"L'ordine economico va organizzato in modo che l'uomo sincero prosperi più di qualunque altro". Silvio Gesell
La bella avventura
Subito ad andare sul personale. Veneziani qui non parla nè di programmi nè di consenso. Ricorda una vaga identità. E lo fa attraverso un vasto richiamo a classi dirigenti che in questi anni non hanno dimostrato alcuna misura del proprio consenso. Non capisco su quali basi dovrebbe nascere questo schieramento. Lo dico perchè una tattica missina, oggi, rischierebbe il ridicolo: non siamo più a dover scegliere fra blocco sovietico e americano. Cosa si propone, un si all'euro ma con populistica riserva? Un si alla globalizzazione, ma con populistica riserva? Un si all'immigrazione, ma con populistica riserva? Legittimo. Ma a che serve? Già visto.
"L'ordine economico va organizzato in modo che l'uomo sincero prosperi più di qualunque altro". Silvio Gesell
La Destra Radicale avrà millemila difetti e seguito al limite dell'infinitesimale, ma non mi pare che le sigle a cui si rivolge esplicitamente Veneziani (Fuori di Galeazzo Bignami, personaggio su cui preferisco esimermi dai commenti, RinascItalia di Elisabetta Foschi di cui apprendo ora per la prima volta) abbiano chissà quale sostegno popolare e presa politica
Passata la buriana facciamo i conti
1.234.567.890,0987654321 adorazioni del Front National e quando Veneziani propone un soggetto politico e civico che superi la retorica stantìa del già visto tutti a fare tanti distingui quanto le precedenti adorazioni?
«Non ti fidar di me se il cuor ti manca».
Identità; Comunità; Partecipazione.
Mi pare che il Front national abbia un'altra storia e un'altra identità rispetto a chi oggi è dirigente del Pdl, de La Destra o che altro. La Le Pen aveva una certa credibilità nel dire "sovranità politica e monetaria". Credibiliità antropologica o dettata dal non contare un cazzo anche con il 20%, non importa. La Russa? Gasparri? Meloni? Avanti il prossimo ministro che mi scappa da ridere.
"L'ordine economico va organizzato in modo che l'uomo sincero prosperi più di qualunque altro". Silvio Gesell