User Tag List

Risultati da 1 a 3 di 3
  1. #1
    Figlio di Kālī
    Data Registrazione
    12 Oct 2009
    Località
    जय श्री मां महा कì
    Messaggi
    1,194
     Likes dati
    253
     Like avuti
    391
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Le quattro religioni primordiali secondo Alain Daniélou

    Le religioni primordiali

    LE QUATTRO RELIGIONI

    Ignoriamo quasi tutto del pensiero religioso e filosofico dell'umanità dopo la comparsa dell'uomo, quale esiste oggi, circa due milioni di anni fa. Sin dall'inizio del recentissimo periodo che possiamo considerare storico, troviamo ovunque civiltà profondamente evolute, lingue tutte egualmente atte, quale che sia il livello della vita materiale, primitivo o raffinato, all'espressione delle nozioni più astratte e che attestano una lunghissima evoluzione della specie.

    In India quattro religioni principali corrispondono ai diversi approcci al problema del sovrannaturale che si sono incontrati e contrapposti nel corso di una lunghissima storia. Rappresentano l'acquisizione del pensiero religioso dell'umanità a partire dalla più antica preistoria.Tutte le religioni successive non sono che adattamenti di elementi che provengono da questo prodigioso retaggio. Checchè si sostenga, non vi si trovano mai elementi realmente nuovi. Le quattro religioni dell'antica India corrispondono a quattro distinte concezioni del mondo e degli dei, la cui estensione, ben oltre i confini del''India, sembra aver avuto carattere universale. La prima di tali concezioni è quella che possiamo chiamare animistica. Nell'ordine naturale del mondo gli esseri viventi percepiscono ciò di cui hanno bisogno per assicurarsi la sopravvivenza. Ma accanto ai meccanismi percettivi d'ordine pratico, tutti gli esseri sono coscienti del''esistenza di un limite dei sensi. Avvertono più o meno confusamente la presenza di 'qualcos'altro', di forze più sottili con le quali cercano eventualmente di comunicare. L'uomo che trova il proprio posto nella natura prende coscienza degli spiriti, degli aspetti del divino insiti nelle montagne, nelle sorgenti, nei fiumi, nelle foreste. "Per ogni popolo che viva ancora in armonia e 'consenso' con le forze che lo circondano...molti animali sono sacri, anzi tutto è sacro: cielo, terra, acqua, fuoco, aria...Tutta la vita dell'uomo ' primitivo' è un susseguirsi di operazioni magiche, intese a creare un 'legamento affettivo' tra sé e il mondo che lo circonda, a 'legare', 'in-cantare', 'scongiurare' le forze della natura" (Paolo Santarcangeli, Il libro dei labirinti, p.102).

    Gli animali sono coscienti delle forze invisibili, presagiscono la collera degli dèi che si manifesta in quelle che chiamiamo catastrofi naturali. Il silenzio improvviso e assoluto della foresta negli attimi che precedono un terremoto è un fenomeno che sbalordisce. I cosiddetti animali feroci non uccidono mai per il piacere di farlo. Evitano sempre di compigliare l'ordine della natura. L'uomo animista si comporta allo stesso modo e acquisisce così percezioni sottili. Si scusa con lo spirito dell'albero di cui deve tagliare il ramo. Cerca di conciliarsi le divinità protettrici del mondo. La sua vita è un perpetuo rituale. Questo rispetto dello spirito insito in ogni cosa, in ogni essere, è la base d'ogni morale, d'ogni religione, e permette di giungere ad un livello di conoscenze intuitive che lo spirito logico non può mai attingere. E' nelle tribù 'primitive' che si sono perpetrate in India le concezioni animistiche. L'animismo si oppone all'appropriazione della terra, alla proprietà, all'agricoltura che distrugge l'ordine naturale e asservisce la natura all'uomo. E' contrario allo sviluppo delle civiltà urbane e industriali. Queste concezioni sembrano costituire l'approccio più fondamentale al problema religioso. Tuttavia l'atteggiamento animistico non è un atteggiamento sentimentale o 'naturalistico'. La caccia è la base della sopravvivenza e la crudeltà degli dèi e degli spiriti esige dei sacrifici. E' questo il clima in cui si è sviluppato il culto di Murugan o Kumara (il ragazzo) che corrisponde al Kouros (il ragazzo) cretese. E' un dio bambino o adolescente, dio della Bellezza e della Guerra, avido di sangue degli animali che gli vengono sacrificati. Il suo culto ha origine in effetti presso gli adivasi (i primi abitanti) le cui tribù tuttora esistenti parlano lingue munda. I simboli associati a questo culto sono lo spiedo, il gallo e l'ariete. Le leggende munda che Rudyard Kipling ha trascritto nel suo Libro della giungla ci danno un'idea del clima poetico dell'animismo indiano.

    Nel neolitico e al principio del bronzo antico si cristallizza presso gli invasori Dravida il culto di Pashupati, signore degli animali, e di Parvati, Signora delle montagne. Si tratta di un grande movimento filosofico e religioso che, con il nome di Shivaismo, si sovrappone all'animismo e sarà la principale fonte cui attingeranno le religioni successive. Il signore degli animali e la Signora delle montagne, che ritroviamo a Creta con i nomi di Zagreo e di Cibele, ricompariranno in tutte le civiltà linguisticamente o culturalmente affini al mondo dravidico. Le caratteristiche di questa religione sono il culto del fallo, del toro, del serpente, in via accessoria della tigre e del leone, cavalcature della dea. Verso la fine del VI millennio prima della nostra era sarebbe stato codificato lo Shivaismo storico, nato dalla fusione delle religioni di Pashupati e di Murugan e destinato a soddisfare i bisogni religiosi del mondo sino alla fine del ciclo. Murugan diventa il figlio di Shiva. E' chiamato Kumara (il ragazzo) o Skanda (getto di sperma). I due culti sono strettamente commisti nelle loro forme ulteriori. Murugan, nato in un canneto e allevato dalle Ninfe, altrove è chiamato Dioniso.

    Un'altra religione che si rifà ad una remotissima antichità, è il Jainismo, religione puritana che crede nella trasmigrazione, e nello sviluppo dell'essere umano attraverso molteplici esistenze in forme umane o animali. Senza essere esattamente ateo il Jainismo non considera la possibilità di contatti fra l'uomo e il sovrannaturale. L'uomo non potrà mai sapere con certezza se esista o no un principio creatore, un dio o una causa prima. Non c'è quindi bisogno di preoccuparsene. Questa religione più moralista che rituale esige la protezione della vita, il più stretto vegetarianesimo, la totale nudità dei propri adepti. Il Buddhismo originario ne è un adattamento.
    Mahavira, l'ultimo profeta Jaina, era contemporaneo di Gautama Buddha e suo rivale. I Jaina, come i buddhisti, inviarono ovunque missionari. L'influenza di questi asceti nudi sarà importante in Grecia. La si percepisce in certe scuole filosofiche e anche nel''Orfismo. E' dal Jainismo che l'Induismo ulteriore ha tratto la teoria della trasmigrazione e il vegetarianesimo che in origine non esistono né nello Shivaismo né nel Vedismo.
    Con le invasioni ariane s'impone in India e in tutto il mondo occidentale la grande religione dei popoli nomadi dell'Asia centrale, religioni i cui dèi sono fenomeni naturali e virtù umane personificate. Indra è il dio della Folgore, Varuna il dio delle Acque, Agni il dio del Fuoco, Vayu il dio del Vento, Surya il dio del Sole, Dyaus il dio dello Spazio, ma d'altra parte Mitra rappresenta la solidarietà, Aryaman l'onore, Bhaga la Spartizione dei beni. Rudra è il Distruttore, il Tempo, principio della Morte. In seguito sarà identificato con Shiva. Pur cercando il favore delle forze naturali mediante i sacrifici, la religione ariana non è una religione della natura. E' una religione incentrata sull'uomo che cerca l'appoggio degli dèi solo per garantire la propria sicurezza e il proprio dominio.

    A partire dal II millennio lo Shivaismo viene gradualmente assorbito dalla religione vedica ariana. Ne derivano da un lato l'induismo ulteriore, dall'altro la religione micenea e greca. Tuttavia lo Shivaismo resiste a questa fusione e lo vediamo ricomparire periodicamente nell'antica forma in India come nel Dionisismo ellenico, e più tardi in numerose sette mistiche o esoteriche sino ai tempi moderni.
    L'Orfismo è nato dall'influenza -importantissima nel mondo antico- del Jainismo sullo Shivaismo-Dionisismo. Il Mitraismo è invece un tentativo, in una comunità di soldati, di ritrovare alcuni aspetti rituali e iniziatici dello Shivaismo originario.
    Queste quattro grandi correnti del pensiero religioso sparse nel mondo intero hanno dato vita a divinità, leggende e culti locali come farà più tardi il Cristianesimo. Restano la base di quasi tutte le forme religiose esistenti, comprese le religioni semitiche, Giudaismo, Cristianesimo, Islamismo, scaturite dall'antico politeismo ebraico. La grande civiltà semitica dell'Egitto assorbì numerosi elementi shivaiti, in particolare li culto di Osiride, ma seppe evitare il pericolo del monoteismo, malgrado il tentativo di Ekhnatòn nel XIV secolo. Il monoteismo doveva in seguito isolare le religioni semitiche dal pensiero cosmologico e religioso antico.
    Qui non ci dilungheremo sulle religioni dell'Estremo Oriente, benchè l'influsso shivaita sia evidente e il razionalismo jaina abbia influenzato il Confucianesimo. Più tardi, per il tramite del Buddhismo, l'influenza jaina come quella dello Shivaismo si faranno nuovamente sentire in Cina, nell'Asia sud-orientale, nel Tibet, attraverso il Tantrismo del Mahayana che è in qualche modo una risultante delle due religioni. D'altronde i testi tantrici indiani menzionano spesso i 'riti cinesi' (Chinacara).


