Falso attentato a Fini: annullata l’assoluzione di Belpietro
MARTEDÌ 22 MAGGIO 2012 15:28


Annullamento senza rinvio, con la contestuale trasmissione degli atti al gip di Milano «per l'ulteriore corso». È quanto ha deciso la prima sezione penale della Corte di cassazione in merito all'inchiesta aperta per procurato allarme presso l'autorità a carico di Maurizio Belpietro, direttore del quotidiano Libero, per l'editoriale da lui firmato e pubblicato il 27 dicembre 2010, inerente un presunto progetto di attentato ai danni del presidente della Camera, Gianfranco Fini. Belpietro era stato assolto “perché il fatto non costituisce reato” dal gup milanese.

Era stato, invece, condannato Emanuele Catino, per aver rilasciato dichiarazioni false al direttore del quotidiano sulla sua «presunta conoscenza di un progetto di attentato che doveva essere compiuto da parte di persone collegate alla criminalità pugliese ai danni di Fini, al fine di farne ricadere la responsabilità» sull'allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

Il gip di Milano aveva assolto il giornalista ritenendolo «strumentalizzato da Catino». La Suprema corte, invece, ha ritenuto fondato il ricorso presentato dalla procura milanese contro l'assoluzione di Belpietro rilevando che «il giornalista, prima di pubblicare una notizia, ha l'obbligo professionale di accertare la verificità della stessa, tanto più se la notizia è di particolare gravità» e idonea a suscitare allarme non solo nella pubblica opinione, ma anche nelle autorità preposte alla tutela dell'ordine pubblico».
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prevedibile...il periodo di persecuzione antifiniana da parte di libero e gioranle hanno segnato uno dei punti più bassi dei quotidiani di famiglia