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Cattivo
Qualche giorno fa il piccolo Josef stava passeggiando con sua madre Patty Akrouche, nei pressi del Campus Universitario Washburn della loro cittadina quando la sua attenzione é stata attratta da un gruppo di persone appartenenti alla Chiesa Battista di Westboro che protestavano animatamente armati di cartelli con su scritto "God hates fags" ("Dio odia i froci").
Niente di nuovo sotto il sole insomma: questo gruppo, infatti, é tristemente noto per armare settimanalmente infami proteste con slogan da far inorridire quali "Sia lodato Dio per il 9/11", "Dio odia i froci", "L'AIDS cura gli omosessuali" e "Gli omosessuali muoiono, Dio ride" e per presenziare funerali militari, gay pride e incontri politici allo scopo di "avvertire l'umanità della rabbia di Dio". I seguaci del gruppo, protetti dall'ombra del Primo Emendamento, sono guidati dal pastore Fred Waldron Phelps: calvinista, un passato da avvocato radiato dall'albo, una denuncia per aver ringraziato pubblicamente Dio per il Maremoto dell'Oceano Indiano del 2004, un accusa di parafilia, da parte dei suoi stessi figli, che lo descrivono come un uomo "drogato di odio", Phelps é imparentato con una sessantina dei 71 membri ufficiali del gruppo e sostiene infatti il concetto di "elezione incondizionata" di Giovanni Calvino, secondo cui Dio ha scelto certe persone per la salvezza prima che queste nascessero. Lui é arrivato ad affermare che quasi nessuno fa parte di questa cerchia di eletti, eccetto lui e i membri di questa vera a propria setta, gli unici che non temono di render pubblico il vero modo di applicazione della parola di Dio – che per loro si racchiude nello slogan "Dio odia i froci".
E proprio questo ha suscitato lo sconcerto del piccolo Josef, che ha chiesto a sua madre di poter scrivere anche lui un cartello e su un piccolo foglio di un quaderno ha scritto con la matita "Dio non odia nessuno". Poi, secondo quanto raccontato dall' Augusta Chronicle, ha proseguito la sua contro protesta silenziosa rimanendo per ore accanto ai manifestanti battisti con il suo piccolo cartello.
La madre, che si é dichiarata fiera del suo piccolo, "capace di apprendere ogni giorno qualcosa dalla vita" ha sostenuto in silenzio la protesta del precoce figlio, che ha dato oggi al paese una grande lezione di vita: mai perdere la capacità di indignarsi davanti alle ingiustizie, all'odio e alla violenza del mondo.