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Discussione: Magistratura criminale

  1. #881
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    Predefinito Re: Magistratura criminale

    L’ex giudice Carnevale: Falcone stimato oltre quello che meritasse. La Fondazione intitolata alla vittima di Capaci: “Per noi Carnevale ha perso un’occasione per stare zitto”
    23 MAGGIO 202223 MAGGIO 2022 OPINIONI LETTURA 3 MIN

    “Giovanni Falcone era considerato il magistrato antimafia per eccellenza. Non credo che fosse l’unico. Né l’unico né il più importante”. Così all’AdnKronos, a 30 anni dalla strage di Capaci, l’ex presidente della prima sezione penale della Cassazione Corrado Carnevale, per anni indicato come l”ammazzasentenze’, processato per concorso esterno in associazione mafiosa e assolto con formula piena. “Falcone – sottolinea l’ex giudice Carnevale – inizialmente è stato amato, poi quando si accorsero che forse il suo entusiasmo, la sua campagna ideologica non erano tutte disinteressate ma ispirate dal desiderio di fare carriera, allora nell’ambiente cominciò a decadere nella considerazione almeno di una parte dell’opinione pubblica. Era inevitabile che questa sua campagna ideologica gli portasse dei nemici, anche se non credo che Falcone avesse tutti questi nemici di cui si parla. Aveva i suoi esaltatori e i suoi critici, come accade per qualunque persona. Ma quello che vorrei dire è che Falcone è stato esaltato al di là dei suoi meriti effettivi”. Per anni Corrado Carnevale è stato definito il giudice ‘ammazzasentenze’, il presidente di sezione, dipinto quasi come l”avversario’ di Falcone, che in Cassazione assolveva ingiustamente i mafiosi. Fra le molte tesi c’è quella che vede Totò Riina convinto che le condanne emesse nel ‘Maxiprocesso’ sarebbero state ribaltate proprio dal giudice Carnevale in Cassazione, circostanza che non si verificò, sostengono i detrattori del giudice, solo perché venne decisa una rotazione nell’assegnazione dei processi di mafia facendo in modo che non finissero sempre alla prima sezione presieduta da Carnevale.

    “Io ho sempre cercato di avere una stella polare – insiste Corrado Carnevale parlando con l’AdnKronos -, quella di applicare la legge, che non può non essere applicata a tutti i cittadini, quindi anche Falcone aveva gli stessi diritti che avevano gli altri cittadini. Se in un ordinamento democratico non esiste l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, veramente c’è da restare trasecolati. E io ho sempre sostenuto questo, che ogni cittadino, anche il peggiore dei mafiosi, davanti al giudice ha gli stessi diritti e gli stessi doveri di ogni altro”. E nelle parole del giudice Carnevale non c’è alcun barlume di ripensamento: “Rifarei senz’altro tutto quello che ho fatto da presidente di sezione di Cassazione – chiosa -, non sono un ‘pentito'”.

    Immediata la replica della Fondazione Falcone che in un post ha così commentato. “Corrado Carnevale, il giudice che scarcerava i mafiosi, ha detto oggi che Falcone è stato sopravvalutato. Per noi Carnevale ha perso un’occasione per stare zitto”.



    https://www.lanuovapadania.it/opinio...r-stare-zitto/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  2. #882
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    Predefinito Re: Magistratura criminale

    L’ex giudice Carnevale: Falcone stimato oltre quello che meritasse. La Fondazione intitolata alla vittima di Capaci: “Per noi Carnevale ha perso un’occasione per stare zitto”
    23 MAGGIO 202223 MAGGIO 2022 OPINIONI LETTURA 3 MIN

