Schiaffo di Monti al centrodestra:
"Troppe tasse? Colpa vostra"
"L'ici non andava abolita. Mi indigna chi incita all'evasione"
"Chi ha governato, chi governa e chi si candida a governare - afferma Monti - non può giustificare l’evasione fiscale, nè tanto meno istigare a non pagare le tasse"
Roma, 1 maggio 2012 - E ALLA FINE il Professore prese la clava. Ieri sera, dopo un lungo consiglio dei ministri, Mario Monti è sceso nell’arena e ha risposto colpo su colpo alle critiche che gli sono piovute addosso nelle ultime settimane. L’ha fatto in modo ruvido, attaccando frontalmente soprattutto il Pdl. Uno strappo che difficilmente non avrà conseguenze nei rapporti già tesi tra premier e la parte più consistente della sua maggioranza.
LA SOSTANZA: secondo Monti la politica economica lacrime e sangue che oggi viene rinfacciata ai tecnici è frutto quasi esclusivo degli errori del governo Berlusconi. «L’Ici — ha detto — non andava abolita. Ci sono responsabiltà del passato che causano l’attuale pressione fiscale. L’Imu serve a recuperare il tempo perduto negli ultimi tre anni». E ancora: «Oggi tutti invocano la riduzione delle tasse ma il Governo non si diverte a imporre tasse elevate e a chi continua a sostenerlo, sappia che gli italiani non sono sprovveduti». L’affondo più violento è nei confronti di Angelino Alfano, delfino di Berlusconi, candidato naturale, nel 2013, a Palazzo Chigi. Ebbene, da giorni Alfano propone una sorta di ‘patto fiscale’: gli imprenditori che sono debitori con il fisco e creditori con lo Stato non paghino le tasse fino all’ammontare del proprio credito. Per Monti si tratta di un patto scellerato: «Voglio esprimere parole di sdegno per chi intende proporsi al governo del Paese giustificando l’evasione fiscale. Non si può istigare a non pagare le tasse. Ci sono altri modi, in un Paese serio, per risolvere i problemi».
IL CENTRODESTRA non digerisce l’Imu, proprone modifiche, vuole trasformala in una tantum? Si accomodino, sbotta il premier. Con un’avvertenza che sa di minaccia: «Al posto dell’Imu e a parità di gettito, il governo è disponibile a valutare seriamente una tassa patrimoniale». Quanto ai rapporti con i partner europei, «è puerile dire che il governo non picchia come dovrebbe i pugni sul tavolo per una politica orientata alla crescita. Abbiamo visto la scarsa efficienza, in passato, di politiche più declamatorie». Nell’analisi economico-politica di Monti, chi chiede di tagliare le tasse deve sapere che non possono esserci santuari intoccabili. Come la Rai, alla cui riforma il Pdl si oppone sostenendo fin dall’inizio che non si tratta di pane per i denti di un esecutivo tecnico. Invece no. Per abbassare la pressione fiscale, insiste il Professore, «è necessario rivedere enti e società, Rai compresa, visto che si tratta di un’azienda pubblica dove non è garantita la logica della trasparenza, del merito e dell’indipendenza dalla politica». Il messaggio è chiaro: Monti ha alzato la voce, ha detto basta. Al Pdl restano due strade: abbozzare o restituire lo schiaffo. E in questo caso il cammino della legislatura diventerebbe molto accidentato.
r. p.
Fonte : Schiaffo di Monti al centrodestra: "Troppe tasse? Colpa vostra" - Quotidiano Net