Presento il seguente testo:
Documento di indirizzo per la politica dell'Unione Europea
Punto 1
i. Ogni atto del consiglio europeo dovrebbe richiedere l'approvazione del parlamento europeo.
ii. L'elezione del presidente del consiglio europeo dovrebbe essere diretta, tramite il voto dei cittadini degli stati membri. La nomina dei commissari dovrebbe essere a discrezione del presidente del consiglio europeo.
iii. La carica di presidente della commissione dovrebbe essere abolita.
iv. I processi decisionali si dovrebbero svolgere superando il metodo intergovernativo e abbandonando il principio dell'unanimità.
Punto 2
i. I debiti pubblici nazionali andrebbero sostituiti da titoli di debito pubblico europeo, fino alla soglia del 60% del PIL del paese emittente, garantiti in solido dai paesi dell'unione.
ii. I paesi con un debito pubblico superiore alla soglia dovrebbero essere tenuti a rientrarvi entro 30 anni, riducendo la quota di debito eccedente la soglia di un trentesimo all'anno, inoltre dovrebbero ridurre il loro deficit strutturale ad un massimo del 0,5% del loro PIL. La spesa per investimenti di efficacia riconosciuta dalla commissione potrà essere esclusa dal calcolo.
iii. La commissione europea dovrebbe avere poteri di controllo, intervento e indirizzo per assicurare il rispetto della disciplina fiscale e imporre sanzioni fino al 0,5% del PIL dello stato non ottemperante.
iv. La BCE dovrebbe poter agire con tempestività per assistere direttamente e finanziariamente gli stati in difficoltà che rispettino le regole dell'Unione, assumendo l'impegno attivo a orientare le valutazioni dei mercati.
Punto 3
i. L'Unione dovrebbe rilanciare degli investimenti pubblici infrastrutturali, in capitale umano, in ricerca e innovazione, attraverso un significativo rafforzamento della BEI e la riprogrammazione dei fondi strutturali.
ii. L'Unione dovrebbe rafforzare i suoi strumenti di indirizzo per ottenere dai paesi membri l'attuazione delle riforme che permettano di recuperare competitività e ridurre gli squilibri, realizzando progressi strutturali che favoriscano la domanda.
iii. La pericolosa tendenza alla rinazionalizzazione dei sistemi finanziari dovrebbe essere contrastata, e dovrebbe essere evitato in ogni caso che misure nazionali impediscano di fatto l’operare del mercato unico e della politica monetaria comune.
iv. Il passaggio verso un sistema uniforme di regole e sorveglianza sul settore finanziario dovrebbe essere accelerato. Dovrebbero essere istituiti di meccanismi di garanzia e assicurazione comuni, in particolare la rapida costituzione di un fondo europeo per la risoluzione delle crisi bancarie. Dovrebbe essere studiato un prelievo fiscale sulle transazioni finanziarie in modo da non svantaggiare l'industria finanziaria dei paesi membri rispetto al resto del mondo.
v. Le iniziative tendenti a diffondere il sentimento europeista, in particolare i programmi di scambio ad ogni livello di istruzione, dovrebbero essere rafforzati. Dovrebbe essere avviato un programma di servizio civile europeo sostenuto da incentivi appropriati.