Per molti il 2012 è l'anno di Londra. Non solo per i Giochi olimpici che la capitale britannica ospiterà ad agosto (per la terza volta nella sua storia dopo il 1908 e il 1948, un record mai raggiunto da altra città) o per le grandi mostre che si stanno svolgendo (da Hockney a Picasso, passando per Freud o Damien Hirst), senza dimenticare il bicentenario di Charles Dickens. L'evento forse più importante rimane infatti il Diamond Jubilee, la grande festa per i 60 anni di regno di Elisabetta II, una commemorazione quasi eccezionale nella storia della monarchia e dell'intera storia inglese (l'ultima e unica altra volta accadde nel 1897, con la regina Vittoria) che culminerà con la più grande parata navale dei tempi moderni: oltre mille barche sul Tamigi, guidate da quella "reale" con Sua Maestà a bordo.

E come si sta preparando Londra per questi grandi eventi? Rifacendosi letteralmente il look, ovvero progettando e costruendo nuovi edifici che andranno così a ridefinire lo skyline della città. Sede principale di questo rinnovamento è (ancora una volta) il quartire di Southbank (quello della Tate Modern e del London Eye per intenderci), in cui c'è spazio anche per l'eccellenza italiana. È il caso di Renzo Piano che sta terminando The Shard, vero e proprio grattacielo che vanta cifre da record: 87 piani per un totale di 310 metri grazie ai quali diventerà la torre la più alta d’Europa.

Tra i progetti futuri ricordiamo infine il nuovo Design Museum, uno spettacolare lavoro di ristrutturazione dell’ex sede del Commonwealth Institute in Kensington High Street, e l'avveniristico nuovo aereoporto alla foce del Tamigi, che si prenota a diventare il più grande del mondo, firmato Sir Norman Foster, forse il più celebre architetto inglese, già autore di 30 St. Mary Axe, l'edificio della City conosciuto da tutti come il "cetriolo" o la "pigna" ormai un simbolo della nuova Londra.