Gli statali sembrano come i politici italiani.
Dalla culla alla tomba sembrano vivere su un altro pianeta.
Gli statali sembrano come i politici italiani.
Dalla culla alla tomba sembrano vivere su un altro pianeta.
Ma quanti figli del Perozzi in giro...
Travel is fatal to prejudice, bigotry, and narrow-mindedness...
Chi abbandona gli animali è un bastardo!
ma questo lo capisco anch'io, non puoi buttare in mezzo alla strada dall'oggi al domani centinaia di migliaia di persone.
però puoi bloccare le assunzioni, cosicchè bastano i pensionamenti a sfoltire il numero anno dopo anno, ed a trasferire i dipendenti dai settori nei quali non servono a quelli che sono in carrenza di organico (e ce ne sono).
Qu'ils mangent de la brioche.
Ho già capito dove si sta andando a parare, ma chissene... faccio un ultimo tentativo, poi vedila come ti pare. Intanto leggi questo.
Parable of the broken window - Wikipedia, the free encyclopedia
Allora, uno dei problemi italiani è che ci sono TROPPI individui, che pur facendo girare l'economia come dici te (con grande loro merito: spendono i soldi che i lavoratori VERI gli danno), drenano risorse al sistema... un sistema che non garantisce un distribuzione ottimale. Purtroppo però dire "anche lo shtatale fancazzista spende soldi che fan girare l'economia" è una semplificazione talmente fallace che persino tu, ragionandoci due secondi, arriveresti a capirlo.
Questo perchè, per semplificare, non viene apportato il famoso valore aggiunto del lavoro.
Esempio:
Il signor salcazzo è uno statale fancazzista, la sua produttività e il suo lavoro sono paragonabili a zero, riceve uno stipendio per 100, spende per 80 che reinserisce nel sistema e risparmia per 20.
Il valore creato complessivo, sommando pure i 20 che verranno reimmessi nel sistema, tra banche, investimenti o smenate varie è massimo 200.
Il signor Bianchi è invece un pasticciere coi fiocchi, acquista frutta per 80, rivende la sua macedonia per 180 (il famoso valoro aggiunto, tra il caparsi una mela e mangiarsi una macedonia), spende per 80 e risparmia per 20.
Valore immesso nel sistema: 360.
Mi potreste rispondere che è una cazzata, i dati non sono comparabili e gli importi diversi.
Io vi dico che, con le dovute semplificazioni (il sig. salcazzo non avrà una produttività pari a ZERO, un minimo di utilità il suo lavoro ce l'avrà, forse... e il Bianchi non avrà una produttività così alta ) il sistema gira così', più o meno. Il signor Bianchi è utile, l'altro no.
Gli statali non sono il male in sè, però il rapporto tra privato e pubblico impiego non dovrebbe mai superare certe soglie, e sopratutto bisognerebbe usare dei criteri di produttività ed efficienza che in Italia semplicemente non esistono.
Un posto di lavoro improduttivo è semplicemente il MALE. Se licenzi gli inutili, risparmi denaro che puoi utilizzare per abbassare tasse/deficit/fare investimenti veramente produttivi e far ripartire il paese... coi contatori di tombini fai solo tristezza.
Comunque, per dirla tutta... ci sono ambiti della PA che effettivamente risentono di mancanza di personale, ed altri che invece comprendono vagonate di lavoratori inutili. Organizzare dei ricollocamenti sarebbe sicuramente un'ottima cosa, per chi resta fuori invece... :giagia:
Ultima modifica di Milanista; 25-05-12 alle 17:16
Ultima modifica di antodeep; 25-05-12 alle 17:15
Nelle ringhiose teorie dei neodarwinisti c'è un errore di fondo: pensare che quella piccola percentuale di fancazzismo sia la norma per tutti gli statali, salvo poi uscire di casa ed incontrare il poliziotto che ti ha permesso di dormire tranquillamente, lo spazzino che ti toglie la munnezza, il vigile che ti regola il traffico, il maestro dei tuoi figli, il medico che ti guarisce la bua etc etc (pare un tema delle elementari)...
Privatizziamo tutto!
1) Il problema non è licenziare senza giusta causa o meno, il problema è il reintegro. Non si può pensare di mantenere a vita le persone, se il lavoro non c'è devono essere licenziabili. Poi se mi fai anche un esempio solo nella storia della repubblica italiana di dipendente pubblico licenziato anche di fronte all'evidenza dei fatti...
2) Si ti piacerebbe...In Italia se consideri nel conto anche i dipendenti delle aziende statali si passa di gran lunga i 4 milioni e sono un'esagerazione. Pensa solo che la regione sicilia assume i portalettere, ma ci si prende per il culo? E poi comunque non ce li possiamo permettere per cui bisogna fare con almeno 1 milione in meno, perchè non puoi pensare che si possa pagare la metà di quello che si guadagna per mantenere questi fancazzisti.
3) Potresti andare te in Svezia. Vedi, non si può concepire che si debba pagare un operazione al cuore al genitore del rumeno o del marocchino di turno fatto venire in Italia tramite il ricongiungimento familiare...L'Italia non si può far carico dei problemi del mondo.
4) La buona metà che evade la vedi te nei tui sogni. Oggi con la crisi che c'è e con le bache che ti tengono sotto schiaffo è veramente dure fare un pò di nero. Le banche non aspettano altro che la scusa per toglierti gli affidamenti in un momento come questo e se la tua azienda è sottocapitalizzata, cioè fa nero, te li tolgono. Se poi mi dici che in Italia ci sono 2/3 del territorio, il centro e il nord, in cui il 90% delle aziende rispetta la legge e 1/3, il sud, in cui il 90% delle aziende se ne frega delle leggi è un altro discorso
5) Il privato si razionalizza con le leggi di mercato se vuole sopravvivere. Il Pubblico andrebbe azzerato e rifondato ma non è possibile. In Italia, specie al sud, per troppi decenni si sono regalati posti pubblici in cambio di voti...NOn far finta di non saperlo.
6) Ma chi dice di tagliare indscriminatamente? Si fa un analisi azienda per azienda e quelle che sono in perdita se si possono riaddrizzare bene altrimenti si chiudono. Stessa cosa per il servizio pubblico.
Il concetto è molto semplice, non puoi pensare che una persona debbe versare metà dei suoi guadagni allo stato, scordatelo.
Mauricio Pinilla portaci in serie A!