Una Magistratura vergognosa e irresponsabile mette alla gogna un innocente

[John Orr]

L'ex sospettato: "Quel pm
arrogante continuava a
urlarmi: ma cosa hai fatto?"

L'uomo sospettato e rilasciato racconta il suo incubo
"Preso e portato in Questura
con mia figlia di 3 anni"

GUIDO RUOTOLO

INVIATO A BRINDISI

Nuvole gonfie d’acqua, qualche folata di vento solleva mulinelli di polvere e di foglie.

In via Paolo Uccello, a Sant’Elia, una donna rientra a casa con un sacco della spesa. Da una finestra una anziana guarda il vuoto. Al quarto piano abita il sospettato eccellente.

Nella tromba della scala (senza ascensore), un profumo di una qualche pietanza sul fuoco. Il campanello suona a ripetizione e a vuoto. Come se a casa non ci fosse nessuno. Per fortuna ci accompagna un inquilino di via Uccello che conosce perfettamente il sospettato e suo fratello. Li chiama, si fa riconoscere e finalmente si apre la porta.

È il fratello, il pittore, che ci riceve. Anche lui, come il sospettato, ha vissuto una giornata da dimenticare. I due vivono insieme e alle nove del mattino si sono ritrovati in una storia più grande di loro, sospettati di aver fatto esplodere la bomba alla scuola «Francesca MorvilloFalcone».

Un po’ furtivamente, dall’uscio della porta riusciamo a entrare e finalmente si presenta lui. Avendo visto il fotogramma del video ripreso dal chioschetto di panini della scuola, la prima impressione è che non assomigli a lui.

Certo, ha il braccio destro offeso ma poi chi è così sicuro che l’artificiere abbia l’handicap? Solo perché ha la mano in tasca? La materia è opinabile. Un esperto della Scientifica, per esempio, sostiene che tiene la mano in tasca per nascondere quella che è a tutti gli effetti un’arma, il telecomando.

Il sospettato eccellente ha 49 anni, folti capelli brizzolati. Un sorriso nonostante tutto e un viso con la barba di due giorni. La prima impressione è che non c’entri nulla con il «nonno» del fotogramma. I due, è come se avessero vent’anni di differenza.

Lui ci lascia entrare nel salotto disordinato, messo sotto sopra dagli agenti della Mobile o della Digos che l’altro giorno hanno perquisito casa e scantinato. Indossa una camicia blu a strisce bianche.

Comincia a parlare lui, raccontando del giorno dell’attentato. «Mi ha svegliato il botto. E ho subito pensato a qualcosa di grave. Mi è tornata alla mente l’esplosione alla Montecatini. Ho sentito le sirene arrivare: ambulanze, vigili del fuoco, polizia, carabinieri. Era un inferno. Da qui alla scuola, in linea d’aria, ci sono trecento metri. Poi ho acceso la televisione e ho visto il Televideo. Non sono sceso giù. Anche perché per lavoro dovevo andare nel negozio di elettronica “Gbc”, a pochi passi dalla scuola dell’esplosione. Riparo apparati radio e adesso mi applico all’informatica, all’hardware. Dal 2011 ho aperto la partita Iva».

Il sospettato sorride spesso, come se fosse davvero un tipo solare e disarmante. Mai rancoroso, durante tutta la conversazione. Se non giustamente inviperito e addolorato perché è stato sbattuto in prima pagina come il mostro. Eh già, perché qualche giornale, qualche testata giornalistica non ha avuto remore nel presentarlo, con nome e cognome, come il colpevole arrestato. «Hanno detto addirittura che ero scappato in Albania e che poi ero stato preso tra Bari e Brindisi».

Sono passate poco più di 24 ore dall’inizio dell’incubo. E il sospettato rivede il film dell’arrivo delle forze di polizia, della perquisizione, degli interrogatori e delle procedure di identificazione in questura.

«Sono tornato a casa intorno alle 2,30 di notte. Ho perso la cognizione del tempo». La storia era iniziata alle 9,30 dell’altra mattina. «Ero a casa con mia figlia, tre anni (sono separato dalla mia ex compagna). Hanno suonato e sono entrati. Mi hanno toccato, spinto verso il divano: “Statti fermo qua...”, mi hanno detto. E hanno cominciato a rovistare dovunque. Sono passati tutti da casa mia. A un certo punto è arrivato pure il magistrato, quello giovane con la barba che con fare arrogante mi chiedeva: “Che hai fatto...?”. E io: “Niente”. Volevano sapere che cosa avessi fatto il giorno prima, venerdì. E poi la sera, la notte. Io gli ho detto la verità: “Non ho fatto nulla”. Sabato, invece, sarei dovuto andare in quel negozio di materiale elettronico, “Gbc”».

Intorno al primo pomeriggio, il sospettato viene trasferito in questura, con sua figlia di tre anni. Le impronte, le foto segnaletiche e poi le stesse domande ripetute mille volte. «Io adesso voglio uscire di scena. Con un mio parente capitano dell’Esercito stiamo preparando una diffida perché tutti ci lascino in pace».


