MONTI BOOM! Hu Jintao: «Dirò di investire in Italia»

[Zdenek]

Anche gli imprenditori kazaki, uzbeki, turkmeni, armeni si precipiteranno ad investire in Italia ora che possono licenziare senza il peso opprimente dell'articolo 18. Prevedo investimenti anche dal Congo belga e dall'Uganda. Siamo prossimi a nuovo boom.

[Iannis]

Eh si, è l'articolo 18 con i suoi 500 casi l'anno quello che frena gli investimenti.

Invece il fatto che in Italia non vi sia certezza del diritto, visto che le cause civili durano 10-20 anni rendendo un qualsiasi contratto sostanzialmente carta straccia, quelle sono bazzecole che infatti non sono nemmeno oggetto di dibattito pubblico.

Che freno vuoi che sia per gli investimenti sapere che se un tuo partner commerciale decide di non rispettare un contratto magari equivalente al tuo fatturato ci metterai 20 anni per far valere (forse) il tuo diritto? No, il problema sono quei 500 casi su 15 milioni di lavoratori che vengono reintegrati al proprio posto (a lavorare, magari male, ma mica a far nulla)
Smettiamola con le prese per il culo, per favore. :gluglu:

Se sono così pochi casi perchè la CGIL strilla tanto? In realtà è un fatto simbolico per l'estero. Bello o brutto che sia spesso si misura la convenienza di un Peese con ranking, punteggi sulla libertà di impresa che tra le tantissime cose valutano anche la legislazione sulla flessibilità in uscita, senza stare a guardare come e quanto nella vita di tutti i giorni sono messi in pratica.

[Lancillotto del Lago]

WOW, arrivano i cinesi; che bello, finalmente per i lavoratori si apriranno le porte del paradiso. :sofico:

non ho ancora capito se i fiancheggiatori della banda bassotti sono coglioni o fanno finta di esserlo...:giagia:
comunque si tornerà alle urne ad Ottobre
e questa banda di burattini in malafede se ne ritornerà da dove è stata vomitata...
e a calci in culo !! ostridicolo:

[Zdenek]

[redmind]

Se sono così pochi casi perchè la CGIL strilla tanto? In realtà è un fatto simbolico per l'estero. Bello o brutto che sia spesso si misura la convenienza di un Peese con ranking, punteggi sulla libertà di impresa che tra le tantissime cose valutano anche la legislazione sulla flessibilità in uscita, senza stare a guardare come e quanto nella vita di tutti i giorni sono messi in pratica.

Ed io ribadisco: se il problema è l'incertezza che introduce il fatto che per mediamente 700 giorni (tempo medio perchè il giudice risolva un contenzioso sul lavoro) l'imprenditore non sa se potrà licenziare il suo dipendente, perchè non interveniamo per ridurre quei 700 giorni ai 40 della Germania? Magari riformando l'intero apparato della giustizia civile, visto che ripristinare la certezza del diritto, quella sì è una priorità per attrarre gli investimenti... si prenderebbero due piccioni con una fava.

Ripeto: evitiamo almeno le prese per il culo su quali siano le priorità.

[medisco]

Un altro piccolo passo ed investiranno in italia. Annullare l'art.18 e portare gli stipendi a 200 euro al mese. A quel punto la cina farà grossi investimenti...

[Mario Rossi]

Un altro piccolo passo ed investiranno in italia. Annullare l'art.18 e portare gli stipendi a 200 euro al mese. A quel punto la cina farà grossi investimenti...

Eh beh, cavoli, chi non li farebbe. Ma a questo punto, perché dovrebbero farli qui e non restarsene in Cina, dove spendono ancor meno di duecento euro al mese?

[Fuori_schema]

Un altro piccolo passo ed investiranno in italia. Annullare l'art.18 e portare gli stipendi a 200 euro al mese. A quel punto la cina farà grossi investimenti...

Beh a quel punto non compreremmo piu' nulla da loro ergo saremmo declassificati a livello del Madagascar. Non abbiamo neanche materie prime, quindi forse anche dietro il Madagascar.

[Zdenek]

Eh beh, cavoli, chi non li farebbe. Ma a questo punto, perché dovrebbero farli qui e non restarsene in Cina, dove spendono ancor meno di duecento euro al mese?

Per via del "made in Italy" che ancora qualcosa tira.
Hanno mandato qualcuno di loro a studiare all'Accademia di Brera ma ancora non basta.

Ed hanno tanti dollari da smaltire.

[iome]

repapelle:

MILANO - «L'Italia ha un ruolo molto importante». Il presidente americano Barack Obama incoraggia il premier italiano Mario Monti ad andare avanti. A margine del vertice sulla sicurezza nucleare di Seul, il capo della Casa Bianca si è intrattenuto per un mini-summit con il presidente del consiglio che, stando a fonti citate dalle agenzie di stampa, avrebbe fatto al leader statunitense «il punto della situazione» sull'economia italiana ed europea. A margine del vertice Monti ha incontrato anche altri leader internazionali e a pochi giorni dalla visita a Pechino il premier italiano incassa anche l'endorsment del presidente cinese Hu Jintao, che a Seul ha promesso di impegnarsi in prima persona per incoraggiare le grandi aziende del suo Paese a guardare con fiducia all'Italia: «Suggerirò a tutte le autorità e alla business community cinesi - ha detto - di investire in Italia».
L'INCONTRO CON MONTI - A Seul, dunque, si rafforza il rapporto di stima e amicizia fra Monti e Obama che si erano visti alla Casa Bianca già lo scorso 9 febbraio. Il presidente Usa, giunto per ultimo nella grande sala del Ceox Center dove si svolge la riunione plenaria, si è subito diretto verso Monti per uno scambio di saluti dai toni cordiali. Dal presidente americano è arrivato un riconoscimento al «ruolo molto importante dell'Italia» quindi i due leader si sono dati appuntamento al vertice G8 di Camp David nel prossimo maggio.


Redazione Online

Hu Jintao: «Dirò di investire in Italia» E Obama a Monti: «Avete un ruolo importante» - Corriere.it

Obama ospita Berlusconi: "Legami più forti"

Il premier ricevuto alla Casa Bianca dal presidente americano. Italia "alleato cruciale" ospiterà tre detenuti della prigione di Guantanamo


Cambiano i tempi. Cambiano i presidenti. L'intesa tra Italia e Stati Uniti, però, rimane sempre la stessa. Almeno è quanto assicurano i due capi di Stato, Berlusconi e Obama.

“Great to see you, my friend!”, è bello vederti amico mio. Con queste parole il presidente americano ha accolto il nostro premier alla Casa Bianca. Un colloquio durato circa un'ora e mezza, ovvero più di quanto era stato originariamente previsto.
Obama ospita Berlusconi: "Legami più forti" • Politica • PROGRESS Online



repapelle: