IL BACICCIA E' BULICCIO
Bossi, un disastro, una mente contorta e dissociata, un incidente della democrazia italiana, uno sfasciacarrozze con il quale non mi siederò mai più allo stesso tavolo.
(Silvio Berlusconi, 1994)
"Due cose hanno soddisfatto la mia mente con nuova e crescente ammirazione e soggezione e hanno occupato persistentemente il mio pensiero: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me" (Immanuel Kant)
Nella inchiesta sulla lega, come in quasi tutte le inchieste pregresse, di peregrino c'è solo chi indaga per favorire la sua parte politica.
Poi, per carità, le mafie arrivano ovunque. Ma questo lo sapevamo già. Non c'era certo bisogno che qualcuno ce lo dicesse.
Ultima modifica di Edmond Dantés; 05-04-12 alle 08:19
"Due cose hanno soddisfatto la mia mente con nuova e crescente ammirazione e soggezione e hanno occupato persistentemente il mio pensiero: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me" (Immanuel Kant)
Teniamoci stretti, che c'è vento forte.
Io sono per la chirurgia etica: bisogna rifarsi il senno.
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Sai bene a quale parte politica io mi riferisca.
Del resto dal 1992 la magistratura lavora a pieno ritmo per la TUA parte politica.
Mi piacerebbe assistere ad inchieste serie su certi partiti della sinistra. Non so, qualcuno dei tuoi pupilli che finisca in galera, per esempio, ed il quella circostanza (ristretto in carcere appunto) riveli certi meccanismi di finanziamento solo apparentemente "retti".
E non ironizzare sulla mia posizione di garantista perché sono piuttosto seccato di essere garantista assistendo alla mannaia che colpisce unicamente il cdx e mai il csx. E se qualche volta è accaduto, raramente appunto, in galera non ci va nessuno perché si usano i guanti.
Magari perché certe inchieste vengono affidate ad amici o ex colleghi dei tuoi beniamini.
Bari docet.
"Due cose hanno soddisfatto la mia mente con nuova e crescente ammirazione e soggezione e hanno occupato persistentemente il mio pensiero: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me" (Immanuel Kant)