    Tratto da: Alain Danièlou - Shiva e Dioniso - Ubaldini Editore - Roma 1980 - pp. 25 - 28
    Ultima modifica di Zed; 23-03-12 alle 10:48
    ...

    Chi coltiva un pensiero raccoglie un'azione, chi coltiva un'azione raccoglie un'abitudine, chi coltiva un'abitudine raccoglie un carattere, chi coltiva un carattere raccoglie un destino.

  2. #2
    Figlio di Kālī
    Data Registrazione
    12 Oct 2009
    Località
    जय श्री मां महा कì
    Messaggi
    1,194
     Likes dati
    253
     Like avuti
    391
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Le quattro religioni primordiali secondo Alain Daniélou

    Qualche informazione sull'autore....

    Alain Danièlou
    (1907 - 1994)


    Tra i più noti adepti occidentali dello Shivaismo. Nato a Neuilly-sur-Seine il 4 Ottobre 1907 da madre cattolica e padre anticlericale si dedica fin da giovanissimo alla musica e alla pittura. Studia in Francia e negli Stati Uniti, viaggia in Africa del nord, Medio Oriente, Cina, Giappone, India ed Indonesia. Nel 1937, stabilitosi definitivamente in India studia per 15 anni filosofia, musica e sanscrito nelle scuole tradizionali locali. Viene iniziato all'induismo shivaita (con il nome di Shiva Sharan) e impara a suonare la vina. Nel 1949 è nominato professore incaricato di ricerche presso l'università di Benares, nel 1954 prende la direzione a Madras del Centro ricerche della biblioteca di Aydar. Conosce perfettamente il Sanscrito e adotta l'hindi come seconda lingua. Nel 1956 è membro dell'istituto francese d'indologia di Pondichery, prosegue i suoi viaggi e le ricerche dall'Indocina all'Iran dove registra per la prima volta i più antichi monumenti della musica tradizionale. Diviene nel 1959 addetto alla Scuola francese d'Estremo Oriente aParigi e nel 1960 consigliere del Consiglio Internazionale della Musica (UNESCO). Nel 1963 fonda a Berlino, e nel 1969 a Venezia, l'Istituto Internazionale di Studi Comparativi della Musica. Muore il 27 gennaio del 1994.

    Tra le sue opere ricordiamo:


    - Storia dell'India

    - La Shiva Svarodaya, ancien traité de présages et prémonitions d'après le souffle vital

    - Shiva e Dioniso

    - Il tamburo di Shiva. La tradizione musicale dell'India del nord

    - Il giro del mondo nel 1936

    - La scoperta dei templi. Arte ed eros nell'India tradizionale

    - La via del labirinto. Ricordi d'Oriente e d'Occidente

    - Yoga: metodo di reintegrazione

    - Miti e dèi dell'India

    - La musique et sa communication. La situation de la musique et des musiciens dans les pays d'Orient

    - The Situation of Music and Musicians in Countries of the Orient
    Ultima modifica di Zed; 23-03-12 alle 13:16
    ...

    Chi coltiva un pensiero raccoglie un'azione, chi coltiva un'azione raccoglie un'abitudine, chi coltiva un'abitudine raccoglie un carattere, chi coltiva un carattere raccoglie un destino.

  3. #3
    Forumista assiduo
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    arrivederci e grazie
    Messaggi
    5,835
     Likes dati
    2,590
     Like avuti
    2,516
    Mentioned
    13 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Le quattro religioni primordiali secondo Alain Daniélou



    non è suonata da Danieloù, me è lui che fece questa registrazione in India negli anni '60
    ci si rivede, forse.

 

 

Discussioni Simili

  1. Risposte: 172
    Ultimo Messaggio: 02-09-13, 16:40
  2. Il sacrificio secondo Alain Daniélou
    Di sideros nel forum Paganesimo e Politeismo
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 30-05-09, 00:31
  3. Alain Daniélou e il "Semantic"
    Di goatrance14 nel forum Filosofie e Religioni d'Oriente
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 07-05-07, 19:15
  4. Secondo voi tra le tre religioni del deserto...
    Di Orazio Coclite nel forum Destra Radicale
    Risposte: 47
    Ultimo Messaggio: 27-09-05, 16:42
  5. Risposte: 10
    Ultimo Messaggio: 20-08-05, 15:37

Tag per Questa Discussione

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito