Apprezzo la tua intelligenza, ma è noto che Dio, il quale abita una luce inaccesibile, non si può conoscere se non è Egli stesso a farsi conoscere, rivelarsi.
Lo ha fatto e lo fa in molti modi.
Riguardo ai libri da te citati, credo siano arrivati dopo il "sia la luce" e, soprattutto, dopo la scrittura del pentateuco avvenuta per mano di Mosè.
Riguardo alla verità sparsa tra gli uomini, indistintamente, direi di essere d'accordo con te.
Non sono le pretese, nè i vanti, nè altro a poter impedire che la buona notizia dell'amore e della grazia di Dio possa continuare a risplendere nel Cristo, crocifisso e risorto.