    “Giovanni Falcone era considerato il magistrato antimafia per eccellenza. Non credo che fosse l’unico. Né l’unico né il più importante”. Così all’AdnKronos, a 30 anni dalla strage di Capaci, l’ex presidente della prima sezione penale della Cassazione Corrado Carnevale, per anni indicato come l”ammazzasentenze’, processato per concorso esterno in associazione mafiosa e assolto con formula piena. “Falcone – sottolinea l’ex giudice Carnevale – inizialmente è stato amato, poi quando si accorsero che forse il suo entusiasmo, la sua campagna ideologica non erano tutte disinteressate ma ispirate dal desiderio di fare carriera, allora nell’ambiente cominciò a decadere nella considerazione almeno di una parte dell’opinione pubblica. Era inevitabile che questa sua campagna ideologica gli portasse dei nemici, anche se non credo che Falcone avesse tutti questi nemici di cui si parla. Aveva i suoi esaltatori e i suoi critici, come accade per qualunque persona. Ma quello che vorrei dire è che Falcone è stato esaltato al di là dei suoi meriti effettivi”. Per anni Corrado Carnevale è stato definito il giudice ‘ammazzasentenze’, il presidente di sezione, dipinto quasi come l”avversario’ di Falcone, che in Cassazione assolveva ingiustamente i mafiosi. Fra le molte tesi c’è quella che vede Totò Riina convinto che le condanne emesse nel ‘Maxiprocesso’ sarebbero state ribaltate proprio dal giudice Carnevale in Cassazione, circostanza che non si verificò, sostengono i detrattori del giudice, solo perché venne decisa una rotazione nell’assegnazione dei processi di mafia facendo in modo che non finissero sempre alla prima sezione presieduta da Carnevale.

    “Io ho sempre cercato di avere una stella polare – insiste Corrado Carnevale parlando con l’AdnKronos -, quella di applicare la legge, che non può non essere applicata a tutti i cittadini, quindi anche Falcone aveva gli stessi diritti che avevano gli altri cittadini. Se in un ordinamento democratico non esiste l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, veramente c’è da restare trasecolati. E io ho sempre sostenuto questo, che ogni cittadino, anche il peggiore dei mafiosi, davanti al giudice ha gli stessi diritti e gli stessi doveri di ogni altro”. E nelle parole del giudice Carnevale non c’è alcun barlume di ripensamento: “Rifarei senz’altro tutto quello che ho fatto da presidente di sezione di Cassazione – chiosa -, non sono un ‘pentito'”.

    Immediata la replica della Fondazione Falcone che in un post ha così commentato. “Corrado Carnevale, il giudice che scarcerava i mafiosi, ha detto oggi che Falcone è stato sopravvalutato. Per noi Carnevale ha perso un’occasione per stare zitto”.



    https://www.lanuovapadania.it/opinio...r-stare-zitto/
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  3. #883
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    Predefinito Re: Magistratura criminale

    Forteto.
    Sono "spariti" tutti gli atti che provavano le violenze.
    Cosa di più per dimostrare quanto sia corrotta la magistratura rossa?
    Uno schifo da vomito.

  4. #884
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    Predefinito Re: Magistratura criminale

    Citazione Originariamente Scritto da vota dc Visualizza Messaggio
    I pm con il caso Meran hanno deciso che uccidere due sbirri non è un reato: hanno raddoppiato il motto dei centri sociali.
    FEDERICA RIOLINO, tra l'altro assoluzione proposta da lei mentre gli avvocati neanche ci speravano. Basta googlare e ha fatto danni anche altrove. A Locri ha chiesto l'assoluzione di una pediatra che ha cacciato una bambina che lamentava dolori addominali ed è morta poco dopo. Unica Pm a chiedere assoluzioni, neanche serve spendere per l'avvocato difensore se si compiono crimini.

  5. #885
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    Predefinito Re: Magistratura criminale

    Fulgido esempio e conferma dello scopo vero delle forze dell'ordine e soprattutto della magistratura.
    Difendere e tutelare i delinquenti.

  6. #886
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    Predefinito Re: Magistratura criminale

    Il Riformista.
    Innocenti in carcere, a Napoli pochi risarcimenti e carriere dei pm salve

  7. #887
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    Predefinito Re: Magistratura criminale

    Casi su casi che si ripetono CON SISTEMATICITÀ in tutto il paese di merda.

  8. #888
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    Predefinito Re: Magistratura criminale

    E nessuna riforma né referendum ha intenzione di fare cambiare le cose né fare pagare i giudici e i pm colpevoli.

