Dalla pietà alla rabbia e alla vendetta, il passo è breve. Non c'è spazio per le passioni nel mondo di oggi, tutto è controllato e incanalato nei giusti binari, non si può rischiare che l'aureo futuro dell'Italia dei fratelli magreba che ci pagano le pensioni possa essere messo in pericolo dai sentimenti medievali e retrogadi quali pietà, orgoglio e vendetta. Robaccia vecchia, c'è la macchina dello stato a far giustizia, con le sue leggi giuste, moderne e antifasciste. Del resto, bisogna pensare prima di tutto al fratello magreba, che venuto qua in un paese straniero ha dovuto convivere con un forte clima di ostilità nei suoi confronti, che l'ha portato a commettere un reato di cui si sarà sicuramente già pentito. Ora dobbiamo pensare a reinserirlo nella società, per costruire una società tollerante che integri e non crei divisioni.