Risultati da 1 a 8 di 8
  1. #1
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    Predefinito La spesa pubblica come variabile indipendente

    Se tutti pagassimo il dovuto tutti pagheremmo meno e avremmo servizi pubblici migliori (M. Monti, 17 maggio 2012)

    Quanti invece pensano che se tutti pagassimo quanto la legge ci chiede ci sarebbe più legalità ma non pagheremmo neanche un centesimo di meno e continueremmo ad avere gli stessi (scadenti) servizi pubblici? Credo molti. A tutti questi molti che non sono in grado tuttavia di dimostrare la loro pessimistica intuizione segnalo le conclusioni di un corposo studio pubblicato due settimane fa dal Netherlands Institute for Social Research e il cui titolo è “Countries compared on public performance. A study of public sector performance in 28 countries”. Come si evidenzia nella presentazione:

    The report examines the performance of the public sector in 28 OECD countries in the period 1995 to 2009. The study, which was carried out in collaboration with the Dutch Ministry of the Interior and Kingdom Relations, looks in depth at the sectors education, care, social safety and housing. Other sectors which receive attention are social security, economic affairs and infrastructure, environment, culture and sport, and public administration. The report examines how the observed differences in performance can be explained and what countries can learn from each other on the basis of these outcomes.


    Cosa si aspettano i lettori in merito alla collocazione dell’Italia e degli altri paesi mediterranei?

    Mediterranean and Eastern European countries lag behind
    The performance of the public sector in the Mediterranean and Eastern European countries is below average. Bottom of the rankings is Greece, which achieves a score of only 2.7/10 and delivers a below-average performance in all sectors. The performance of Belgium matches that of Italy and Spain, with a score of 4.5/10. This puts Belgium into the group with a moderate public sector performance.


    Insomma, lo studio sembra stupirsi che il Belgio si collochi tra i paesi a bassa performance ma non del fatto che Italia e Spagna si trovino a breve distanza dalla Grecia. Neanche noi ce ne stupiamo, così come del fatto di ritrovare una classifica praticamente identica a quella relativa alle finanze pubbliche in dissesto. Ciò che appare invece sorprendente è la principale conclusione dello studio:

    Higher spending does not always mean better performance

    For most areas of the public sector, no relationship is found between expenditure and performance. This illustrates that the way in which the public sector is structured is more important than the amount of money spent on it. While it is true that the Scandinavian countries achieve a very high level of performance with a high level of expenditure, the Mediterranean countries also have a large public sector but perform only moderately. The Eastern Asiatic countries, by contrast, achieve very good results with a relatively small public sector.

    Inoltre:

    No relationship between level of expenditure and outcome
    Relating overall outcome to total public sector expenditure reveals no correlation between the two. Big governments thus do not perform significantly better or worse than small governments. To a certain extent there does appear to be a relationship with country groups. All Nordic countries perform strongly, for example, three of which have a particularly large public sector. By contrast, the Mediterranean countries also tend to have a relatively large public sector, but perform below average. The Continental countries generally appear to hold the middle position.


    E infine:

    More expenditure on public sector does not make people more happy
    One may wonder whether the correlation between strong countries and well-being is influenced by public sector performance. Are people in strong countries with an excellent public sector performance or sizeable public expenditure happier than those in less well-performing or less high-spending countries?
    The correlation between well-being and total public sector expenditure is shown in figure (…). The figure clearly shows that there is no correlation between the two. For example: Sweden and the Netherlands have equal levels of well-being and spend an almost equal percentage of gdp on the public sector, but Australia has an equally satisfied overall performance of the public sector population, although it spends far less money on the public sector.

    Invece benessere e performance del settore pubblico sono correlati:

    Overall outcome and well-being are positively related
    What about the relationship between well-being and overall outcome? It appears that there is a significant positive correlation between overall outcome and well-being. This indicates that countries that perform well in the public sector are more likely to have residents with higher levels of life satisfaction.

    In estrema sintesi:

    L’alta spesa pubblica non genera elevati risultati del settore pubblico i quali genererebbero invece elevato benessere dei cittadini.
    Elevate performance pubbliche ed elevato benessere dei cittadini non risultano dipendere dall’ampiezza delle spesa pubblica.
    L’ampiezza della spesa pubblica è indipendente dai risultati del suo utilizzo.

    CHICAGO BLOG » La spesa pubblica come variabile indipendente
    Dannato Barone Rosso.

  2. #2
    Talebano
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    Predefinito Re: La spesa pubblica come variabile indipendente

    Mah, in Scandinavia l'alta spesa pubblica ha sempre funzionato. Dipende dal paese e dalla società che lo esprime.

    Sì lo so che i paesi scandinavi hanno attuato profonde riforme, ma la spesa pubblica resta alta.
    "la Le Pen col 40% avrà incassato una grande vittoria" (Candido)


  3. #3
    Anti-taliban
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    Predefinito Re: La spesa pubblica come variabile indipendente

    Eggrazie.
    Se dei 100 miliardi spesi, la metà se ne vanno in sprechi, corruzione e clientelismo, ovvio che le prestazioni sono qualitivamente inferiori rispetto a chi spende 50 miliardi ma con un servizio trasparente, pulito e onesto.

  4. #4
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    Predefinito Re: La spesa pubblica come variabile indipendente

    Citazione Originariamente Scritto da Qassim Visualizza Messaggio
    Mah, in Scandinavia l'alta spesa pubblica ha sempre funzionato. Dipende dal paese e dalla società che lo esprime.