  9. #889
    Blut und Boden
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    Predefinito Re: Magistratura criminale

    L'Aquila. Sisma, sentenza choc: «Concorso di colpa delle vittime, restarono in casa»
    Redazione Internet mercoledì 12 ottobre 2022

    La pronuncia del Tribunale si riferisce a una palazzina distrutta completamente dal sisma: «I giovani incauti nel restare a dormire». L’aspetto penale era stato archiviato. Le famiglie esterrefatte

    Il tribunale civile dell’Aquila del terremoto del 6 aprile 2009 dice che si è verificato un “concorso di colpa”. In particolare la sentenza riporta che "è fondata l'eccezione di concorso di colpa delle vittime, costituendo obiettivamente una condotta incauta quella di trattenersi a dormire nonostante il notorio verificarsi di due scosse nella serata del 5 aprile e poco dopo la mezzanotte del 6 aprile. Concorso che tenuto conto dell'affidamento che i soggetti poi defunti potevano riporre nella capacità dell'edificio di resistere al sisma per essere lo stesso in cemento armato e rimasto in piedi nel corso dello sciame sismico da mesi in atto, può stimarsi nella misura del 30 per cento. Ne deriva che la responsabilità per ciascun Ministero è del 15 per cento e per il residuo 40 centro in capo agli eredi del costruttore Luigi Del Beato".

    La richiesta di risarcimento da parte dell'Avvocatura dello Stato verso i proprietari degli appartamenti del palazzo di via Campo di Fossa a l'Aquila dove, a causa del crollo imputabile al sisma - avvenuto nell'aprile 2009 - morirono 24 persone, è stata accolta dalla sentenza del giudice del tribunale civile dell'Aquila Monica Croci.

    Dopo la tragedia gli eredi delle vittime avendo dalla loro parte perizie che attestavano irregolarità in fase di realizzazione dell'immobile e una "grave negligenza del Genio civile nello svolgimento del proprio compito di vigilanza sull'osservanza delle norme poste dalla legge vigente, in tutte le fasi in cui detta vigilanza era prevista", hanno citato in giudizio (per milioni di euro di danni) ministero dell'Interno e ministero delle Infrastrutture e Trasporti per le responsabilità della Prefettura e del Genio Civile per i mancati controlli durante la costruzione, il Comune dell'Aquila per responsabilità analoghe e gli eredi del costruttore per le responsabilità in fase di costruzione. I ministeri hanno chiamato in causa il condominio imputandogli una responsabilità oggettiva, cioè senza colpa, ma derivante solo dal fatto di essere proprietario della costruzione.

    In particolare il tribunale, ha riconosciuto una corresponsabilità dei ragazzi morti pari al 30% perché ha ritenuto siano stati imprudenti a non uscire dopo la seconda scossa, ha condannato i Ministeri e le eredi del costruttore, mentre ha respinto le domande nei confronti del Comune e nei confronti del condominio. L'inchiesta penale era stata archiviata quasi nell'immediatezza dell'avvio della maxi inchiesta sui crolli (220 quelli definiti) da parte dei pm Alfredo Rossini (ex Procuratore capo) Fabio Picuti e Roberta D'Avolio in quanto i presunti responsabili all'epoca identificati quali indagati, erano deceduti nel corso degli anni.

    Nella vicenda civilistica, le famiglie delle vittime sono state difese dall'avvocato Luciano Angelone di Sulmona, i Ministeri dall'Avvocatura dello Stato, il Comune dall'avvocato Domenico De Nardis, le eredi dall'avvocato Francesco Camerini, il condominio dall'avvocato Luciano dell'Orso.

    Dopo la sentenza del tribunale civile dell'Aquila che ha riconosciuto una corresponsabilità dei ragazzi morti nel terremoto pari al 30% perché incauti a non lasciare la casa dopo la seconda scossa non sono mancate reazioni dai toni forti da parte delle famiglie delle vittime. Vincenzo Vittorini dell'associazione "309 martiri dell'Aquila" ha affermato che la sentenza "lascia esterrefatti perché è assurdo imputare una concausa alle vittime rimaste in casa quando una sentenza passata in giudicato ha acclarato che ci fu una tranquillizzazione della popolazione, con la condanna dell'allora vice capo Dipartimento della Protezione civile". ​"È assurdo, scandaloso", ha continuato Vittorini che nel sisma dell'Aquila ha perso moglie e figlia, sottolineando che "le vicende giudiziarie su quanto accaduto prima del terremoto non hanno portato né verità né giustizia e questo offende tutti". "Si tratta di ragazzi - continua facendo riferimento alle vittime nel crollo al centro della sentenza - che avevano scelto L'Aquila come sede per il loro futuro e questa è una beffa atroce".​​

    https://www.avvenire.it/attualita/pa...enza-tribunale
    Ultima modifica di Eridano; 13-10-22 alle 09:37
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
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    Predefinito Re: Magistratura criminale

