Originariamente Scritto da
cocco27
Pur riconoscendo le imperfezioni, le inesattezze e gli errori, che sono più evidenti nella parte pratica e politica e inevitabili in una così grande opera, il sistema logico hegeliano può essere superato?
Lungi da me voler affermare ridicole conclusioni su una presunta fine della storia, che continua, muterà e si svilupperà nella pratica e nello sviluppo storico dell'umanità.
Ma l'intuizione geniale del fondamento assoluto, "ab solutus", cioè l'autofondazione del pensiero, che ha creato la prima filosofia che non necessita di presupposti ma si riscatta da sè, è superabile? Oppure l'identità di essere e pensiero nella soggettività si tratta, come sosteneva lo stesso Hegel, del punto di approdo della lunga storia della filosofia, che, per quanto riguarda questo punto, può considerarsi compiuta?
Può un filosofo speculativo progredire in questa disciplina senza dirsi hegeliano?
Tutta la filosofia posteriore si è trattata o di una critica all'impostazione politica mantenendone i presupposti filosofici, Marx e tutto l'hegelismo successivo, oppure di un filone antisistemico più o meno irrazionalista, Nietzsche, Heidegger,..., che non è privo di spunti geniali, ma l'uscire dalla coerenza sistemica porta ad un'arbitrarietà che difficilmente può essere intesa come un progresso filosofico.