Originariamente Scritto da
Zorro
Grillo, nella sua foga istrionesca da tribuno furbissimo, per l'euforia che certamente il successo attuale gli provocherà, non è che possa rivolgersi a Napolitano nei termini irridenti che paragonano, il Capo dello Stato, ad una "salma"!...
Insomma...voglio dire...Ci sono modi e modi di giudicare, di criticare, di sferzare, e sono legati, principalmente, al soggetto cui si riferiscano certe reazioni.
Nella circostanza, Grillo avrebbe dovuto, potuto, usare termini, espressioni, più "degne". Avrebbe potuto esprimere il suo giudizio, recriminare a quella che avrà ritenuto una provocazione, un biasimo immeritato, sostenendo le sue ragioni con la misura del caso. Perché, di ragioni, Grillo ne avrebbe... Diciamo pure che ne ha. Sopra tutte, una ragione da contrapporre alla invettiva del Presidente, contro la "antipolitica", una ragione c'è!...
Se l'"antipolitica" è, come sostenuto da Napolitano, principalmente l"antipartitismo", il primo ad averla provocata è stata proprio Lui.
Non si possono mettere, d'imperio, quasi all'improvviso, mettere da parte tutti i partiti, le istituzioni nelle quali i partiti esplicano la loro massima attività, Parlamento e Governo, ufficializzare sostanzialmente l'incapacità di quelli, sostituirli con "tecnici" eletti solo da Lui, sostenere questi a spada tratta in ogni loro azione, santificarli come non sindacabili, e poi...poi pontificare sulla "antipolitica" e ripromuovere i partiti, anche se solo dopo averli un po' ripuliti!...
Voglio dire, i partiti, i politici "classici", possono anche essere derisi, sferzati da satire più o meno violente, ma, così, sono sempre screditati da "comici", che, se sono pure "pesanti", alla fine risultano "scherzosi", e comunque non determinanti.
Quando, al contrario, è un Capo dello Stato che delegittima una intera strutturazione istituzionale, la sostituisce con una di sua esclusiva "invenzione", beh!, l'antipolitico non è Grillo!...Mi pare.