    Se morire per il terremoto è colpa tua… 30% di risarcimento in meno ai familiari delle vittime dell’Aquila
    12 OTTOBRE 202212 OTTOBRE 2022 CRONACA LETTURA 4 MIN

    Ha accolto un’eccezione sollevata dall’Avvocatura di Stato, a difesa del ministero delle Infrastrutture e di quello dell’Interno, il giudice Monica Croci, nel dare il 30% della colpa, per i morti causati dal sisma dell’Aquila del 2009, alle stesse vittime. La sentenza civile, delle scorse ore, arriva a seguito del ricorso di alcune famiglie, che hanno chiesto di essere risarcite per la perdita dei loro cari nel crollo della palazzina di Via Campo di Fossa che si è trasformata in una tomba per 29 persone

    . Le famiglie hanno chiesto, con distinti ricorsi, la “condanna in solido” dei due ministeri, della Prefettura e del Comune dell’Aquila, e degli eredi del costruttore Luigi Del Beato. Secondo le famiglie “il collasso dell’edificio è imputabile a gravi vizi di progettazione e di realizzazione, nonché carenze nel calcestruzzo, quanto a elevata variabilità del materiale impiegato e cattiva esecuzione nella ripresa dei getti, come documentato dalle consulenze tecniche espletate” a seguito dei processi penali che ci sono stati in merito. I familiari delle vittime hanno parlato anche di “realizzazione di una costruzione difforme dalle norme all’epoca vigenti e incapace di resistere all’azione di un sisma non avente carattere anomalo o eccezionale”.

    “La Prefettura e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”, poi, secondo i ricorrenti, “non hanno adempiuto ai compiti di vigilanza e di controllo di competenza in materia di edilizia” e “il Genio civile, all’epoca incardinato nel ministero dei Lavori Pubblici, tramite i propri funzionari, ha rilasciato, autorizzazione a costruire, ritenendo il progetto conforme alla normativa antisismica e poi certificato la sua perfetta rispondenza alla normativa” esistente.

    Dal dispositivo emerge che all’epoca alla Prefettura arrivò “una segnalazione di irregolarità”, da parte di un professionista incaricato di fare controlli pubblici, riguardo alla costruzione dello stabile, ma questa “fu ignorata”. Nel difendersi i ministeri tirano in ballo “il concorso di colpa dei deceduti per essersi trattenuti all’interno dell’edificio la notte del 6 aprile, nonostante le scosse già verificatesi”.

    Nella sentenza, di 21 pagine, si parla edificio “particolarmente vulnerabile a livello sismico” in alcune parti, quelle delle quali “si è poi verificato il collasso”; di “anomala disgregazione delle strutture in cemento armato”; di “scorretta posa in opera del materiale”; di “mancata vigilanza e controllo in cantiere durante la lavorazione”: di “gravi fenomeni di sedimentazione presenti alla base dei pilastri”.

    Di qui il 40 per cento di colpa agli eredi del costruttore; il 15 per cento a ciascuno dei ministeri tirati in ballo. Ma – scrive il giudice – “è fondata l’eccezione di concorso di colpa delle vittime, costituendo obiettivamente una condotta incauta, quella di trattenersi a dormire – così privandosi della possibilità di allontanarsi immediatamente dall’edificio al verificarsi della scossa – nonostante il notorio verificarsi di due scosse nella serata del 5 aprile e poco dopo la mezzanotte del 6 aprile, concorso che, tenuto conto dell’affidamento che i soggetti poi defunti potevano riporre nella capacità dell’edificio di resistere al sisma per essere lo stesso in cemento armato e rimasto in piedi nel corso dello sciame sismico da mesi in atto, può stimarsi in misura del 30 per cento…”.

    https://www.lanuovapadania.it/cronac...me-dellaquila/
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