Non hanno mai fatto la lotta alla mafia e come potrebbero.
Non si sono mai sentite conversazioni simili contro i mafiosi.
Nel caso di questo lombroso parlava chiaro.
Non hanno mai fatto la lotta alla mafia e come potrebbero.
Non si sono mai sentite conversazioni simili contro i mafiosi.
Nel caso di questo lombroso parlava chiaro.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
La Pm che ha interrogato Conte dovrà lasciare l’ufficio di Bergamo. Sarà sostituita da un fedelissimo di Palamara
Il Presidente del CSM è sempre Mattarella.
Non un uomo della Palamara.
Mafia Capitale (che non esiste). Massimo Carminati torna libero. Scaduti termini di custodia cautelare
16 Giugno 2020
16 Giugno 2020
Cronaca Lettura 1 min
Massimo Carminati uno dei principali protagonisti dell’inchiesta Mafia capitale che però non è mai stata mafia, come hanno sancito i giudici, tornerà libero e uscirà dal carcere di Oristano.
A quanto apprende l’Adnkronos, dopo tre rigetti da parte della Corte d’Appello, l’istanza di scarcerazione per scadenza dei termini di custodia cautelare, con il meccanismo della contestazione a catena, presentata dagli avvocati Cesare Placanica e Francesco Tagliaferri, è stata accolta dal Tribunale della Libertà. Carminati esce dal carcere dopo 5 anni e 7 mesi di detenzione.
“Siamo soddisfatti che la questione tecnica che avevamo posto alla Corte d’Appello e che tutela un principio di civiltà sia stata correttamente valutata dal Tribunale della libertà”, ha detto all’Adnkronos l’avvocato Cesare Placanica che insieme all’avvocato Francesco Tagliaferri difende Carminati.
https://www.lanuovapadania.it/cronac...dia-cautelare/
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Toga vieta espulsione nigeriano perché in Nigeria rischia contagio da coronavirus
Giugno 18, 2020 Vox 1 commento
La magistratura, come il sistema mediatico, è percorsa da un’ampia corruzione ideologica. Come del resto dimostra l’affaire Palamara.
Lo dimostra l’ennesimo caso che più che scandaloso è grottesco: un nigeriano deve rimanere in Italia con un ‘permesso umanitario’ perché in Nigeria rischia di essere contagiato dal coronavirus.
Insomma, deve rimanere a Bergamo perché a Benin City rischia il contagio. Un magistrato che concepisce un’oscenità del genere dovrebbe essere minimo rimosso, in un mondo ideale arrestato e tenuto in gatta buia per anni. Perché la corruzione ideologica è evidente, cristallina.
Non riescono a dimostrare che scappano dalla guerra? Nessun problema, ora c’è il coronavirus. E il permesso di soggiorno per motivi umanitari è servito. Succede così a Napoli, dove i giudici della Tredicesima Sezione del tribunale partenopeo – quella specializzata in tema di immigrazione – hanno accolto l’istanza presentata da un immigrato di origini nigeriane residente in provincia di Caserta riconoscendogli il permesso di soggiorno per motivi umanitari.
Nel 2018 la Commissione per il riconoscimento della protezione internazionale di Caserta aveva respinto la richiesta ritenendo che non sussistessero «gravi motivi umanitari» per accoglierla. Secondo la commissione territoriale casertana, infatti, in Nigeria non vi è alcun conflitto interno in atto tale da giustificare il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Ma il nostro, che di tornare al suo Paese d’origine non voleva saperne, ha deciso di presentare ricorso, assistito dagli avvocati Giorgio e Luca Di Majo, prendendo al balzo l’occasione che si presentava con l’emergenza coronavirus, nonostante in Africa i dati ufficiali parlino di cifre piuttosto basse. Secondo quanto riportato dall’Oms, in Nigeria ci sarebbero ad oggi 17.148 casi confermati e 424 decessi, terzo paese africano per contagi dietro Sudafrica ed Egitto.
«Gli aspetti da prendere in considerazione sono quelli che concernono la diffusione della malattia virale nel dichiarato paese di origine, Lagos, la città più grande della Nigeria – spiega Luca Di Majo a Casertanews – La diffusione della epidemia di Covid19 a Lagos, considerate le risorse ospedaliere e mediche esistenti, concretizza una situazione tale da far concludere che un rientro nel Paese di origine esporrebbe il ricorrente a situazioni umanitarie di particolare complessità e gravità».
L’argomentazione ha convinto il giudice Marida Corso del tribunale di Napoli, che ha accolto le istanze presentate dai due legali, riconoscendo il permesso, come riporta Casertanews, «per la urgente necessità di garantire la salute individuale e collettiva e per l’impossibilità temporanea di procedere al rimpatrio degli stranieri». Il fascicolo è stato quindi ripresentato in Commissione Territoriale, che ora dovrà rilasciare il permesso di soggiorno speciale.
