sta avvenendo per l'ennesima volta,
non si vuole che la cultura possa esprimersi a Napoli, se non attraverso i soliti "binari neogiacobini" che da tanti decenni addormentano Napoli e la sua cultura.
Ostaggi di una classe di "eruditi" che nulla vuol far trapelare al di fuori del loro cerchio magico, di una intellighentia che è riuscita a far rimanere chiusa per decenni la Biblioteca dei Gerolamini, vero gioiello della cultura Napoletana, di un asse massonico-politico-filosofico-chierico a cui dava fastidio che un prete, un oratoriano, avesse risvegliato dal sonno un patrimonio immenso, la Biblioteca(cinquecentine, incunaboli, manoscritti di tanti autori come GB Vico) la Quadreria(Luca Giordano, Battistello Caracciolo, Stanzione, Solimena, De Ribera etcetcetc) la Biblioteca Musicale(da far invidia a S Pietro a Majell, conserva gli spartiti originali di Scarlatti).
Una struttura che trasuda storia, cultura, bellezza e religiosità, abbandonata all'incuria, all'oblio, perchè mai assoggettata alla cultura ufficiale che va a braccetto con la gerarchia ecclesiale e che non vuole che Napoli possa ritornare ai fasti del Regno.
Tolto il cappello appassionato e romantico c'è da dire che l'Ordine dei Gerolaminiti aveva deciso di recuperare una struttura enorrme e piena di ricchezze immense, un patrimonio dell'umanità, e per far ciò aveva mandato un uomo, un giovane prete che doveva ricominciare, e, lui ha ricominciato sia l'opera nella sua parrocchia che il recupero della struttura culturale tra infinite difficoltà affrontando sacrifici ma riportando alla luce la Biblioteca, la Quadreria, la Chiesa, conducendo studi e ricerche che hanno consentito ad esempio di ritrovare la tomba di GiovanBattista Vico, balzando quindi più di una volta agli onori della cronaca cittadina, pressando la sovrintendenza dei beni culturali a Napoli per i restauri, e tutto ciò ha dato fastidio ai soliti potenti dell'intellighentia napoletana neogiacobina che han sempre visto come il fumo agli occhi chi volesse far in un qualsiasi modo capire che Napoli era grande e che è stata semidistrutta in tutti i campi dal cd. "risorgimento" e dalla cd. "unità d'italia".
Qualche politico di lungo corso(nordico) ha completato a suo tempo(etate scorsa) il lavoro sporco, propinandoci un direttore della Biblioteca(pubblica) rivelatosi, a quanto pare, un delinquente(fatti di cronaca noti, meno nota è l'imposizione politica del TIZIO) il risultato è che la Biblioteca è stata chiusa, sequestrata sine die, la Quadreria pure, l'intera struttura non è più visitabile, l'ordine dei Gerolamini ha incassato il colpo nel silenzio delle gerarchie ecclesiastiche, la Chiesa sarà da oggi chiusa al culto, il Conservatore dell'ordine dei Gerolamini(il prete) se ne andrà, i seminaristi sono stati trasferiti, resteranno forse solo il custode e il sagrestano che potranno passare il tempo ad ammirare la polvere e i calcinacci che riconquisteranno la chiesa di San Filippo Neri, compatrono di Napoli, abbandonata da decenni in primis dalla curia che ha sempre sofferto di "mal di frontalità"
dobbiamo combattere per salvare il salvabile, pero sono quasi disgustato...
GIOPIZZETTO
P.S. stasera ci sarà qlcs per agitare le acque anche su FACE