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  1. #81
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    Predefinito Riferimento: MOTU PROPRIO ECCLESIAE UNITATEM... i puntini sulle "i"

    Citazione Originariamente Scritto da krentak the Arising! Visualizza Messaggio
    Intendo dire che:
    a) solo i Concili ecumenici possono essere infallibili, i Concili particolari, di per sé, non sono mai infallibili;
    b) i Concili che non sono convocati dal Papa (o materialmente da altri, ma comunque con il suo assenso), che non sono presieduti dal Santo Padre (o da suoi rappresentanti) e che non radunano tutti i Vescovi del mondo (da intendersi non come totalità assoluta, ma nel senso che tutti vi possono partecipare in linea teorica) non sono ecumenici;
    c) alcuni Concili particolari dell'antichità sono annoverati tra i Concili ecumenici non perché lo fossero in origine, ma perché i loro decreti sono stati accettati nel magistero ordinario da parte di tutti i Vescovi;
    d) l'approvazione papale non è di per sé sufficiente per rendere infallibili i decreti di un Concilio particolare, è necessario che tale approvazione sia "ex cathedra", ma in tal caso si tratta ovviamente di magistero pontificio.
    No, caro. Anche i concili locali, se approvati dal Papa, godono dell'infallibilità. hefico:
    Non sono solo i concili ecumenici ad essere infallibili. Ciò che conta è che vengano definite verità di fede. Ed in effetti, molti concili locali hanno definito verità di fede, talora di capitale importanza. Quindi, lascia stare che è meglio.
    E' l'approvazione papale che rende infallibile quelle determinazioni (ovviamente a condizione che sussistano le altre condizioni previste). Ad es. pensa al Concilio di Orange del 529 d.C., sul tema della grazia, approvato da Bonifacio II nel 531. Se guardi gli atti di quel sinodo, esso usa termini definitori e le sue statuizioni costituiscono materia di fede infallibile. O pensa al sinodo di Quiercy del IX sec. sulla doppia predestinazione. Pure quelle determinazioni entrarono nel depositum fidei. hefico:
    O pensa ancora asl Concilio di Braga, approvato da Giovanni III, le cui determinazioni sono valide tuttora: infatti, statuì sull'inutilità degli oroscopi, cioè sul fatto che non siano le stelle a determinare la vita umana, e condannò, tra l'altro, il manicheismo e lo gnosticismo.
    Il tuo errore è quello di "leggere" la storia con le norme canoniche staturite dal VAT 2, cioè quelle di GP2. Ma queste sono norme essenzialmemnte nuove. In passato, l'infallibilità era attribuita pacificamente anche ai concili locali purché approvati dal papa - e sussistendo la condizione che si sia voluta definire una questione in materia di fede e di costumi in maniera definitiva.
    D'altro canto, se si applicasse il tuo criterio, dovrei ritenere infallibile tutto quanto ed indistintamente i concili ecumenici possano aver statuito. Ed invece non è così. Ad es., le determinazioni del Concilio di Costanza valgono nella misura in cui furono approvate dal papa. E' l'approvazione papale che circoscrive l'ambito dottrinale definito da un concilio, dotandolo di infallibilità. hefico:

  2. #82
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    Predefinito Riferimento: MOTU PROPRIO ECCLESIAE UNITATEM... i puntini sulle "i"

    Citazione Originariamente Scritto da Giò91 Visualizza Messaggio
    Come per il CVII?
    Il CVII è un Concilio ecumenico, non particolare. In ogni caso, perché vi sia infallibilità, è anche ovviamente necessario, oltre alle condizioni predette, che: 1) la materia sia oggetto di infallibilità; 2) vi sia la chiara volontà di definire un dogma; 3) i decreti siano approvati e promulgati dal Pontefice.

    Citazione Originariamente Scritto da Augustinus Visualizza Messaggio
    No, caro. Anche i concili locali, se approvati dal Papa, godono dell'infallibilità.
    No, sbagli.
    1) Un Concilio particolare non gode mai, in sè, dell'infallibilità, nemmeno se semplicemente approvato da un Papa. Se però il Papa approva solennemente uno o più decreti di un Concilio particolare, ovviamente tali decreti diventano infallibili, ma in virtù dell'infallibilità del Pontefice, non perché i Concili particolari godano di una qualche forma di infallibilità. Secondo il tuo ragionamento, anche le Congregazioni Romane godrebbero dell'infallibilità, perché se il Papa approva i loro documenti in maniera solenne, anch'essi diventano infallibili. Ma è evidentemente assurdo;
    2) Gli esempi che citi non fanno altro che confermare quanto da me precedentemente argomentato. In quei casi i Pontefici hanno approvato solennemente i decreti dei diversi Concili particolari, in tal modo avvalendosi della propria infallibilità (propria del Pontefice, non del Concilio). D'altronde è evidente che esistono solo due tipi di infallibilità: quella del Pontefice e quella di tutti i Vescovi insieme al Papa: non esiste l'infallibilità dei Vescovi di una provincia, di una nazione o di metà della Chiesa insieme al Papa;
    3) La convocazione di tutti i Vescovi del mondo da parte del Pontefice e la presidenza da parte del Santo Padre (personale o per mezzo di rappresentanti) sono condizioni necessarie perché un Concilio sia ecumenico, ma non sufficienti per rendere i suoi decreti infallibili. Infatti, non a caso, ho scritto che un Concilio ecumenico può essere infallibile, a patto che vi sia la chiara volontà di definire, che i decreti vengano confermati e promulgati dal Santo Padre (e che ovviamente riguardino ciò che è oggetto di infallibilità).
    La mente del sapiente si dirige a destra
    e quella dello stolto a sinistra.
    (Ecclesiaste 10, 2)


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  3. #83
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    Predefinito Riferimento: MOTU PROPRIO ECCLESIAE UNITATEM... i puntini sulle "i"

    Citazione Originariamente Scritto da krentak the Arising! Visualizza Messaggio
    Il CVII è un Concilio ecumenico, non particolare. In ogni caso, perché vi sia infallibilità, è anche ovviamente necessario, oltre alle condizioni predette, che: 1) la materia sia oggetto di infallibilità; 2) vi sia la chiara volontà di definire un dogma; 3) i decreti siano approvati e promulgati dal Pontefice.
    Appunto: pertanto il CVII è fallibile.

  4. #84
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    Predefinito Riferimento: MOTU PROPRIO ECCLESIAE UNITATEM... i puntini sulle "i"

    Citazione Originariamente Scritto da krentak the Arising! Visualizza Messaggio
    Il CVII è un Concilio ecumenico, non particolare. In ogni caso, perché vi sia infallibilità, è anche ovviamente necessario, oltre alle condizioni predette, che: 1) la materia sia oggetto di infallibilità; 2) vi sia la chiara volontà di definire un dogma; 3) i decreti siano approvati e promulgati dal Pontefice.

    No, sbagli.
    1) Un Concilio particolare non gode mai, in sè, dell'infallibilità, nemmeno se semplicemente approvato da un Papa. Se però il Papa approva solennemente uno o più decreti di un Concilio particolare, ovviamente tali decreti diventano infallibili, ma in virtù dell'infallibilità del Pontefice, non perché i Concili particolari godano di una qualche forma di infallibilità. Secondo il tuo ragionamento, anche le Congregazioni Romane godrebbero dell'infallibilità, perché se il Papa approva i loro documenti in maniera solenne, anch'essi diventano infallibili. Ma è evidentemente assurdo;
    2) Gli esempi che citi non fanno altro che confermare quanto da me precedentemente argomentato. In quei casi i Pontefici hanno approvato solennemente i decreti dei diversi Concili particolari, in tal modo avvalendosi della propria infallibilità (propria del Pontefice, non del Concilio). D'altronde è evidente che esistono solo due tipi di infallibilità: quella del Pontefice e quella di tutti i Vescovi insieme al Papa: non esiste l'infallibilità dei Vescovi di una provincia, di una nazione o di metà della Chiesa insieme al Papa;
    3) La convocazione di tutti i Vescovi del mondo da parte del Pontefice e la presidenza da parte del Santo Padre (personale o per mezzo di rappresentanti) sono condizioni necessarie perché un Concilio sia ecumenico, ma non sufficienti per rendere i suoi decreti infallibili. Infatti, non a caso, ho scritto che un Concilio ecumenico può essere infallibile, a patto che vi sia la chiara volontà di definire, che i decreti vengano confermati e promulgati dal Santo Padre (e che ovviamente riguardino ciò che è oggetto di infallibilità).
    Ti sbagli e di grosso. Se quei concili locali, approvati dai Papi, non godessero dell'infallibilità, allora le definizione dogmatiche e disciplinari ivi statuite sarebbero prive di valore o quasi nè, d'altro canto, avrebbero potuto anatemizzare chi dissentiva. hefico:
    Ti faccio l'esempio del Concilio di Braga che stabilì la scomunica per coloro che negavano che il diavolo fosse stato creato angelo, ma poi era decaduto.
    O pensa al Concilio di Arles che condannò il donatismo.
    O pensa al Concilio di Piacenza che condannò l'eresia di berengario di Tours. ecc.
    Peraltro, sovente questi concili locali non di rado erano - come vuoi tu - presieduti dai papi.
    Torno, quindi, a ripetere: tu giudichi la questione attrevsro la nuova dottrina (sic!) impostasi a partire dal VAT 2. hefico:

  5. #85
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    Citazione Originariamente Scritto da Augustinus Visualizza Messaggio
    Se quei concili locali, approvati dai Papi, non godessero dell'infallibilità, allora le definizione dogmatiche e disciplinari ivi statuite sarebbero prive di valore o quasi nè, d'altro canto, avrebbero potuto anatemizzare chi dissentiva.
    Non è che un pronunciamento non infallibile sia per ciò carta straccia. Un Concilio locale è certamente autorevole, ma tale autorità non comprende la possibilità di definire infallibilmente. Perché le definizioni di un Concilio particolare assumano tale carattere è necessario che: 1) intervenga un'approvazione solenne del Santo Padre; o 2) siano accettate come dogmi da parte di tutti i Vescovi; o 3) siano recepite e definite infallibilmente da un successivo Concilio ecumenico. Naturalmente un Concilio particolare è infallibile quando ripropone insegnamenti già precedentemente definiti dogmaticamente.
    La mente del sapiente si dirige a destra
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  6. #86
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    Predefinito Riferimento: MOTU PROPRIO ECCLESIAE UNITATEM... i puntini sulle "i"

    Citazione Originariamente Scritto da krentak the Arising! Visualizza Messaggio
    Non è che un pronunciamento non infallibile sia per ciò carta straccia. Un Concilio locale è certamente autorevole, ma tale autorità non comprende la possibilità di definire infallibilmente. Perché le definizioni di un Concilio particolare assumano tale carattere è necessario che: 1) intervenga un'approvazione solenne del Santo Padre; o 2) siano accettate come dogmi da parte di tutti i Vescovi; o 3) siano recepite e definite infallibilmente da un successivo Concilio ecumenico. Naturalmente un Concilio particolare è infallibile quando ripropone insegnamenti già precedentemente definiti dogmaticamente.
    Vabbè .... tu continui a richiamarti alla nuova dottrina .... ma tradizioonalmente non è così.
    E la riprova è che proprio i concili che ho sopra citato hanno definito dogmaticamente non ciò che era stato definito prima .... V. i Concili di Braga e di Arles.

 

 
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