Criminalità, dalla norma antiracket sugli appalti alla stretta sui carcerati speciali
Escluse dalle gare d'appalto le vittime di concussione o estorsione aggravata che non denuncino i fatti all'autorità giudiziaria, a meno che ricorra lo stato di necessità o di legittima difesa. Giro di vite sul cosiddetto 41-bis, il regime carcerario speciale per detenuti per reati di particolare allarme sociale. All'insegna della lotta alla criminalità organizzata l'articolo 2 del ddl sicurezza. Sul fronte della stretta al 41-bis si restringono a uno al mese i colloqui possibili, che dovranno essere sempre sottoposti a controllo auditivo, a registrazione e videoregistrazione. La permanenza all'aperto per chi è dietro le sbarre in regime speciale sarà in gruppi non superiori a 4 persone, per non più di 2 ore al giorno. Dovrà essere assicurata l'assoluta impossibilità di comunicare tra detenuti.
Nuove disposizioni sui beni confiscati alla mafia e in tema di conservazione di beni sequestrati. Stretta ai benefici per i superstiti della criminalità organizzata: si potrà accedere agli aiuti pubblici solo se non ci sono rapporti di matrimonio, di convivenza, di parentela o di affinità entro il quarto grado con indagati o condannati per associazione a delinquere, mafiose, per tratta di persone, sequestro di persone a scopo di estorsione, traffico di stupefacenti o contrabbando. Modifiche anche alla normativa di scioglimento dei consigli comunali e provinciali in odore di mafia. Ecco, in sintesi, le novità in tema di lotta alla criminalità organizzata.
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