Originariamente Scritto da
Giacomo79
Sgomberato Macao, dal web critiche a Pisapia
MILANO - L'annuncio parte prima su Twitter: «Accorrete, accorrete, sgomberano. Andiamo tutti!». Sono le 7.12. «Brutto giorno per Milano», ribatte la conduttrice di La7, Daria Bignardi, come dire che Macao, il palazzo di 32 piani di proprietà di Ligresti, occupato dai «lavoratori dell'arte» è di tutti, perché «la cultura non si sgombera». Così poco dopo l'arrivo delle forze dell'ordine è tra i «cinguettii» più seguiti, più twittati. Appelli: «Accorrete, abbiamo bisogno di tutti». Indignazione: «Dopo 7 anni di abbandono la famiglia Ligresti si sveglia?». Rabbia nei confronti della giunta milanese: «Perché Pisapia permetti questo?». Ancora: «È scandaloso che Pisapia non difenda Macao». Poi la promessa: «Il progetto di Macao non finisce qui, continueremo a farlo vivere». Insomma, lo sgombero, per quanto ventilato e sussurrato, ha colto un po' tutti di sorpresa.
Torre Galfa sgomberata
LO SGOMBERO- La paura, dunque, è stata confermata. Da giorni si diffondevano appelli per la «difesa dello spazio», dimenticato da anni. Abbandonato tra cavi scoperti e amianto. E in cui decine di persone hanno organizzato laboratori, seminari. All'alba di martedì mattina le forze dell'ordine hanno forzato le porte della torre «con un piede di porco» e hanno fatto irruzione. Bloccate una ventina di persone. «Nove identificate», raccontano. La proprietà ha messo a disposizione un container per portare via tutto. Una possibilità rifiutata dai ragazzi. «Alcuni oggetti sono di valore, attrezzature e così via. Le porteremo via con calma». Il palazzo è presidiato a ogni angolo da agenti in assetto anti-sommossa. Mentre il tam tam in rete continua: «Venite, aiutateci».
«DA QUI NON CE NE ANDIAMO» - E centinaia di persone sono arrivate all'incrocio tra via Fara e via Galvani. Tra queste anche Dario Fo: «Questa è una mossa sbagliata. Chiudere Macao è l'espressione del disordine mentale che c'è in Italia», dice . Poi chiama Stefano Boeri: «Dovresti venire qui, è urgente». Dell'assessore nessuna traccia. Arriva però Basilio Rizzo, presidente del Consiglio comunale. I «lavoratori dell'arte» però attendono, non hanno nessuna intenzione di andarsene, in assemblea permanente bloccano via Galvani. E la mobilità della zona. «Decideremo insieme i prossimi passi». Il presidio si trasforma in una festa di strada.
LA REPLICA DI PISAPIA- Tra musica, tavoli di lavoro e solidarietà, le critiche vanno alla giunta. Ma Pisapia in una nota replica: «Gli sgomberi non danno una soluzione ma pongono ulteriori problemi». E aggiunge: «Sento il dovere di dare una risposta positiva, nel rispetto delle regole, alla domanda che nasce dalla città di spazi per la cultura, la creatività e l'aggregazione giovanile». Per questo ha «convocato una riunione con gli assessori che possono contribuire ad affrontare positivamente questo tema». Qualcuno è già scettico: «Vediamo cosa ci propongono».
La rabbia su twitter
L'OCCUPAZIONE - L'avventura della Torre Galfa finisce dopo dieci giorni. «Ma non quella di Macao». Sabato 5 maggio il palazzo «simbolo della speculazione di questa città» era stato occupato da un quarantina di persone. L'idea era quella di aprire «nuovi spazi culturali», così come «è successo al teatro Valle di Roma e in altre città d'Italia». Un laboratorio per «una cultura dal basso». Da subito Macao ha attirato le simpatie dei milanesi e non solo. Molti gli intellettuali che sono andati a visitare il palazzo abbandonato. Da Lella Costa passando, appunto, per Dario Fo. Volti noti e non che «hanno dimostrato una voglia di qualcosa diverso, di rinascita». Tanto che Boeri aveva trovato l'occupazione «interessante» e voleva «avviare un dialogo». I sospetti che «non sarebbe durata a lungo» sono cresciuti di giorno in giorno. Così è partito un appello, firmato da oltre tremila persone. Poco è servito. Tra gli occhi lucidi davanti al palazzo si fa largo una certezza: «Lo spettacolo continua».
Benedetta Argentieri
Sgomberato Macao, dal web critiche a Pisapia - Milano