Ad ogni elezione per la Cancelleria ha apportato il suo sostegno al partito socialdemocratico, a cominciare dalla tournee elettorale con il suo amico Willy Brandt nel 1969, ma dopo il suo attacco a Israele la Spd chiude la porta in faccia a Guenter Grass.
Il responsabile amministrativo della Spd al Bundestag, Christian Lange, dichiara che dopo la pubblicazione della poesia del Nobel tedesco «Ciò che va detto» sulla 'Sueddeutsche Zeitung' «la questione dell'appoggio in campagna elettorale è chiusa».
Sulla stessa linea il deputato socialdemocratico Reinhold Robbe, secondo il quale «manifestazioni elettorali con Grass verrebbero viste da molti socialdemocratici come una provocazione, non come un sostegno. Grass non voglio più vederlo in una campagna elettorale della Spd, il suo tempo è passato».
Intanto sul campus dell'università di Goettingen una mano ignota ha scritto un graffito di protesta su una statua regalata da Guenter Grass. Si tratta dei celebri «Goettinger Sieben», i sette di Goettingen, riferimento ai sette professori universitari che coraggiosamente nel 1837 protestarono contro la decisione del re Ernst August di Hannover di interdire la riunione degli Stati generali.
Sul piedistallo della scultura è comparsa la scritta «SS! Guenni Halts Maul», che in riferimento alle poche settimane trascorse nelle «Waffen SS» dal 17enne scrittore recita: «Guenter, chiudi il becco».
Spd, porta in faccia a Grass<br>«Il suo aiuto non serve più» - Mondo - l'Unità