"Il direttore di Libero Belpietro e quello del Giornale Sallusti, insieme a uno stuolo di giornalisti più o meno noti, politici, miliardari, alti papaveri e miracolati (Renzo Bossi), hanno il permesso di circolare sulle corsie preferenziali di Milano, privilegio consentito solo alle forze dell’ordine e ai servizi sanitari d’urgenza. Che cosa avrebbero scritto, Belpietro e Sallusti, sui loro giornali fatti a randello, se uguale comodità fosse risultata a vantaggio di chiunque altro i due siano soliti indicare al disgusto dei loro lettori? Avrebbero rispolverato l’intero repertorio anti-Casta, e lo schifo che fanno i politici, e quanto sono pappa e ciccia col Palazzo i giornalisti di regime, e che vergogna la Giunta Pisapia tanto la smentita che spiega che veramente i permessi li avevano concessi Albertini e la Moratti poi si pubblica piccola piccola e a pagina 40, e avrebbero chiesto a un cronista di sputtanare un paio di radical-chic da corsia preferenziale, magari telefonandogli e registrando di nascosto la conversazione...
Fortunatamente è accaduto che i due giornalisti più noti usufruttuari nel misero privilegio siano loro due, e dunque niente di cui sopra è stato scritto, su Libero e il Giornale. Un sospirato giorno di vacanza per entrambe le redazioni."
(M. Serra, L'AMACA - La Repubblica 1 aprile)