne al centro-destra ? Pensa che avvanteggeranno, se avvantaggeranno qualcuno, di più il centro-sinistra o i Repubblicani ?

3) Una parte di Lista Repubblicana, ha avversato l'ipotesi autonomista lanciata da alcuni dirigenti (Laico, Frankie D., Cabra su tutti) e risultata vittoriosa, ha qualcosa da dire a quest'ala che riteneva più "naturale" una rinsaldata alleanza con il centro-sinistra ?

4) Che giudizio da dell'operato dei governi Laico e Daniele, sostenuto da un'ampia base parlamentare che andava dai Popolari Sociali (oggi nel centro-destra) ai comunisti ?

Domanda 1: Il nostro programma verte sostanzialmente su due assi: dei ritocchi alle leggi che abbiamo condiviso col resto dell'alleanza nella prossima legislatura e nella proposizione di alcune riforme di cui necessità il paese e che sono state toccate solo lontanamente dal precedente esecutivo. Nel primo caso penso a delle modifiche della legge sul lavoro e della legge dello statuto dei lavoratori che andrebbero rese coerenti tra di loro e riportate allo stesso taglio che avevamo dato alla legge sul lavoro. Nel secondo caso penso che si debba discutere su di una riforma del sistema pensionistico per creare delle giuste condizione anche a chi in questi anni non ha potuto versare contributi o non ha avuto neanche la possibilità di accedere al mercato del lavoro. Inoltre ci batteremo strenuamente per preservare e rendere ancora piu liberali le leggi che riguardano i diritti civili delle persone. Personalmente invece mi preme dire che chiederò a tutti i miei colleghi di partito di fare quadrato dinnanzi alla legge sulla giustizia voluta dal premier Laico che mi sembra un'ottima riforma.

Domanda 2: Il difficile momento che travaglia il centrodestra, prima ancora di avvantaggiare le forze ad esso alternative, sta mettendo in crisi quella che prima delle elezioni si presentava come la classica "gioiosa macchina da guerra". Anche perchè se il tutto era cominciato come una diatriba di carattere personale, la crisi ha assunto contorni politici di cui secondo me non abbiamo ancora visto tutti i potenziali sviluppi. Più che ai vantaggi, insomma, bisogna pensare al concreto rischio di paralisi istituzionale. Noi Repubblicani tuttavia non faremo mancare il nostro contributo per evitare una simile situazione.

Domanda 3: Da sostenitore della mozione autonomista, vorrei dir loro che a mio modo di vedere il mutato contesto politico non consentiva di ripetere l'esperienza di centrosinistra. Voglio però tranquillizzare tutti affermando che la Lista Repubblicana non ha subito alcuna "mutazione genetica" e contribuirà a portare avanti le istanze che ne hanno da sempre caratterizzato l'azione. La situazione venutasi a creare in Congresso, almeno per quanto mi riguarda, non ha minato il rapporto di stima che nutro nei riguardi dei sostenitori dell'opzione di centrosinistra. Anzi, mi spiace che alcuni di essi si siano allontanati dal partito, ma evidentemente si sentivano più a loro agio altrove.

Domanda 4: La presenza di popolari e destro-radicali in una coalizione riformista costituiva un un equivoco a cui il corso della legislatura ha dato soluzione. Un Pres. del Consiglio attivo e presente quale Laico è comunque riuscito a tenere saldamente in pugno le redini del Governo e garantire il coordinamento necessario a portare avanti un operato che giudichiamo in modo senz'altro positivo. Le assenze, pur giustificate da motivi di vita reale, del Premier Daniele hanno invece pesantemente condizionato l'operato dell'esecutivo da lui guidato, catalizzando il processo che avrebbe poi condotto all'allontanamento delle forze di Governo.