I nostri politici magnano anche quando si comprano casa

[Phileas]

I saldi perenni dell’Agenzia immobiliare a politici e sindacalisti
Ci sono tre palazzi fantasma a Roma che fra il 2004 ed il 2005 sono scomparsi. Alla prima data erano sulla lista più temuta dagli inquilini degli enti previdenziali di tutta Italia: quella degli immobili di pregio della Scip, quelli di proprietà di enti pubblici che il Tesoro intendeva vendere non a prezzi di mercato (questo mai), comunque senza sconti. All’improvviso, i tre palazzi, tutti nel cuore di Roma nell’esclusiva zona del Sallustiano, quartiere Pinciano a due passi da Via Veneto, non erano più in quella lista. Il periodo era parallelo a quello in cui Filippo Patroni Griffi tentò con successo, insieme a tutti i suoi coinquilini di Monte Oppio, di fare togliere dalla stessa lista la sua casa con vista sul Colosseo. Per cui, i tre palazzi, due in via Augusto Valenziani (al n.12 e al n.16) e uno in via Raffaele Cadorna 13, non risultando più di pregio, potettero essere venduti agli inquilini con il 45% di sconto su una valutazione già assai più bassa del valore di mercato. Il Tesoro ha così incassato 22 milioni di euro meno del previsto. In Via Cadorna l’Agenzia del Territorio anni prima aveva fatto una stima di 9,1 milioni di euro per 23 appartamenti, del valore medio di 396.790 euro. Invece dalla loro vendita si sono ricavati solo 4,5 milioni di euro a un valore medio di 197mila euro. La metà del preventivato. In via Valenziani la valutazione era stata di 29 milioni di euro per 79 appartamenti al prezzo medio di 373.922 euro. Sono stati incassati 12,1 milioni di euro a un prezzo medio di 154.154 euro per appartamento. Nessuno, prima che lo facesse il quotidiano Libero, si era mai chiesto perché fu fatto quel grande favore agli inquilini di quei tre palazzi. Per caso c’erano inquilini vip a cui fare il maxi-sconto? La risposta è ovvia: sì. L’inquilino più noto del palazzo di via Valenziana 12 era Chiara Ingrao, ex deputato del Pci-Pds ed ex consulente dei governi di Romano Prodi e Massimo D’Alema, che ha acquistato un appartamento di 5 vani proprio in via Valenziani il 28 aprile 2005, in quell’anno misterioso in cui i tre palazzi scomparvero dalla lista degli immobili di pregio. Comprò a 1.700 euro al metro quadrato contro i 7mila che oggi vengono chiesti nella stessa via. Per altro se ne accorse anche il venditore, visto che i due appartamenti restati inoptati dagli inquilini furono messi in vendita solo per la nuda proprietà e andarono via addirittura a 100mila euro più della valutazione della Agenzia del Territorio su cui la Ingrao ebbe lo sconto del 45%.Un regalone vero e proprio. Il più alto (75,71% di sconto) che si ricordi nella pur lunga e generosa storia delle vendite Scip. Certo in quei palazzi non fu la sola vip a sbancare il Tesoro. Ebbero lo stesso vantaggio Umberto Cicconi, il fotografo più amato da Bettino Craxi, Enrico Angelani, vicepresidente della Commissione provinciale tributaria di Roma, ed altri, tra i quali una giornalista ceca corrispondente de L’Express e di Le Soir, Vanja Luksic, popolare a sinistra per la sua ingiuriosa irrisione dell’era berlusconiana.
Quei tre palazzi fanno scalpore, ma sono stati molti gli immobili pubblici sottratti alle regole del mercato per essere venduti a pochi euro ad inquilini con una certa connotazione politica. Ad esempio, ebbero un supersconto nel 2004 pari al 73,68% rispetto ai prezzi oggi chiesti dalle agenzie immobiliari altre due figlie d’arte della sinistra italiana, come Franca Chiaromonte e Maura Cossutta, che conquistarono a 1.500 euro circa al metro quadrato due appartamenti in via della stazione di San Pietro. Patroni Griffi da neo-ministro è sbarcato ufficialmente in politica e così si è inserito nella classifica dei vip superbenficiari degli sconti di Stato al primo posto assoluto: 71% di sconto per i 109 metri quadrati davanti al Colosseo. Supera di un nulla il beneficio (sconto del 70%) ottenuto da Franco Marini che ha comunque sborsato un milione di euro per il suo super appartamento nel cuore dei Parioli. Appena sotto in classifica Valter Veltroni, che a due passi da piazza Fiume è riuscito a prendere una bella casa a meno di 2mila euro al metro quadrato, contro i 5.700 che chiedono oggi nella stessa via. Sconto simile a quello conquistato dal leader della Cisl Raffaele Bonanni nel quartiere Flaminio, a due passi dal Tevere. Sconto alto, ma tutt’altre cifre impegnate per Ciriaco De Mita che ha speso 3,4 milioni di euro per avere il superattico diviso poi in tre appartamenti dietro Fontana di Trevi. Segue Sergio D’Antoni, ex sindacalista Cisl e già viceministro dell’Ulivo che ha pagato meno della metà la sua bella casa ai Parioli, in via Civinini. Decimo nella classifica degli sconti il vicepresidente della Camera, Rosy Bindi, che ha pagato 421mila euro una bella casa dietro piazza del Popolo risparmiando rispetto a quanto viene chiesto oggi sul mercato per la stessa via il 47,12%. Qui ci fermiamo e per carità di Patria omettiamo di indagare come quei personaggi ottennero in affitto quegli appartamenti prima di acquistarli a prezzi stracciatissimi, e sulla provenienza dei soldi con cui quegli immobili furono pagati. E se adesso l’ICI la pagano. Ma chi lo dice che c’è la crisi?

I saldi perenni dell’Agenzia immobiliare a politici e sindacalisti | Qelsi

[Italiano]

La "superiorità morale della sinistra"! repapelle:

SONO TUTTI LADRI.

[Kroenen]

Dobbiamo senza alcun dubbio pagare le tasse.
Altrimenti loro i servizi come possono averli?
Più NOI paghiamo le tasse, più LORO hanno i servizi.

[Brian]

Il Tesoro ha così incassato 22 milioni di euro meno del previsto

Gli esperti di evasione fiscale del forum mi sanno calcolare a quanti caffè non battuti corrisponde?

[Morfeo]

Colpa del libbbbersimo sfrenato.