BRESCIA, LANCIA I FIGLIOLETTI DAL BALCONE. LA MOGLIE: METTI GI LA BAMBINA -FOTO
BRESCIA - «Se volevi spaventarmi ci sei riuscito, ma adesso dai metti giù la bambina». Sono queste le ultime parole dette da Elena Morè, la moglie di Marco Turrini, l'agente pubblicitario di 41 anni che stamani, a Brescia, ha gettato dalla finestra i suoi due figli prima di tentare di defenestrare anche la moglie e di gettarsi egli stesso.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, durante una discussione peraltro non particolarmente accesa che aveva per oggetto i problemi lavorativi di lui, Turrini improvvisamente ha aperto la finestra del soggiorno, dove erano presenti anche i due bambini già vestiti.
Senza proferire alcuna minaccia ha preso la bimba in braccio davanti alla finestra e di fronte alla moglie che neanche per un attimo ha pensato che potesse fare sul serio. Poi improvvisamente la follia: l'uomo ha gettato prima la figlia più piccola e in rapida successione ha preso anche il maschietto e lo ha gettato giù dal settimo piano.
Elena Morè, impietrita, per alcuni secondi, è poi corsa fuori casa per chiedere soccorso, ma è stata inseguita dal marito che al piano di sotto, su un pianerottolo ha aperto un'altra finestra e ha cercato di gettarla nel vuoto. Infine quando ha visto giungere i primi vicini di casa ha lasciato andare la donna e si è buttato. Turrini è morto sul colpo, mentre per i due bambini c'è stato un inutile trasporto d'urgenza all'ospedale civile di Brescia, dove però sono morti poco dopo.
DEPRESSO PER PROBLEMI ECONOMICI Era depresso per motivi economici l'uomo che stamani ha gettato i due figli dalla finestra e, dopo aver tentato di farlo con la moglie, si è gettato nel vuoto a Brescia. Il particolare emergerebbe dai primi accertamenti della polizia che hanno ascoltato la donna, in stato di grave choc all'ospedale.
Parenti e vicini di casa hanno detto che da circa un anno l'uomo, un pubblicitario, era rimasto a casa dal lavoro, e che era da tempo in sofferenza per depressione anche se non risulta che fosse in cura presso le autorità sanitarie.
Secondo gli investigatori che stanno ricostruendo il 'raptus' dell'uomo non è possibile al momento parlare di cause certe che hanno scatenato la sua follia. La perdita del lavoro non era recente e in famiglia, comunque, entrava lo stipendio della moglie, e di conseguenza il disagio economico non era tale, secondo le prime indicazioni, da causare indigenza. Di certo però la moglie, nonostante lo choc, ha riferito che l'uomo, da tempo, soffriva e si era molto chiuso in sè stesso.
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Agghiacciante...