In Canada cresce la percentuale di non credenti. E sempre più persone si fidano di loro. Un sondaggio commissionato dalla Association for Canadian Studies di Montreal su circa 1.500 persone, ha rilevato come due terzi della popolazione credano in Dio. Una percentuale alta ma in deciso calo rispetto ai decenni scorsi. Inoltre, a riprova del processo di secolarizzazione diffuso, solo il 42% ritiene la religione “importante” nella propria vita, con una differenza decisa tra uomini (35%) e donne (46%).
Sorprendenti, considerata la diffusa demonizzazione dei non credenti da parte delle confessioni religiose, i risultati sull’affidabilità. Il 67% del campione si fida della gente religiosa, mentre il 73% afferma di fidarsi di persone non religiose. Come fa notare il blog Friendly Atheist, la differenza è netta rispetto agli Stati Uniti, dove gli atei sono la categoria che ispira meno fiducia.
I dati su fede in Dio e importanza della religione sono tendenzialmente più alti in regioni meno urbanizzate, come gli stati delle Prairies (’praterie’). Inoltre, come evidenzia il direttore esecutivo della Association for Canadian Studies, Jack Jedwab, ateismo e agnosticismo sono più diffusi tra i giovani. Ad esempio, solo nella fascia di età tra i 18 e i 24 anni solo il 30% considera la religione importante e il 56% crede in Dio, mentre tra gli over 65 queste percentuali salgono rispettivamente al 56% e al 79%. Non è un caso che questi ultimi anni i non credenti si facciano sentire, ad esempio con la campagna sugli autobus nel 2009, prontamente contestata dalle varie confessioni religiose.