I fatti recenti dimostrano che èimpossibile realizzare un vero cambiamento di questo Paese senza una rifondazione delle istituzioni repubblicane. Il Movimento Libera Repubblica, movimento fatto dalla,gente per la gente, si pone questo obiettivo.
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LA NUOVA REPUBBLICA CHE VOGLIAMO: LA LIBERA REPUBBLICA D’ITALIA
• Parlamento Monocamerale: Una sola camera di 450 membri è più che sufficiente per garantire un potere legislativo democratico e rappresentativo della società italiana. In questo modo si ottiene automaticamente il dimezzamento dei parlamentari (oggi sono 945 circa) e si snellisce il processo legislativo eliminando la doppia lettura.
• Elezione diretta del Premier con il sistema elettorale a doppio turno con ballottaggio al secondo turno tra i due candidati più votati. Il Premier è il responsabile dell’esecutivo, nomina i suoi ministri e può revocarne in qualunque momento il mandato. Il Premier deve avere la fiducia del Parlamento. Se il Premier non ha più la fiducia del Parlamento si torna a votare.
• Il primo turno coincide con le votazioni per il Parlamenton una sola scheda il cittadino sceglie la lista a cui è associato il candidato Premier (barrando il simbolo della luista) e esprime la preferenza per un candidato al Parlamento della lista scelta.
• I seggi del Parlamento sono assegnati solo a valle del secondo turno che si svolge due settimane dopo il primo. Il Premier sarà il candidato vincitore al secondo turno e la sua lista avrà un numero di seggi in percentuale pari alla percentuale di voti ottenuti dal neo eletto Premier al secondo turno (tenendo conto delle schede nulle e bianche nel calcolo della percentuale. Nel caso di voti < 50% al più votato al ballottaggio, si assegna il 50% +1 dei seggi alla lista del vincitore). Tutte le altre liste si dividono i rimanenti seggi in maniera proporzionale ai voti ricevuti al primo turno (con sbarramento del 2%). In questo modo i cittadini scelgono il governo, scelgono i propri rappresentanti in Parlamento e determinano essi stessi la quota di maggioranza che il governo avrà in Parlamento.
• Abolizione delle province e delle comunità montane: un livello amministrativo tra Comune e Regione è uno spreco inutile che costa al cittadino e non serve a nulla.
• Incompatibilità tra tutte le cariche pubbliche elettive. Si può essere ammessi a ricoprire una sola carica elettiva alla volta. I doppi incarichi, a qualunque livello, sono proibiti.
• I compensi economici relativi agli incarichi pubblici sono stabiliti per tutti i livelli dalla Corte dei Conti.
• Abolizione dei rimborsi elettorali ai partiti. Finanziamento dei partiti solo su base volontaria con il meccanismo del 5 per mille o con offerte detraibili dalla denuncia dei redditi. In ogni caso, i bilanci dei partiti devono essere pubblici e devono essere sottoposti ai controlli della Corte dei Conti.
- Abolizione dei Comuni sotto i 5.000 abitanti;
-Le regioni (accorpate in numero di 9 + il distretto di Roma Capitale) saranno dotate di autonomia impositiva, secondo un vero federalismo fiscale. I poteri e le competenze per tutte le regioni saranno quelle previste attualmente per la provincia autonoma di Bolzano con in più la piena autonomia fiscale prevista dal vero federalismo fiscale.
- Sarà previsto nella nuova Costituzione l'obbligo di pareggio di bilancio per tutte le amministrazioni pubbliche (comprese le regioni) in modo che non siano accumulati debiti che poi devono pagare i cittadini. In caso di mancato rispetto della legge sul pareggio di bilancio, gli amministratori devono risponderne di fronte all'autorità giudiziaria. Lo sforamento di bilancio sarà consentito solo in limitati casi eccezionali giustificati da situazioni di emergenza (terremoti, catastrofi naturali ecc) e per un tempo limitato . Inoltre, per tutti e tre i livelli amministrativi (comune regione e stato nazionale) non potranno essere candidati alle elezioni personaggi che abbiano riportato condanne al primo grado di giudizio (per qualsiasi ragione) a meno che non siano prosciolti nei gradi successivi. Per tutti i livelli di amministrazione i candidati alle elezioni dovranno rendere pubblici redditi familiari, patrimoni, partecipazioni e collaborazioni con aziende, e tutti gli eventuali contratti economici in essere con terze parti. Inoltre un amministratore di un organo esecutivo non potrà ricoprire uno stesso incarico amministrativo per più di due mandati consecutivi (a valere per premier, ministri, sindaci, presidenti di regione, membri di giunte regionali e comunali).