Originariamente Scritto da
Giò
Il discorso completo dice questo:
[...] cattolico vuol dire universale, non razzistico, non nazionalistico, nel senso separatistico di questi due attributi [...] Separatismo no: non vogliamo separare nulla della famiglia umana: poiché intendiamo - è chiaro - il razzismo e il nazionalismo esagerati, come se ne parla comunemente, quasi di barriere elevate tra uomini e uomini, gente e gente, popoli e popoli [...] la Chiesa Cattolica è cattolica, vuole essere cattolica, vale a dire universale: la parola 'cattolico' non ha altra versione possibile. Una cosa però spesso si dimentica: che con la universalità c'è l'essenza, parte dell'essenza della Chiesa Cattolica; ma che pur con questa universalità stanno certo molte cose, bene intese, al loro posto e che pur sembrano dimenticate: l'idea di razza, di stirpe, l'idea di nazione, di nazionalità. E come no? Si dimenticano le categorie, gli universali; e il mondo va molto male perché molti, troppi non sanno niente degli universali. Si dimentica che il genere umano, tutto il genere umano, è una sola, grande, universale razza umana, per quanto qualche scrittore pensi che questa ultima espressione sia poco simpatica [...] Non occorre essere troppo esigenti: come si dice genere, si può dire razza, e si deve dire che gli uomini sono innanzitutto un grande e solo genere, una grande e sola famiglia di viventi, generati e generanti. In tal modo il genere umano è una sola, universale, cattolica razza. Né può tuttavia negarsi che in questa razza universale non via sia luogo per razze speciali, come per tante diverse variazioni, come per molte nazionalità che sono ancora più specializzate. Nella stessa guisa in cui nelle importanti composizioni musicali vi sono le grandi variazioni nelle quali pur si riscontra lo stesso generale motivo, che le ispira, ritornare sovente, ma con tonalità, intonazioni, espressioni diverse, così anche nel genere umano è una sola grande universale famiglia umana, e, con essa, in essa, variazioni diverse [...] Ecco la risposta della Chiesa: ecco che cosa è per la Chiesa il vero, il proprio, il sano razzismo, degno degli uomini singoli nella loro grande collettività. Tutti a un modo: tutti oggetto dello stesso materno affetto, tutti chiamati alla stessa luce di verità, di bene, di carità cristiana; ad essere tutti nel proprio Paese, nelle particolari nazionalità di ognuno, nella particolare razza, i propagatori di questa idea così grande e magnificamente materna, umana, anche prima che cristiana.
Pio XI, discorso agli alunni del Collegio di Propaganda Fide, 28 luglio 1938