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Cattivo
Nel 1943 Karl Friedrich Otto Wolff, capo di Stato maggiore delle SS in Italia, agendo su ordine di Hitler, rapisce Papa Pio XII e lo trasferisce forzatamente in Germania, mettendolo formalmente sotto protezione diretta del Führer, in pratica trattandolo come un ostaggio di lusso. Immediata reazione di tutti i Paesi cattolici. Proteste di Franco e di Salazar che minacciano perfino un intervento a fianco degli Alleati; entrata in guerra dalla parte degli Alleati di tutti i Paesi Cattolici del Sudamerica, Messico, Argentina e Brasile in primis, e nascita di movimenti partigiani filo-papisti in tutta l'Europa a maggioranza cattolica occupata dai nazisti (Boemia-Moravia, Polonia, Croazia, Ungheria). Rivolte e scioperi a raffica si affermano prepotentemente anche all'interno dello stesso Reich, in special modo in Austria e Baviera. A conclusione del conflitto, il Papa rientra trionfalmente in Roma e partecipa attivamente alla definizione del futuro assetto politico d'Europa sempre però che per vendetta, i nazisti non decidano di uccidere il Santo Padre per ricattare gli Alleati, lottando contro la politica dell'URSS nell'Est, anticipando di qualche anno Giovanni Paolo II e la sua Ostpolitik.