Originariamente Scritto da
Zorro
Lo apprendo da un articolo su Il Corriere di oggi, pag.23. L'articolo relativo tratta della molto controversa questione relativa all'apertura degli esercizi commerciali, per le implicazioni di carattere politico-sociali.
I Sindacati, CGIL in testa, al solito, pare abbiano tentato di convincere le grosse associazioni del Commercio a tenere i propri esercizi chiusi. Avendo ottenuto un netto rifiuto, specialmente dai rappresentanti i grossi Centri Commerciali, sono ricorsi allo sciopero. Uno sciopero strano, però, perché a zone, a città, partecipanti variamente le strutture locali dei rappresentanti dei lavoratori.
La particolarità che mi ha maggiormente colpito è quella che ci informa che anche, addirittura, persino, le COOP hanno deciso di aprire i loro punti vendita. Non tutti i punti vendita, ma quelli di grosse città, e persino quello di Sesto San Giovanni, come noto comune medaglia d'oro della Resistenza!...
Si desume che le COOP abbiano molto sofferto la decisione, e pare che li abbia "obbligati" la questione della concorrenza...! Che non è una motivazione proprio nobile...ma insomma è dei tempi nostri.
Più nobile, o più umanamente comprensibile, è la presa di posizione dei lavoratori, di molti di questi, e dei precari del Veneto in particolare. Questi hanno espresso il loro dissenso sulle iniziative sindacali, dichiarando che, di fronte a certe necessità primarie, si può rispettare la Resistenza, e la Libertà, anche diversamente, anche andando al lavoro...