    Sì lo so che i paesi scandinavi hanno attuato profonde riforme, ma la spesa pubblica resta alta.
    Affatto. Non esiste rapporto causa ed effetto... anzi si puo' dire che senza spesa pubblica la scandinavia starebbe molto ma molto meglio.
    Poi, ad andare bene a fondo, si scopre ad esempio che la Svezia e' stata selvaggiamente liberista fino agli anni 70'... (nel 74 era al 4 posto per reddito pro-capite), poi si converti alla socialdemocrazia e nei primi anni 90 fu sull'orlo del fallimento. Cadde fino 17 posto per reddito procapite... poi lentamente sono riusciti a tagliare qui e la tassazione e welfare e a rimettersi in cammino, ma da qui a dire che la spesa pubblica funziona ce ne vuole...

  5. #5
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    Predefinito Re: La spesa pubblica come variabile indipendente

    Citazione Originariamente Scritto da Jared Visualizza Messaggio
    Eggrazie.
    Se dei 100 miliardi spesi, la metà se ne vanno in sprechi, corruzione e clientelismo, ovvio che le prestazioni sono qualitivamente inferiori rispetto a chi spende 50 miliardi ma con un servizio trasparente, pulito e onesto.
    La spesa pubblica e' tutta uno spreco, per definizione. La spesa pubblica e' finanziata da un particolare tipo di ladrocinio legale che va sotto il nome di "imposte". Il problema e' che nessun ladro puo' spendere per te i tuoi soldi, meglio di quanto faresti tu.

    Se vai al fondo dei concetti, trovi anche le ragioni che spiegano la realta'.

  6. #6
    FREE FELIPE
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    Predefinito Re: La spesa pubblica come variabile indipendente

    Citazione Originariamente Scritto da ..io.. Visualizza Messaggio
    Se tutti pagassimo il dovuto tutti pagheremmo meno e avremmo servizi pubblici migliori (M. Monti, 17 maggio 2012)

    Più che altro ci sarebbe da chiedersi: la spesa pubblica dipende da quanto lo stato incassa, ovvero la spesa pubblica può avere un limite che non siano i forconi della popolazione vessata?

    Io dico di no.

    Volendo, qualsiasi politico potrebbe trovare di che spendere per infinite volte il PIL. Quindi l'unico limite alla spesa di uno stato è la somma di queste due grandezze:

    - la quantità di imposte e tasse massima prelevabile senza che la popolazione dello stato, pur lamentandosi, sbuffando, tirando la cinghia, prenda i forconi e appenda i politici per i piedi
    - la quantità di debito pubblico che si può sostenere, pur con mille magheggi, senza andare in default


    Le due voci sono collegate, dal momento che aumentando il debito aumenta la spesa per interessi e quindi anche la necessità di limare verso l'alto il prelievo fiscale.

    Quindi "pagare tutti" non significa "pagare di meno", perché la spesa pubblica non ha un limite. Significherebbe soltanto rimandare di qualche mese il raggiungimento del limite di cui sopra.


    E' inevitabile: uno stato invasivo, influente, il cosiddetto "stato sociale moderno", implica una spesa pubblica potenzialmente infinita, per cui "pagare di meno" è un concetto inapplicabile. Lo stato più ne incassa e più ne spende.
    Ultima modifica di Theremin; 31-05-12 alle 00:54
    I magnifici asini sardegnoli ma'acchiappano da sempre... (salvo.gerli)

  7. #7
    Giusnaturalista
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    Predefinito Re: La spesa pubblica come variabile indipendente

    Sarò decisamente inflessibile nei confronti di questa nauseante e razziatrice forma di spreco che viene chiamata spesa pubblica:
    la spesa pubblica è merda.
    Tu ne cede malis, sed contra audentior ito, quam tua te Fortuna sinet.


  8. #8
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    Predefinito Re: La spesa pubblica come variabile indipendente

    Citazione Originariamente Scritto da Theremin Visualizza Messaggio
    Più che altro ci sarebbe da chiedersi: la spesa pubblica dipende da quanto lo stato incassa, ovvero la spesa pubblica può avere un limite che non siano i forconi della popolazione vessata?

    Io dico di no.

    Volendo, qualsiasi politico potrebbe trovare di che spendere per infinite volte il PIL. Quindi l'unico limite alla spesa di uno stato è la somma di queste due grandezze:

    - la quantità di imposte e tasse massima prelevabile senza che la popolazione dello stato, pur lamentandosi, sbuffando, tirando la cinghia, prenda i forconi e appenda i politici per i piedi
    - la quantità di debito pubblico che si può sostenere, pur con mille magheggi, senza andare in default


    Le due voci sono collegate, dal momento che aumentando il debito aumenta la spesa per interessi e quindi anche la necessità di limare verso l'alto il prelievo fiscale.

    Quindi "pagare tutti" non significa "pagare di meno", perché la spesa pubblica non ha un limite. Significherebbe soltanto rimandare di qualche mese il raggiungimento del limite di cui sopra.


    E' inevitabile: uno stato invasivo, influente, il cosiddetto "stato sociale moderno", implica una spesa pubblica potenzialmente infinita, per cui "pagare di meno" è un concetto inapplicabile. Lo stato più ne incassa e più ne spende.
    Neanche una grinza.

 

 

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