Quando torniamo, Salvini, va fatta tabula rasa.
https://voxnews.info/2020/06/18/toga...a-coronavirus/
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
CONDANNA DIMEZZATA A STUPRATORE AFRICANO DI UNA BAMBINA: “E’ LA SUA CULTURA”
GIUGNO 24, 2020
Arrivato con un barcone, il quasi trentenne porta via una bambina di poco più di dodici anni da casa sua, la convince ad andare a casa dei suoi colleghi clandestini arrivati insieme a lui e lì, dice lui, hanno un ‘rapporto consensuale’: condanna dimezzata perché “è la sua cultura”.
VERIFICA LA NOTIZIA
Violenta una tredicenne, perché di questo si tratta, ma il giudice non lo condanna perché è africano, e nella sua ‘cultura’ è normale.
Conosce una tredicenne in chat, iniziano a frequentarsi fino alla decisione di organizzare una fuga da Aci Catena a Raffadali per consumare un rapporto sessuale.
Un immigrato del Mali di 28 anni – Bamissa Traore -, dopo solo un anno di carcere per l’accusa di atti sessuali con minorenne e sottrazione di minori, è stata decisa una condanna ridicola.
Il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Agrigento infatti, tal Luisa Turco, gli ha inflitto solo due anni e otto mesi di reclusione, riconoscendogli le attenuanti generiche. La condanna, peraltro, è ridotta di un terzo per effetto della scelta del difensore, l’avvocato Diego Giarratana, di procedere con il giudizio abbreviato.
Insomma: violentate bambine a volontà.
Il ventottenne, il 3 giugno dell’anno scorso, senza il consenso dei genitori della bambina, è andato a prelevarla all’uscita dalla scuola e, a bordo di un taxi, avrebbero raggiunto Raffadali dove furono ospitati nella casa in uso al altri extracomunitari che, insieme a Traore, avevano affrontato la traversata per arrivare in Italia.
Volete non rifornire i clandestini, oltre di appartamenti, anche di bambine da violentare?
In quella casa, secondo quanto hanno accertato prima le indagini e adesso il processo, avevano infatti consumato un rapporto sessuale. Secondo l’africano con il consenso della ragazzina che, avendo meno di 14 anni, non è in grado di dare.
Il pm Gianluca Caputo, che l’anno scorso dispose il fermo del maliano, aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione. L’avvocato Giarratana aveva, invece, chiesto al giudice di riconoscergli le attenuanti in ragione della cultura del giovane che non gli avrebbe fatto comprendere la gravità della violazione di legge.
La magistratura è corrotta a livello ideologico. E badate bene: non sappiamo di quale nazionalità sia la bambina. Sappiamo che in Italia è stupro. Non vogliamo la cultura africana in Italia.
Il ‘giornale’ locale la definisce ‘fuitina’:
Francesca Totolo @francescatotolo
‼️“Fuitina”(???) di un maliano 27enne con una ragazzina di 13 anni.
Concesse le attenuanti “in ragione della cultura del giovane che non gli avrebbe fatto comprendere la gravità della violazione di legge“.
Precedente gravissimo che farà giurisprudenza."Fuitina" e sesso con una tredicenne conosciuta in chat, condannato 27enne del Mali …
"Fuitina" e sesso con una tredicenne conosciuta in chat, condannato 27enne del Mali
Due anni e otto mesi di reclusione per le accuse di atti sessuali con minorenne e sottrazione di minori: il giovane avrebbe prelevato la ragazza da Aci Catena con un taxi e l'avrebbe portata a...
agrigentonotizie.it
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205 - 24 giu 2020
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103 utenti ne stanno parlando
Giornalisti pennivendoli.
Analizziamo la situazione attuale: se dici negro ad un negro ti condannano per odio razziale. Se picchi un africano la condanna sale perché è odio razziale. Se un africano violenta una bambina, il rapporto si rovescia, ed ha le attenuanti in quanto ‘negro’. Chi è il razzista?
In contempo si considera gli africani bisognosi di protezione speciale e li si considera anche esseri inferiori non in grado di comprendere la differenza tra rapporto sessuale e stupro.
https://voxnews.info/2020/06/24/cond...a-sua-cultura/
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
TOGA PERSEGUITA TABACCAIO CHE HA UCCISO LADRO ROMENO: FA APPELLO DOPO ASSOLUZIONE!
GIUGNO 24, 2020 VOX LASCIA UN COMMENTO
La Procura della Repubblica di Lodi fa appello contro la sentenza di primo grado che ha assolto Mario Cattaneo, l’oste-tabaccaio di Casaletto Lodigiano (Lodi), dall’accusa di omicidio per la morte del ladro romeno Petre Ungureanu.
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Dal fucile di Cattaneo partirono, la notte del 10 marzo 2017, i colpi che uccisero il romeno entrato nel locale per rubare. Secondo il tribunale di primo grado “il fatto non sussiste”, ma il caso sarà ora riaperto in Corte d’appello.
Questa è persecuzione. E’ vergognoso.
Salvini: “Incredibile, accanirsi così contro un onesto lavoratore… Non hanno criminali veri da perseguire in Procura a Lodi?”.
https://voxnews.info/2020/06/24/toga...o-assoluzione/
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.