L'ex sospettato: "Quel pm arrogante continuava a urlarmi: ma cosa hai fatto?"- LASTAMPA.it

[Seyen]

Che articolo di uno squallore assurdo...mancava solo il sottofondo tipico dei servizi di Studio Aperto e la poesia della figlioletta al papà.

Ma in fondo cosa è successo? Una persona è stata sospettata, per motivi A ME sconosciuti, ma presumo derivanti da testimonianze e riprese video, ed è stata ordinata una perquisizione per validare o meno il sospetto. Lo hanno incarcerato? No. Lo hanno picchiato? No. Comica l'affermazione del magistrato "arrogante"....che gli CHIEDE cosa avesse fatto. E cosa doveva fare? Offrirgli un caffè con il cornetto e riderci assieme? Era un sospettato di un attentato che ha ucciso una ragazzina di 16 anni, è NORMALE che l'atteggiamento non sia conciliante ed amichevole.

Stucchevole....e poi sono gli STESSI che chiedono di seviziare un qualsiasi sospettato di un qualsiasi reato anche minore solo perchè straniero.

Incoerenza....

[Aldino]

NEL GIORNO UN CUI SI RICORDA FALCONE SCRIVERE UN TITOLO DAL GENERE MI MANDA DAVVERO IN BESTIA.

[amerigodumini]

NEL GIORNO UN CUI SI RICORDA FALCONE SCRIVERE UN TITOLO DAL GENERE MI MANDA DAVVERO IN BESTIA.

perchè tutta la magistratura italiana era totalmente in linea con Falcone?
(al quale ricordiamolo si opponevano il PCI e Leoluca Orlando)

[amerigodumini]

Che articolo di uno squallore assurdo...mancava solo il sottofondo tipico dei servizi di Studio Aperto e la poesia della figlioletta al papà.

Ma in fondo cosa è successo? Una persona è stata sospettata, per motivi A ME sconosciuti, ma presumo derivanti da testimonianze e riprese video, ed è stata ordinata una perquisizione per validare o meno il sospetto. Lo hanno incarcerato? No. Lo hanno picchiato? No. Comica l'affermazione del magistrato "arrogante"....che gli CHIEDE cosa avesse fatto. E cosa doveva fare? Offrirgli un caffè con il cornetto e riderci assieme? Era un sospettato di un attentato che ha ucciso una ragazzina di 16 anni, è NORMALE che l'atteggiamento non sia conciliante ed amichevole.

Stucchevole....e poi sono gli STESSI che chiedono di seviziare un qualsiasi sospettato di un qualsiasi reato anche minore solo perchè straniero.

ti prudono le mani e hai voglia di fomentare una discussione sugli immigrati pure in sta discussione che riguarda un magistrato?

[Aldino]

perchè tutta la magistratura italiana era totalmente in linea con Falcone?
(al quale ricordiamolo si opponevano il PCI e Leoluca Orlando)

me ne sbatto del pci e di leoluca orlando.

[amerigodumini]

me ne sbatto del pci e di leoluca orlando.

quindi se un magistrato avesse commesso un errore non lo si può dire o scrivere perchè si offenderebbe la memoria di Falcone?

[Aurelio]

Il paese di pulcinella.

[Seyen]

quindi se un magistrato avesse commesso un errore non lo si può dire o scrivere perchè si offenderebbe la memoria di Falcone?

Avrebbe sbagliato se lo avesse arrestato e rinviato a giudizio. Siccome si è in fase di indagini PRELIMINARI è normale prassi investigativa cercare di APPURARE se un sospetto (che diventa tale se emergono situazioni anomale nei suoi confronti durante le indagini) sia tale oppure sia solo una persona entrata per errore (e può ovviamente capitare) all'interno delle indagini. Quello che è successo, e che forse è la parte più scandalosa dell'evento segnalato, è che la stampa in generale ha creato IMMEDIATAMENTE la figura del mostro per una persona che la magistratura e la PG operante considerava un SOSPETTO.
Allora...chi è che ha sbagliato...il magistrato che per verificare la posizione di un sospetto fa gli accertamenti (del tutto LEGALI) oppure la stampa che crea un mostro SOLO per vendere di più?
La stampa che poi per vendere ANCORA di più riversa il SUO errore sul magistrato....squallido.

[amerigodumini]

Avrebbe sbagliato se lo avesse arrestato e rinviato a giudizio. Siccome si è in fase di indagini PRELIMINARI è normale prassi investigativa cercare di APPURARE se un sospetto (che diventa tale se emergono situazioni anomale nei suoi confronti durante le indagini) sia tale oppure sia solo una persona entrata per errore (e può ovviamente capitare) all'interno delle indagini. Quello che è successo, e che forse è la parte più scandalosa dell'evento segnalato, è che la stampa in generale ha creato IMMEDIATAMENTE la figura del mostro per una persona che la magistratura e la PG operante considerava un SOSPETTO.
Allora...chi è che ha sbagliato...il magistrato che per verificare la posizione di un sospetto fa gli accertamenti (del tutto LEGALI) oppure la stampa che crea un mostro SOLO per vendere di più?
La stampa che poi per vendere ANCORA di più riversa il SUO errore sul magistrato....squallido.

e alla stampa le informazioni chi le ha passate?